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Anno XCI - N. 1 - 2017 - Trimestrale - Poste Italiane spa - Sped. in a.p. D.L. 353/2003, (conv. in L. 27.2.2004, n. 46) art. 1, comma 2 - NE/UD Gemona del Friuli, Udine N.1 - 2017 PERIODICO DEL PRIMO SANTUARIO ANTONIANO DEL MONDO Cristo è risorto... Alleluia! La Voce del Santuario di s ant'Antonio

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Gemona del Friuli, Udine N.1 - 2017

periodico del primo saNtuario aNtoNiaNo del moNdo

Cristo è risorto...Alleluia!

La Voce del Santuariodi sant'Antonio

marzo 2017

Programma celebrazioni Lettera del Padre Rettore

3La voce del Santuario di Sant’Antonio

SOMMARIOAn

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Gemona del Friuli, Udine N.1 - 2017

periodico del primo saNtuario aNtoNiaNo del moNdo

Cristo è risorto...Alleluia!

La del di sant'Antonio

VIVE CON LE VOSTREOFFERTE

CCP N. 10542330 - Tel. 0432 981113

Periodico del SantuarioANNO XCI

Trimestrale - Trib. di Udine, 27.04.53 R.S. 16N. 1 - Gennaio - Febbraio - Marzo 201733013 Gemona del Friuli (UD) - Italia

Tel. 0432 98.11.13 - CCP [email protected]

RedazioneFr. Celestino Dell’Osbel,

Fr. Giov. Battista (servizio fotografico)

Direttore ResponsabileLuigi Secco

Impaginazione e Stampa:Tipografia OGV - Palmanova

Associato all’USPIUnione StampaPeriodica Italiana

Lettera del Padre Rettore pag. 3È tempo di conversione!!! “ 4L’apostolo della Via Crucis “ 5Strada verso la Risurrezione “ 6Mattino di Pasqua “ 7Celebrazioni Pasquali “ 8Rito e Pietà: relazione feconda “ 10Notizia di Chiesa locale “ 12Preghiere “ 13Cronaca del Santuario “ 14

In copertina:Risurrezione nella Parrocchia San Giorgio di Lurago Marinone

Carissimi amici,

devoti di S.Antonio, visitatori ordinari e straordinari, fedeli di ogni religione, lettori de “La Voce del Santuario, a tutti il france-scano saluto di “Pace e Bene”.

Abbiamo lasciato alle spalle la gioia del S.NATALE (ma è ancora viva nel cuore) e la stravaganza carnevalesca vissuta in “tono minore” rispetto al passato.

Ora, aiutati dalla QUARESIMA, (con l’invito del mercoledì de “le CENERI”: “Convertitevi e credete al Vangelo” e il richiamo - prossimo - di GESÙ risorto “... il tempo è compiuto, il Regno dei Cieli è vicino”, prepariamo il cuore a celebrare la Santa PASQUA. Sarà un’ulteriore oc-casione a rispolverare la nostra FEDE; a riconfermarci nei propositi del nostro BAT-TESIMO, per maturare la nostra VITA da “RISORTI in CRISTO”, vivendo da TESTI-

MONI di GESÙ che continua a guidarci, nel cammino del CALVARIO quotidiano, verso la “PASQUA ETERNA”. Nel Sacra-mento della MISERICORDIA, ci siamo RI-CONCILIATI con DIO, con i Fratelli e tutto il CREATO. Siamo ora pronti a “Far Festa” nello SPIRITO del CRISTO GESÙ “Risor-to”. A nome dei miei confratelli, custodi solerti del Santuario, auguro una gioiosa e Santa PASQUA. Colgo l’occasione anche di ringraziare i lettori del Bollettino “LA VOCE del SANTUARIO” per le generose offerte inviateci tramite il “CCP”, per la stampa e le iniziative del Santuario. As-sicuriamo a tutti, benefattori e devoti, la nostra Preghiera quotidiana.

S.Antonio dal cielo, interceda “Grazie e Benedizioni” abbondanti su tutti voi.

