prof. m. viola dipartimento di salute mentale asl lecce
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Prof. M. Viola
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE ASL LECCE
To burn = bruciare
Out = fuori
QUALCOSA DI INTERIORE CHE ESPLODE ALL’ INTERNO E
SI MANIFESTA
M. VIOLA; VADRUCCIO F.; ET AL.:”BURN OUT E PSICOFARMACI QUANDO, QUALI,COME”, LA CONESCENZA E LA CURA; ED. CIC 2003
Significati differenti In
30 anni
Professioni che hanno finalità di aiutare:
1. Lavoratori del sociale(assistenti sociali,educatori,volontari,ecc) 2. insegnanti 3. Coloro che lavorano nella Sanità
FATTORI DELL’ AIUTARE:
ASCOLTARE UNA RICHIESTA
IDENTIFICARE UN PROBLEMA
TROVARE GLI STRUMENTI PIU’ IDONEI
RISOLVERE IL PROBLEMA( ELIMINARE IL BISOGNO)
ASCOLTARE LE RICHIESTE ( ANALISI DEI SINTOMI)
DGN
TERAPIA
OSSERVARE LA CORRETTEZZA DELLA PROGNOSI
PROVARE LA SODDISFAZIONE DI AVER RESTITUITO LA SALUTE O LA FUNZIONE AL PAZIENTE
ONORARIO
SODDISFAZIONE DEL PZ.
SODDISFAZIONE DELL’OPERATORE
≠ COLPA IL DESTINO SI COMPIRA’ ALTROVE INUTILITA’(UBRIACHI, BARBONI, LITIGIOSI) SQUALIFICA IMPOTENZA(REVOLVING DOOR)
“UNA STRATEGIA DI ADATTAMENTO” CON CONSEGUENZE NEGATIVE SIA SULLA PERSONA CHE PER L’ORGANIZZAZIONE, UNA MODALITA’ ERRATA DI ADATTAMENTO ALLO STRESS LAVORATIVO, MESSA IN ATTO DA OPERATORI CHE NON DISPONGONO DELLE RISORSE ADEGUATE PER FRONTEGGIARLO.
M. VIOLA; VADRUCCIO F.; ET AL.:”BURN OUT E PSICOFARMACI QUANDO, QUALI,COME”, LA CONESCENZA E LA CURA; ED. CIC 2003
IL LAVORO COME VOCAZIONE INSODDISFAZIONE
DEMOTIVAZIONE, PERDITA DELL’ ENTUSIASMO,DELL’ INTERESSE E DEL SENSO DI RESPONSABILITA’
DEPRESSIONE
1.L’ OPERATORE AVVERTE LO SQUILIBRIO TRA RICHIESTE E
RISORSE DISPONIBILI, TRA I FINI CHE SI PONE ED I MEZZI
PROPRI DELLA ORGANIZZAZIONE
2.L’OPERATORE AVVERTE STANCHEZZA, FATICA ,
FACILE IRRITABILITA’, DEMOTIVAZIONE, TENDE A
SPOSTARE I PROPRI OBIETTIVI PERSONALI
PIU’ VERSO LA STRUTTURA CHE VERSO GLI UTENTI
3.L’OPERATORE SVILUPPA ATTEGGIAMENTI DI RIGIDITA’,
CINISMO,DISTACCO EMOTIVO E TENDE A TRATTARE GLI UTENTI IN MODO MECCANICO E IMPERSONALE
COLORO CHE SONO IMPEGNATI
IN PROFESSIONI DI AIUTO
BURN OUT = “ COMPORTAMENTO DI TIPO ELABORATIVO” CIOE’ UN TENTATIVO DI COSTRUIRE DEI MECCANISMI DI DIFESA TALI DA ESIGERE INTORNO AL SOGGETTO UNA SORTA DI: ” BARRIERA IMMUNITARIA” PER DIFENDERLO DALLO STRESS PRODOTTO DAL LAVORO
Esaurimento Emozionale(EE):
svuotamento delle risposte emozionali,
sensazione che non si abbia più niente da
offrire.
Depersonalizzazione (DP): atteggiamenti
di distacco e cinismo, ostilità nei confronti della gente
con cui lavora.
