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ROMA, 26 maggio 2015
I cinque attori geopolitici del Rimland artico
Artico “nuovo Eldorado dell’energia”:
un “mare” di controversie e … di opportunità
Riserve energetiche dell’Artico
stimate, all’attualità, addirittura
in 90 miliardi di
barili di petrolio e in 47,3 triliardi di mc di gas
http://pubs.usgs.govfs/2008/3049/fs2008-3049.pdf
I confini del mare di Bering
Canada vs. USA nel Mare di Beaufort
Status giuridico Passaggio a N-W USA e Unione Europea versus Canada
Acque interne o Stretto internazionale?
Il ‘caso limite’ dell’isola di Hans Canada vs. Danimarca
Carl Schmitt e la “teoria dei settori” per la spartizione
dell’Artico:
“tutti le acque e i territori, anche quelli non ancora
scoperti, che si trovano entro il triangolo sferico, i cui
angoli sono formati dal Polo Nord e dagli estremi punti occidentali e orientali delle coste degli Stati rivieraschi,
appartengono al territorio del rispettivo Stato rivierasco”
?
Lo statuto giuridico e ontologico dei Mari
La Piattaforma continentale
UNCLOS III, art.76.1: “La p.c. di uno Stato costiero comprende il fondo e il sottosuolo delle aree sottomarine che si estendono al di là del suo mare
territoriale, attraverso il prolungamento naturale del suo territorio terrestre fino all’orlo esterno del suo margine continentale o fino a 200 miglia dalla
costa nel caso che l’orlo esterno si trovi a meno di 200 ”
Lo Stato costiero sottopone alla
Commissione sui limiti della p.c. le proprie istanze di
allargamento della p.c. oltre le 200 nm quando
sussistono fondati motivi geomorfologici
(Unclos III,
art.76.8, All.II e Rules of
Procedures della Commissione
stessa)
Salto di paradigma interpretativo dei mari : dalle dispute di un tempo sulla “sovranità dei mari” (mare clausum vs. mare liberum) si è passati ai processi in
corso di “appropriazione delle risorse del mare”, nelle zone economiche esclusive e nelle richieste di allargamento della p.c. oltre le 200 nm (in funzione
delle possibilità offerte dalla UNCLOS III, art. 76)
77 Stati costieri si apprestano a spartirsi 29 milioni di kmq di fondali marini
L’impero del mare della Norvegia
La piattaforma continentale norvegese (2009)
Svalbard
Zona ex contesa nel mare di Barents
Il cartello alle Svalbard recita:”Attenti all’orso”
(russo?)
Area di 175mila kmq
Summit artico a Roma – 19 febbraio 2014
Video e interventi in http://www.geopolitica-rivista.org/25171/ghiaccio-e-risorse-lartico-come-nuovo-scenario-geopolitico/
Si è svolto nella giornata di mercoledì 19 febbraio, presso la Camera dei Deputati, nella
sala delle Colonne di Palazzo Marini, il convegno Ghiaccio e risorse: l’Artico come
nuovo scenario geopolitico. organizzato dall’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica
e Scienze Ausiliarie) con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del
Ministero degli Affari Esteri e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, presenti gli
ambasciatori accreditati a Roma dei Paesi membri del Consiglio Artico
Una domanda, una domanda “una e trina” agli ambasciatori di Russia, Canada e Danimarca
in tema di confini del mare nell’Artico!
Di chi è il Polo Nord?
Tre aspiranti: Russia, Canada e Danimarca
L’obiettivo di Mosca, Copenaghen e Ottawa è
dimostrare che la dorsale di Lomonosov, la catena
montuosa sottomarina che, dalle isole della Nuova
Siberia, arriva fino all’isola canadese di Ellesmere e alla
Groenlandia,
attraversando il Polo Nord, rappresenti la continuazione
della propria placca continentale.
Chi riuscirà a dimostrarlo, ingloberà il Polo Nord
geografico!
Presentazione il 20.12.2001 della prima submission alla CLPC da parte della Russia in tema di piattaforma continentale allargata (outer limit of
extended continental shelf) per un complesso di 1.200.ooo kmq 2 agosto 2007, bandiera russa a 4.261 m
sotto la verticale del Polo
"We have asked our officials and scientists to do additional
work and necessary work to ensure that a submission for
the full extent of the continental shelf in the Arctic includes Canada's claim to the
North Pole," said John Baird, Canadian Foreign Affairs minister
Submission danese del 15 dicembre
In 52 pagine fitte di dati, mappe e
rilievi, il comitato di geofisici di
Copenaghen - dopo 12 anni di campagne idrografiche con un
costo totale di 55 milioni di dollari - ci spiega come, a
suo avviso, la Dorsale di
Lomonosov altro non sia che la
continuazione della massa costiera
terrestre groenlandese
2.175.600 kmq per 57.600 abitanti (continental shelf 500mila kmq)
Kalaallit Nunaat, la "Terra dell'Uomo”
Washington, convitato di pietra?