Frate Celestino Dell’Osbel

ORARIO SS. MESSEFestivo (per tutto l’anno):

ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 17.00 (solare) - 18.00 (legale)

CANTO DEL VESPROore 16.00 (solare) - 17.00 (legale)

Feriale SS. Messe 8.00 e 9.007.40 lodi mattutine e 18.30 vespro

I frati del Santuarioaugurano a tutti i

lettori una

Buonae SantaPasqua

La voce del Santuario di Sant’Antonio marzo 2017 marzo 2017 La voce del Santuario di Sant’Antonio4 5

È tempo di CONVERSIONE!!! CONVER-SIONE è tutta la Vita Cristiana; e la

QUARESIMA è cammino verso la Risurre-zione come tutta la vita cristiana. In questo tempo liturgico tuttavia siamo invitati ad accentuare il carattere penitenziale e pel-legrinante della CHIESA.

I mezzi che ci vengono offer-ti per questo cammino sono: la PREGHIERA - il DIGIUNO - la CARITÀ.

La preghiera è incen-trata su un ascolto più responsabile della PA-ROLA di DIO che ci porti a ripercorrere le tappe della Sto-ria della Salvezza e a RISCOPRIRE il nostro BATTESI-MO come DONO di VITA nuova.

Ai Sacramenti della Riconciliazio-ne e dell’EUCARI-STIA dobbiamo RI-SERVARE durante la QUARESIMA un’ac-coglienza gioiosa e as-sidua perchè attraverso essi CRISTO ci trasforma gradualmente da UOMINI “Vecchi” a “UOMINI NUO-VI”. La PENITENZA, espressa esternamente dall’ASTINENZA e dal DI-GIUNO, deve essere vissuta come RICER-CA dei VALORI “essenziali” della Vita Cri-stiana e ABBANDONO del PECCATO e di tutto ciò che è proprio della “mentalità” del Mondo, di tutto ciò che è superfluo e può rallentare il cammino verso DIO. La

PENITENZA è la risposta d’amore che il Cristiano dà al Suo SIGNORE, fattosi servo obbediente fino alla morte in Croce. Frutto della PENITENZA sono le OPERE di CARI-TÀ, espresse classicamente nella “Elemo-sina”. Per noi la carità è anzitutto apertu-ra al prossimo, impegno a costruire rap-

porti più profondi e più veri all’interno della famiglia e della comunità, e

poi disponibilità al servizio dei poveri e dei bisognosi in tut-

ti i sensi, vicini e lontani. La QUARESIMA iniziata col Mercoledì delle Ceneri, giorno di ASTINENZA e di DIGIUNO, nel quale riconosciamo di esse-re peccatori e di ave-re bisogno di conver-tirci,accogliere il VAN-GELO e di CREDERE in ESSO con serietà e decisione.

Lo scorso anno la Liturgia di Quaresima ci presentò le TENTA-ZIONI di GESÙ nel De-

serto (era il Vangelo di LUCA).

Ci presentò il “CRI-STIANO” continuamente

tentato dal Diavolo, di fer-marsi alle cose materiali, di la-

sciarsi abbattere dalla potenza e dalla ricchezza.

Egli però sa che appartiene al popolo di DIO, che è stato liberato dalla schiavitù e perciò deve credere che Gesù è il Signore e che DIO lo ha risuscitato dai morti per-chè chiunque invocherà il nome del Signo-re sarà salvato.

La Quaresima

Riflessione pasquale Riflessione pasquale

mente oltre 572 “Via Crucis”, delle quali una è la famosa nel COLOSSEO, realizzata su richiesta di Papa BENEDETTO XIV°, il 27 dicembre 1750, a ricordo dell’ANNO SANTO. Da allora, ogni anno, la sera del Venerdì Santo, il Santo Padre si reca al CO-LOSSEO per compiere insieme a migliaia di pellegrini, giunti da tutto il mondo, il Pio esercizio della VIA CRUCIS.

Come ben sappiamo questo “SEGNO” ci richiama al tratto ultimo del cammino percorso da GESÙ nella sua Vita Terrena: da quando Egli e i suoi Discepoli, “dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il mon-te degli Ulivi” (Mc. 14,26), fino a quan-do il Signore viene condotto al “luogo del Golgota” (Mc. 15,26) crocifisso e sepolto in un sepolcro scavato nella roccia di un giardino vicino.

La “Via Crucis”, nel senso attuale del termine, risale al MEDIOEVO inoltrato.

San BERNARDO di CHIARAVALLE, San FRANCESCO d’ASSISI e San BONA-VENTURA da BAGNOREGIO, per la loro devozione hanno preparato il terreno su cui è rinato poi il pio esercizio.