- Debole -Remissivo -Incerto -Diff. nel controllo dei propri impulsi ostili -Impaziente, intollerante -Scarsa autostima -Tendente a individuare nel lavoro la sola fonte di gratificazione
L’operatore a rischio di Burn out
MASLACH(1992)
FATTORI CHE DETERMINANO IL BURNOUT
FATTORI SOCIALI E PERSONALI DEL SOGGETTO: comprendono le caratteristiche individuali (personalità, sesso, età, tolleranza, aspettative professionali, suscettibilità, stile cognitivo, background culturale, razza, religione, tempra, tenacia, arrendevolezza, resistenza, livello socio-economico, stile di vita, situazione familiare, eventi luttuosi etc.)
SANTINELLO FURLOTTI 1992
LOCUS OF CONTROL
IL GRADO CON CUI UN INDIVIDUO RITIENE CHE LA PROPRIA VITA SIA FRUTTO DELLA PROPRIA ABILITA’ O CONSEGUENZA
DELLA FORTUNA, DEL CASO,ECC.
-SI E’ COSTANTEMENTE IN RAPPORTO CON LE PERSONE ED I LORO PROBLEMI ED E’ RICHIESTO UN IMPEGNO EMOTIVO -GIOCA UN RUOLO DECISIVO LA SENSAZIONE CHE IL PROPRIO STAR BENE SI REALIZZI INDIRETTAMENTE ATTRAVERSO LO STAR MEGLIO DEGLI ALTRI
-DA UN PUNTO DI VISTA
SOCIOLOGICO, NON CI SONO SPAZI PER UN CORPORATIVISMO PROFESSIONALE, NE’ SUL PIANO CULTURALE NE’ SU QUELLO ECONOMICO
Pines et al. (1981) esaurimento fisico
BRODSKY(1980) Progressiva perdita di idealismo, energia e scopi, conseguente a particolari condizioni di lavoro; situazione in cui un operatore Assume atteggiamenti rigidi e distruttivi e non solo rifiuta il lavoro, ma anche la ragione e lo scopo dello stesso.
organizzazione
ambiente individuo
PSICOPATOLOGIA
SINTOMI SOMATICI PSICHICI: SENSO DI ESAURIMENTO SENSO DI COLPA FATICA, CEFALEA NEGATIVISMO DIS. GASTROINTESTINALI ISOLAMENTO,RITIRO RESPIRO CORTO SOSPETTO, PARANOIA RAFFREDORI E INFLUENZE DEFLESSIONE UMORALE ULCERA, IPOTENSIONE MANCANZA DI EMPATIA MAL DI SCHIENA, BASSA AUTOSTIMA DIS. DEL SONNO SENSO DI FALLIMENTO DIS. DELL’ ALIMENTAZIONE ABUSO DI ALCOL, ANALGESICI, DROGHE
SENSO DI ONNIPOTENZA (Tentativo di controllare i sentimenti di debolezza, di fallimento per convincere se’ stesso e gli altri di essere forte ed Invulnerabile)
So tutto; nessuno puo’ far niente per me !!!
I SEGNI SUGLI ALTRI -LAVORA A CATENA DI MONTAGGIO -TRATTA GLI UTENTI COME OGGETTI -PRESTA MENO ATTENZIONE AI BISOGNI UMANI -INSENSIBILITA’ VERSO I SENTIMENTI ALTRUI -EFFETTUA COMMENTI CINICI E CRUDELI SUGLI UTENTI -DIMENTICA APPUNTAMENTI E IMPEGNI -FACILMENTE IRRITABILE E POCO EMPATICO -SENSO DI FASTIDIO E RIPETITIVITA’ -CONSIDERA GLI UTENTI RUMOROSI,MALEDUCATI, IGNORANTI NOIOSI,SOPORIFERI E IRRITANTI -ASSENTEISMO, ABBANDONO DEL POSTO DI LAVORO -
IN FAMIGLIA
AUMENTA LA LITIGIOSITA’ IRRITABILE E IMPAZIENTE MENO DISPOSTO A DARE AGLI ALTRI RIFIUTO A PARLARE DEL LAVORO RIFIUTO DEL CONTATTO RIFIUTO AD ASCOLTARE
IL BURN OUT E’ UN PROCESSO, QUINDI UN FENOMENO
DISTINGUIBILE IN FASI, PER CUI NON E’ DETTO CHE I
SINTOMI DEBBANO COMPARIRE TUTTI
CONTEMPORANEAMENTE
La misurazione del burnout
Il Maslach Burnout Inventory è uno strumento standardizzato e indirizzato specificatamente alla identificazione del burnout, è stato messo a punto da Christina Maslach insieme alla collega
Susan Jackson (1981)
La scala Maslach è usata dalle organizzazioni e dai ricercatori per stabilire come i dipendenti vivano il loro lavoro
esistono tre differenti versioni dell’MBI:
M.B.I. H.S.S. (M.B.I. - Human Service Survey), servizi alla persona e l’ambito sanitario
M.B.I. E.S. (M.B.I. - Educators Survey), istruzione M.B.I. G.S. (M.B.I. - General Survey), professioni non strettamente
legate all’aiuto agli altri
La misurazione del burnout
Ogni dimensione del burnout è misurata da una specifica sottoscala:
L’attuale versione del M.B.I., costituita da 22 item valuta solo la dimensione frequenza; le risposte dei soggetti