President Truman’s Executive Order, Sept 28, 1945
http://www.heritage.org/The Law of the Sea: Costs /Benefits of U.S. Accession to UNCLOS
oggi
domani … forse
La rivoluzione delle rotte marittime
“Il mare ha l’aspetto di una grande strada pubblica o, per meglio dire, di un’immensa distesa di ‘ terra comune ’ sulla quale le vie s’incrociano in tutti i
sensi. Inoltre alcune di queste vie ben tracciate mostrano che, per il passaggio, vengono scelte determinate direzioni a preferenza di altre. Tali
direzioni si chiamano rotte commerciali (Sea Lines of Comunications) (SLOCs), marcate da punti nodali del traffico (Choke - points) di grande
rilevanza strategica” (Alfred Thayer MAHAN)
I ‘leggendari’ passaggi a N-E e N-O e il loro vantaggi
Tragitti più brevi con risparmi sostanziali:
tempo, noli, costi gestione - nave, carburante, niente esosi pedaggi e … nessun
rischio pirateria con i ‘soprapprezzi’ assicurativi’ A titolo esemplificativo, la distanza Londra-
Yokohama via Suez-Malacca è 21.200 km, via Panama 23.300, mentre via passaggio a nord-ovest
e nord-est, rispettivamente, 14.062 e 15.930!
Future rotte polari
Geografia politica e geopolitica Se Artico ‘nuovo Medio Oriente’, ‘Stretto di Bering’ sarà il ‘nuovo Hormuz’
China as a “near-Arctic state”
• graduale affrancamento dagli
approvvigionamenti energetici dal M.O
• rotte dell’energia e commerciali più brevi, meno onerose e più sicure in termini strategici, con eliminazione
“incubo di Hormuz” e “dilemma di Malacca” (i due “imbuti” dove passa 2/3
del greggio trasportato nel mondo)
Carta cinese delle rotte artiche a NW-NE
Scenari presenti e … futuri
53 (2013) – 41 (2014)
(*) traffico mercantile (oltre 400 unità) soprattutto nel segmento occidentale del
passaggio N-E, cioè a ponente del Mar di Kara
Il canale di KRA, per bypassare Malacca
Come “aggirare” Panama, da Nord e da Sud, via acqua e via terra
“El Canal Seco” attraverso la Columbia “El Gran Canal de Nicaragua”
Oil and Natural Gas comes overwhelmingly
— as much as 85 percent — from the
Indian Ocean through the Malacca Strait en
route to China’s Pacific Rim ports
Lo spettro dell’Oil Spill
Il 24 marzo 1989 la superpetroliera Exxon Valdez ( da 30mila t) urtò, incagliandosi, in una scogliera dello Stretto di Prince William, Alaska, riversando nelle acque oltre 38
milioni di litri di petrolio che si dispersero nel mare, inquinando 1.900 km di coste. L’impatto immediato fu la
morte di 250.000 uccelli marini, 2.800 lontre, 300 foche, 250 aquile di mare testa bianca, circa 22 orche e miliardi di
uova di salmone e aringa. Dopo ventisei anni, solo 10 specie su 31 si sono riprese dal disastro E una parte di petrolio è ancora lì!
Artico, pattumiera occulta?
Una cosiddetta “isola nucleare” è stata ricavata a Murmansk, nel
porto dei rompighiaccio russi di Atomflot, per concentrarci tutto il
combustibile nucleare esaurito potenzialmente pericoloso e per
stoccare le scorie radioattive solide
Il “Catalogo delle scorie nucleari” scaricate in mare ai tempi dell'Urss comprende circa 17.000 contenitori e 19 navi contenenti rifiuti radioattivi, 14 reattori
nucleari, oltre a 735 altri pezzi di macchinari pesanti radioattivamente contaminanti e ai sottomarini nucleari K-27 e K- 159, con i loro
reattori carichi di combustibile nucleare esaurito
Unclos, protezione dell’ambiente marino e cooperazione
Art.234 (aree coperte da ghiacci): “Gli Stati costieri hanno il diritto di applicare leggi e regolamenti
non discriminati intesi a prevenire, ridurre e tenere sotto controllo l’inquinamento marino provocato dalle navi in aree coperte dai ghiacci entro i limiti
della ZEE (…)
Art.235 (responsabilità): “Gli Stati sono responsabili dell’adempimento dei propri obblighi
internazionali in materia di protezione e preservazione dell’ambiente marino e ne
rispondono conformemente al diritto internazionale (…) Gli Stati collaborano per
garantire l’applicazione del diritto internazionale esistente e gli ulteriori sviluppi (…)
La Cooperazione Artica
La Dichiarazione di Ottawa (1996), portò alla formazione del Consiglio artico, al fine di garantire alla regione polare uno
sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e economico
The Polar Code (safety
elements) have now been adopted by the Maritime Safety Committee
(MSC) in 2014, and the environmental elements are expected to be adopted
by the Marine Environment Protection Committee (MEPC), at its
next session 2015. The PC will enter into force in 2017 under international
conventions SOLAS and MARPOL
SAR artico
L’artico nasce a nuova vita …
Si potenziano le infrastrutture logistiche portuali, nascono nuove
città, si prospetta addirittura un tunnel sottomarino sotto lo
stretto di Bering ma ….