S.Leonardo da Porto Maurizio ovunque si recava a PREDICARE, paesi o città

noti e non, istituiva la “Devozione” della “VIA CRUCIS”. A PIANORO (Diocesi di BOLOGNA) avvenne dopo l’ultima “Pre-dica” nella Chiesa parrocchiale. Per questo è definito “l’APOSTOLO della VIA CRU-CIS”, che - nella sua forma attuale, con le stesse 14 Stazioni disposte nello stesso ordine - è attestata in SPAGNA nella prima metà del secolo XVII°, specie in ambienti francescani.

Dalla penisola iberica è passata prima in Sardegna, allora sotto il dominio della “corona spagnola”, e poi nella penisola italica. Nel suo attraversare l’ITALIA per le predicazioni, S.Leonardo eresse personal-

L’apostolo della Via Crucis

di fra Celestino

Con il RITO dell’imposizione del-le CENERI è iniziato il TEMPO della

QUARESIMA. È definito “Tempo Forte“ dell’anno liturgico.

Tempo provvidenziale per ricevere grazie speciali per rinforzarci nel cammi-no della CONVERSIONE “personale” e “comunitaria”, al fine di accogliere e vi-vere poi il DONO pasquale di “RISORTI in CRISTO”. Nel suo messaggio per la Qua-resima, Papa Francesco presenta il tempo penitenziale così: “La QUARESIMA è un inizio, una strada che conduce verso una meta sicura: la PASQUA di RISURREZIO-NE, la “Vittoria di Cristo sulla morte”.

È sempre questo tempo ci rivolge un forte invito alla CONVERSIONE; il Cristia-no è chiamato a tornare a DIO “con tutto il cuore” (Gioele 2.12), per non acconten-tarsi di una vita mediocre, ma CRESCE-RE nell’AMICIZIA con il SIGNORE. Non è

La voce del Santuario di Sant’Antonio La voce del Santuario di Sant’Antonio6 7marzo 2017 marzo 2017

Strada verso la Risurrezione

Riflessione pasquale Riflessione pasquale

giusto accontentarsi di una vita “medio-cre”, perciò immergiamoci nella Grazia di Dio, sì da lasciarci trasformare da LUI. Per riuscirci, è bene fare memoria dei mezzi che la CHIESA ci propone: DIGIUNO - PREGHIERA + ELEMOSINA. Ascoltando la Parola di Dio, Meditandola e passan-do alla pratica di sì grande insegnamen-to, riusciremo a trasformarci nel tempo, migliorando il nostro rapporto con DIO e con i Fratelli.

Sarà l’attenzione con cui traduciamo nella vita pratica quotidiana i DONI di DIO, per riuscire nell’intento. Esercitiamo-ci allora a frequentare la LETTURA-MEDI-TAZIONE quotidiana della Parola di DIO; la partecipazione più assidua alla S.Messa quotidiana; la recita quotidiana ordinaria del S.Rosario; la pratica generosa dell’ele-mosina ai poveri; non trascurare il DIGIU-NO; l’astenersi dal fumo e moderando i “passatempi”; visitare i malati e far com-pagnia a persone sole; sfogliare e riflettere sui suggerimenti di vari editori di riviste, che ci accompagnano nelle variegate vi-cende della vita.

Ecco la QUARESIMA! Tempo-occasio-ne favorevole per imparare a come uscire dai nostri egoismi, ascoltando con atten-zione e amore pratico le provocazioni che ci dona la PAROLA di Dio: per essere pu-rificati dai peccati che ci accecano. Infine, per “SERVIRE” meglio il Cristo GESÙ pre-sente nei fratelli più bisognosi.

Così ci insegna il nostro santo PADRE S.FRANCESCO d’ASSISI e il Santo TAU-MATURGO frate ANTONIO da PADOVA.