vengono valutate su una scala Likert a 7 punti
Sottoscala Esaurimento Emotivo Mi sento emotivamente sfinito dal mio lavoro
Mi sento stanco la mattina quando devo affrontare una giornata di lavoro Sento di non farcela più
Mi sento sfinito alla fine di una giornata di lavoro Lavorare direttamente a contatto con la gente mi crea troppa tensione Mi pare che lavorare tutto il giorno a contatto con la gente mi pesi
Credo di lavorare troppo duramente Mi sento esaurito dal mio lavoro Mi sento frustrato dal mio lavoro
La misurazione del burnout
Sottoscala Depersonalizzazione
Ho l’impressione che alcuni utenti diano la colpa a me dei loro problemi Non mi importa veramente di ciò che succede ad alcuni utenti Ho paura che questo lavoro mi possa indurire emotivamente Mi pare di trattare alcuni utenti come fossero degli oggetti
Da quando lavoro qui sono diventato più insensibile con la gente
Sottoscala Realizzazione Personale Posso capire facilmente come la pensano i miei utenti Nel mio lavoro affronto i problemi emotivi con calma Ho realizzato molte cose di valore nel mio lavoro
Riesco facilmente a rendere i miei utenti rilassati e a proprio agio Mi sento pieno di energie
Credo di influenzare positivamente la vita di altre persone con il mio lavoro Mi sento rallegrato dopo aver lavorato con i miei utenti
Affronto efficacemente i problemi dei miei utenti
La misurazione del burnout
Un alto grado di burnout è determinato da alti punteggi nelle sottoscale Esaurimento Emotivo e Depersonalizzazione e da bassi
punteggi nella sottoscala Realizzazione Personale Un medio grado di burnout è determinato da punteggi medi
nelle tre sottoscale Un basso grado di burnout è determinato da bassi punteggi nelle
sottoscale Esaurimento Emotivo e Depersonalizzazione e da alti punteggi nella sottoscala Realizzazione personale
Il burnout è considerato come una variabile continua, da basso, a moderato, ad alto grado di sentimenti provati
da dr. A. Ventre 34
Curiosità
QUANTA POPOLAZIONE LAVORATRICE E’ COLPITA DA STRESS IN EUROPA?
Italia: il 41%
Gran Bretagna: il 27%
Germania: il 25%
Francia: il 24%
(fonte censis)
Confronto insegnanti verso altre categorie
professionali
INSEGNANTI
50,79
49,21
patologia
psichiatrica
altre patologie
IMPIEGATI
34,97
65,03
patologia
psichiatrica
altre patologie
PERSONALE SANITARIO
26,52
73,48
patologia
psichiatrica
altre patologie
OPERATORI
15,71
84,29
patologia
psichiatrica
altre patologie
3 C
Le fonti di insoddisfazione
nella relazione (in %)
21
16
5
26
32
superiori
colleghi
pazienti
familiari deipazienti
nessunainsoddisfazione
da Laura Carcano :”Problematiche psicologiche della Relazione tra personale sanitario e paziente con gravi
disabilità”
32
25
18
23coerenza dell'équipenella gestione del lavoro
verifica nel tempo deiprogressi del paziente
gratitudine manifestatadal paziente
riconoscimentodell'impegno da colleghie superiori
Importanza attribuita in % agli elementi che riducono il peso emotivo del lavoro
da Laura Carcano :”Problematiche psicologiche della Relazione tra personale sanitario e paziente con gravi disabilità”
è stato dimostrato che i dottori che lavorano negli ospedali sperimentano un più alto livello di burn-out rispetto a quelli che lavorano in studi privati, istituti di ricerca, università, uffici pubblici ed organizzazioni; inoltre i dottori che lavorano nei settori psichiatrici, oncologici e polmonari, oltre che nell’ambito delle malattie incurabili, croniche e terminali, con prognosi gravi, mostrano un livello di burn-out molto più alto di quello dei loro colleghi degli altri dipartimenti (otorinolaringoiatria, ginecologia ed oftalmologia).