Tunnel di 110 km, doppio dell’Eurotunnel sotto la Manica, costo 8 -10 mld euro
Kirkenes, Norvegia, a sei km dal confine russo, si propone come nuovo hub portuale
Quando l’Artico sarà solo mare in una sorta di Mediterraneo
Boreale, si applicheranno, ancora una volta, quei
tradizionali principi della strategia navale enunciati dall’
amm. Mahan (oggi studiatissimo peraltro in Cina!)e basati sui tre pilastri concettuali: sea lines of comunications, naval bases,
blue water navy! Di qui quello che possiamo
chiamare, una volta definiti i rispettivi confini del mare,
“il paradosso dell’ Artico tra ‘cooperazione e competizione’”
Quale ‘Strategia’ per gli attori artici?
USA: “U.S. Navy Arctic Roadmap 2014 -2030” (february 2014) e “DoD
Arctic Strategy” (november 2013)
RUSSIA: "The fundamentals of State policy of the Russian Federation in the Arctic in the period up to 2020 and beyond“ (march 2009)
NORVEGIA: “The Norwegian Government‘s High North Strategy” (december 2006)
CANADA:”Statement on Canada Arctic’s foreign policy” (august 2010)
DANIMARCA:”Denmark,Greenland & the Farøe Islands: Strategy
for the Arctic” (may 2008)
Quando avremo un Artico “ice free”?
Minimi record storici, 2007 (4.170) e 2012 (3.410 kmq)
2014, quota 5,02 mln km2
… da quel 2013 (come pur aveva predetto nel 2007 il professor Wieslaw Maslowski – Univ. New York) al 2015/16 (Peter Wadhams – Cambridge)
al 2030-35, al 2050 … e … oltre!
Delle ‘Tre regioni di ghiaccio’ dell’Antartide [the East and West Antarctic Ice Sheet (EAIS & WAIS) and the Antarctic Peninsula], recenti osservazioni
dimostrano come la prima rimanga invariata (o addirittura aumenti leggermente), mentre la seconda e, soprattutto, la terza, sotto il livello del
mare, stiano perdendo ghiaccio, anche se assai lentamente
Antartide, il continente bianco, “congelato”
de facto e de jure in virtù del Sistema antartico
Sfida geopolitica al Polo Sud?
Il Sistema antartico
Area a sud del parallelo con latitudine 60° S
Trattato Antartico firmato a Washington nel 1959 ed entrato in vigore nel 1961,
non Organizzazione internazionale ma Conferenza di Stati
Attualmente 50 Paesi, di cui solo 28 Parti consultive (che mantengono basi
permanenti di ricerca) si riuniscono annualmente ne The Antartic Treaty Consultative Meetings (ATCM) per esaminare lo stato di attuazione delle Convenzioni e dei
Protocolli e per deliberare in merito gli ulteriori sviluppi del Sistema
Convenzione sulla protezione delle foche (1972)
Convenzione sulle risorse marine viventi (1980)
Protocollo di Madrid (firmato nel 1991 ed entrato in
vigore nel 1998), che prevede il divieto di sfruttamento delle risorse minerarie per 50 anni, integrato da 6 Annessi (1. Valutazione di impatto ambientale, 2. Flora e fauna, 3.
Smaltimento dei rifiuti, 4. Prevenzione dell’inquinamento marino - 5. Aree protette e infine il 6. aggiunto nel 2005, concerne la responsabilità a
seguito della mancata azione in caso di emergenze ambientali)
A latere,
• Protocollo di Montreal, ratificato da ben 192 Paesi, inteso a ridurre la
produzione e l'uso di quelle sostanze (clorofluorocarburi completamente
alogenati) che minacciano lo strato di ozono (riduzione da 21.2 a 17.9 mln
kmq)
•Convenzione Internazionale per la Regolamentazione della Caccia alla Balena (ICRW), ratificata da 52 Stati.
La Commissione Baleniera Internazionale (IWC) adotta
regolamenti sui limiti di cattura, metodi di caccia e aree protette
Norvegia (Bouvetøya & Dronning Maud Land), Francia (Kerguelen Islands), Regno Unito
(Falkland South Georgia & South Sandwich Islands), Australia, Argentina, Nuova Zelanda
Gli Stati-claimants, avvalendosi del disposto dell’ art. VII (“Il trattato non
interferisce con i regolamenti internazionali nelle acque internazionali”), cominciano a rivendicare i propri “confini del mare”
I 50 Paesi interessati all’Antartide sia come parti consultive che contraenti, con o senza rivendicazioni territoriali
Il contenzioso sulle Falkland / Malvinas Un nuovo capitolo
dell’annosa controversia di
sovranità, nonostante il
recente inequivocabile
risultato del referendum del 10-11 marzo 2013 col quale il 99,8% dei
kelper (come si chiamano gli
abitanti dell’arcipelago) ha deciso di rimanere
un territorio britannico d’oltremare