MISERICORDIA del “RISORTO”. E ora “ri-sorti“ nella LUCE-CRISTO GESÙ, rafforza-te nella FEDE, sperano di varcare guidati dal “RISORTO” la Porta della VITA ETERNA. “Canto di Pasqua è la vita del CREDENTE: prole di perdono, gesti d’amore, pensieri e progetti, logiche nuove di menti risorte, ge-nerosi affetti di cuori rinati. Un ALLELUIA che gioisce e sospira le cose dall’alto. Ma TU che mi stai leggendo, sei riuscito a to-gliere dal cuore il lievito vecchio? Sei uscito dal sepolcro delle false sicurezze? Hai spez-zato tutte le catene che ti opprimevano nel profondo cuore? SE SI, - allora canta a cuore pieno: “ALLELUIA”!!! La presenza di Cristo in mezzo ai suoi, è il canto di DIO, che accompagna la Storia; canto di chi si fonde nel lamento dell’uomo; canto che in-coraggia a lottare, morendo, per risorgere con CRISTO Salvatore. È LUI che cammina e lotta al nostro fianco; ci cerca se ci smar-riamo, ci ritrova e ci salva, portandoci con Lui. È il DIO-con-noi.

OH!!! Che è successo?” Mah! eppure era sepolto qui, il “Figlio dell’Uomo”.

Ora, siede sulla pietra tombale un AN-GELO: biancovestito, l’aspetto di folgore. Annuncia: “Non è qui, è risorto, vi prece-de in Galilea” (Mt. 28,6-7), parole prive di foga e di enfasi. Tutto normale. Donne sconvolte e sorprese, stupite corrono ad annunciare: “È RISORTO”!

GESÙ si presenta loro, le saluta e... ”Dite ai miei che mi vedranno in Galilea”. Questo l’annuncio di Pasqua; è l’alba del giorno dopo il sabato, nel giardino dove il Nazareno - il RE dei Giudei - era stato sepolto. SCENA stucchevole! ... Poi altro momento-evento: ci si trova sui Monte che Gesù avava loro indicato. (Mt. 28,16) il “MANDATO”! “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato” (Mt. 28,19-20).

PASQUA! Nessun CANTO prescritto ma di canti si riempiono le CHIESE. Ma dove sono i veri “Discepoli” di un sì grande “MAESTRO” di VITA?! Sì, canta la Chiesa un potente “ALLELUIA”: invito a lodare DIO che ancora fa prodigi. Le CONVER-SIONI inspiegabili di Anime rimaste tanto tempo nell’aridità spirituale, nella mor-te “apparente” dello Spirito. COLUI che considerato “fallito”, fa ancora esplodere le... “Pietre” di cuori morti stagnanti negli “umani” SEPOLCRI.

L’energia dell’evento PASQUA, por-ta ancora SPERANZA nei CUORI di tutti ccoloro che si sono immersi nel mare della

Mattino di Pasqua“

Vita Liturgica Vita Liturgica

Domenica Delle Palme 9 aPRile

Ore 11.00 Solenne Benedizione degli ULIVI, Processione e S. MessaOre 16.00 Canto del Vespro

Ore 17.00 S. Messa vespertina

VeneRDì santo 14 aPRile

Oggi la CHIESA non celebra i SACRAMENTI.Il suo sguardo è fisso sul CALVARIO, dove CRISTO consuma il suo

Sacrificio per la nostra salvezza. Non è giorno di lutto, ma di amorosa contemplazione del sacrificio di CRISTO, fonte della nostra salvezza.

Ore 7.45 Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi MattutineOre 17.00 VIA CRUCIS in SANTUARIO

I Frati sono a disposizione per le Confessioni fino alle 18.30Ore 21.00 Solenne VIA CRUCIS, con inizio in SANTUARIO

e conclusione in DUOMO

GioVeDì santo 13 aPRile

Ore 7.45 Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi Mattutine.In mattinata, l’ARCIVESCOVO, con tutti i Sacerdoti,

presiede in Cattedrale la S. Messa Crismale, e consacrerà gli OLIIche serviranno per l’amministrazione dei SACRAMENTI

Ore 17.00 (Solenne triduo pasquale) S. Messa“nella Cena del SIGNORE”, in SANTUARIO.

In questa Eucarestia si fa memoria dell’ULTIMA CENA di GESÙ:in cui istituisce L’EUCARESTIA e il SACERDOZIO ministeriale.

sabato santo 15 aPRile

Ore 7.45 Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi MattutineI Frati sono a disposizione per le Confessioni:

dalle ore 8.30 alle 12.00 - dalle 15.00 alle 18.00

Domenica Di RisuRRezione 16 aPRile

Ss. Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00Vesperi Solenni ore 17.00

Ore 18.00 S. Messa Vespertina

luneDì Dell’anGelo 17 aPRile

Ss. Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00

in Santuario

Celebrazioni

Pasquali

PRIMA di entrare in CHIESA siete invitati a spegnere i cellulari; Grazie!!!

Per le SS. CONFESSIONI si prega di non aspettare l’ultimo giorno

La voce del Santuario di Sant’Antonio La voce del Santuario di Sant’Antonio8 9aprile 2017 aprile 2017

La voce del Santuario di Sant’Antonio marzo 2017 marzo 2017 La voce del Santuario di Sant’Antonio10 11

di fra Celestino

Rito e Pietà: relazione feconda. Nella vita-esperienza

ATTUALIZZAZIONE del MISTERO: “Solo all’inizio del secolo scorso e poi con la Costituzione conciliare sulla Liturgia del Vaticano II° (Sacrosanctum Concilium), la Liturgia ritorna a essere CULTO comuni-tario e pubblico, esperienza della CHIESA comunità radunata attorno a CRISTO“.

dette “rubriche”), le indicazioni sui mo-vimenti nelle celebrazioni sono a servizio della Liturgia, non sono la Liturgia. Ma questo non significa lasciare all’IMPROV-VISAZIONE e alla FANTASIA dei singoli le modalità del rito, ma vuole indicare chia-ramente che il RITO liturgico è qualcosa di più grande e significativo.

L’origine storica del termine “Liturgia” è pre-cristiano e indica una azione a favore del popolo. Poi, indicò solo servizio reso allo Stato o alla Divinità (servizio religioso). Nell’Antico Testamento il termine era usa-to per indicare il servizio “levitico” nella Tenda e poi nel Tempio; rito distinto dalle espressioni individuali private di culto.

N.B. - Solo una volta nel Nuovo Te-stamento è usato questo termine. Solo in seguito è stato ripreso con la precisa in-dicazione di un culto totalmente nuovo, nel suo contenuto, perchè legato al Sa-cerdozio di CRISTO. La Chiesa orientale identifica il termine, con la celebrazione dell’EUCARISTIA. In occidente il termine non è usato. Solo dal secolo XVI° è usato per indicare genericamente il culto della chiesa e i libri che lo codificano.

Parola di Dio e preghiera Parola di Dio e preghiera

nate di “DEVOZIONE”, pur amate e scel-te. Dopo il Concilio, con la RIFORMA Li-turgica, è stata una purificazione dei RITI e del loro profondo significato; ma a volte si è esagerato per la poca considerazione delle espressioni della pietà popolare, su-bendo purtroppo anche drastiche riduzio-ni. Papa SAN Giovanni Paolo II° nel 2001 emanò il Documento “DIRETTORIO su Pietà popolare e Liturgia”, il cui contenuto offre preziose indicazioni per una opportu-na convivenza nella CHIESA (e nelle varie Comunità), sia per i Riti che la Pietà.

Sono entrambi segni ed espressione della Fede. La pietà popolare si sviluppa in precisi contesti storici, che nel tempo pos-sono cambiare. In epoca moderna è stata eliminata una impropria equivalenza tra Liturgia e Ritualità cerimoniale e rubricale.

I modi di celebrare i RITI liturgici, le in-dicazioni date dal Messale (scritte in rosso

Della Chiesa uno dei momenti più si-gnificativi è data dalla celebrazione li-

turgica. Riguarda la Comunità cristiana nel suo insieme, come il singolo fedele bat-tezzato; due realtà correlate l’una all’altra. Per comprendere la “LITURGIA necessita distinguere tra: Devozione-Pietà popolare con i suoi Riti, e Liturgia della Chiesa.

Fino a poco tempo fa, si usava un vo-cabolo particolare: “funzioni”, ben poco espressivo. Le “funzioni”: riti di devozione e preghiera, esprimevano nell’insieme tan-to segno della propria fede e della propria appartenenza ecclesiale.

Considerando che varie “devozioni” esprimevano particolare affezione nella pratica, rasentando a volte forme sdolci-

La voce del Santuario di Sant’Antonio marzo 2017 marzo 2017 La voce del Santuario di Sant’Antonio12 13

Dal Vaticano

pertanto di far pervenire a Sua Eminenza Cardinale Zenari - a nome di tutto il “Fogolàr Furlan di Roma” le nostre più sentite congratulazioni ed un

sincero augurio di buon lavoro, nella speranza di incontrarla (in varie occasioni anche nel nostro Santuario di S.Antonio di Gemona).

È una postilla, aggiunta dal frate Rettore in segno di stima e

simpatia. Auguri e rinnovate congra-tulazioni da parte dei Frati e dei fedeli-de-voti del SANTUARIO.

Udite... udite... udite! “Dal VATICANO: “Mons. Mario ZENARI - già Vescovo

titolare della Pieve di Zuglio - 71 anni, originario di Rosegafeend, dal 2009 Nunzio apostolico nella martoriata Siria, sabato 19 novembre ha ricevuto da Papa Francesco la berretta card ina l iz ia , durante i l Concistoro pubblico nel quale sono stati creati altri sedici cardinali. La nomina cardinalizia assume un valore simbolico proprio perchè è nel nome di tanta gente povera e vittima del terribile conflitto siriano.

Mons. ZENARI era da oltre dieci anni vescovo titolare della soppressa diocesi di JULIUM Carnicum in CARNIA. Era toc-cato a lui aprire la “PORTA Santa” della Pieve per il GIUBILEO della MISERICOR-DIA non solo ai fedeli della Carnia, ma a tutti i visitatori della Pieve.

La Comunità dei friulani a Roma, a seguito di sì grande nomina, così scrisse a Mons. Giordano Cracina: “Riteniamo che la Sua nomina all’alto sia anche un premio per la Sua autorevolezza, la Sua competenza, e la Sua disponibilità all’ascolto ed al confronto con tutte le componenti interreligiose spesso da Te ricordate anche negli incontri, in ambito più circoscritto ma non meno profondo, de “La Polse“ e nelle omelie pronunciate in S.Pietro di Zuglio. Auspichiamo pertanto che questa nomina rafforzi il risultato di tanto impegno in un’area come la SIRIA, devastata dalla guerra. Ti prego

Notizia di Chiesa locale“ Si tratta di un’invocazione miracolosa-

mente suggerita dallo stesso Santo nel XIII secolo a una donna che aveva l’inten-zione di togliersi la vita. Il papa francescano Sisto V la fece scolpire alla base dell’obeli-sco posto al centro di piazza San Pietro, a Roma, dove ancora può essere letta. Essa viene recitata per allontanare le tentazioni maligne. Un’antica tradizione della devo-zione antoniana la vuole riprodotta anche su una medaglia da portarsi addosso.

Ecce Crucem Dòmini!Fùgite, partes advérsae.Vicit Leo de tribu Iuda:Radix David. Alleluia.

Ecco la Croce del Signore!Fuggite, forze nemiche.

Ha vinto il Leone della tribù di Giuda:Radice di Davide! Alleluia.

Breve di S. Antonio

Preghiere

Benedetto sei tu, Signore,

che nella Pasqua dell’esodo

hai preservato incolumi

le case del tuo popolo

asperse con il sangue dell’agnello.

Nella Pasqua della nuova alleanza

ci hai donato il Cristo tuo Figlio,

crocifisso e risorto,

per liberarci dal maligno

e colmarci del tuo Spirito.

Benedici questa famiglia

e questa casa,

e allieta tutti i suoi membri

con l’esperienza viva del tuo amore.

Nella Pasqua

14 15La voce del Santuario di Sant’Antonio La voce del Santuario di Sant’Antonio

Vita e cronaca del Santuario Vita e cronaca del Santuario

Frati Minori Conventuali in visita

La prima confessione dei bambini della parrocchia di Gemona

Vescovo salesiano in pellegrinaggio

marzo 2017 marzo 2017

50° di matrimoniodi Angelina e Leonardo

Ritiro sacerdoti A ricordo del presepio di Greccio,di S. Francesco d’Assisi

Celebrazione dei Fanti

Genitori e figli per

la prima confessione

AI SIGG. AGeNTIPOSTALI:

Attenzione!

In caso di mancato recapito, rinviare all’Ufficio Postale di 33100 Udine, ferrovia per la restituzione al mittente,

che si impegna a corrispondere il diritto fisso.

TASSA RISCOSSA UDINE

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www.santantoniogemona.it • [email protected]

ORARIO SS. MESSEFestivo (per tutto l’anno):

ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 17.00 (solare) - 18.00 (legale)

CANTO DEL VESPROore 16.00 (solare) - 17.00 (legale)

Feriale SS. Messe 8.00 e 9.007.40 lodi mattutine e 18.30 vespro

Santuario di Sant’Antonio