INTERPRETAZIONE IN CHIAVE PSICOBIOLOGICA
DISTURBO DELLO SPETTRO DEPRESSIVO
AUTOTERAPIA(ANALGESICI,TRANQUILLANTI,ALCOL)
DEPRESSIONE
L’ IPOTESI CHE IL PRIMITIVO
DISTURBO DELL’UMORE DEL BURN OUT
SIA UN DISTURBO DISTIMICO PRENDE
CORPO DALLA ANALOGA SINTOMATOLOGIA
M. VIOLA; VADRUCCIO F.; ET AL.:”BURN OUT E PSICOFARMACI QUANDO, QUALI,COME”, LA CONESCENZA E LA CURA; ED. CIC 2003
AKISKAL(1998) E IL DSM IV-TR(1992) COSI’ DESCRIVONO LA DISTIMIA:
1. SINTOMI CHE “SFIORANO LA SOGLIA” DELLA DEPRESSIONE,
DURATURI NEL TEMPO E DI NATURA FLUTTUANTE E PERSISTENTE
2. DISPOSIZIONE D’ANIMO TENDENTE ALLA MALINCONIA ED ALLA
INFELICITA’ 3. PREDISPOSIZIONE A RIMUGINARE SUL PASSATO ED AI SENSI DI
COLPA
4. SCARSA ENERGIA ED APATIA
5. BASSA AUTOSTIMA
6. TENDENZA A CONSIDERARE LA SOFFERENZA COME PARTE INTEGRANTE DELLA PROPRIA IDENTITA’ PERSONALE
AKISKAL; PERUGI ET AL NEL 1994 HANNO VERIFICATO
CHE – RISPETTO AD ALTRI PAZIENTI AFFETTI DA GRAVI
NEVROSI- I PAZIENTI DISTIMICI HANNO UNA PEGGIORE
QUALITA’ DI VITA NEI PRINCIPALI SETTORI DELLA VITA
SOCIALE E PERSONALE, TRA CUI IL LAVORO, LE RELAZIONI
CONIUGALI, LA VITA SESSUALE ED IL TEMPO LIBERO
NEL 1980 KLEIN D. HA PRECISATO CHE UN DEFICIT DEL ” PIACERE CONSUMATORIO” È UN PUNTO CARDINE DELLA
DEPRESSIONE ENDOGENA, MENTRE UN DEFICIT DEL ” PIACERE DI APPETIZIONE” È IMPORTANTE NELLA
DEPRESSIONE ATIPICA
WILLNER, ROSSETTI ET AL. NEL MODELLO ANIMALE DI DEPRESSIONE :“LEARNED HELPLESSNESS” E “BEHAVIORAL
DESPAIR”, HANNO RISCONTRATO UNA RIDUZIONE DEL CONTENUTO E DEL RILASCIO DI DOPAMINA NEL NUCLEO
ACCUMBENS
IL SISTEMA DOPAMINERGICO POSSIEDE ANCHE LA CAPACITA’ DI AVVERTIRE LO STRESS AMBIENTALE E DI
ADATTARSI RAPIDAMENTE AD ESSO
DA S. M. STAHL:”PSICOFARMACOLOGIA ESSENZIALE”,ED.CENTRO SCIENTIFICO 2002
Sigma (-)Glu NMDA D2
SA4503 Glutamato CGP37849 aloperidolo
DOPA
VTA
Dopo 21
giorni
(-)
Catalessia
Disforia allucinazioni
alfa1
(+)
Viola M. Et al.:”Possible role sigma1 endorphinic receptors in schizophrenia: a literary review” Italian Journal Psychopatology,10(1),97-101, 2004 Ed. Pacini .
.
NELLA DEPRESSIONE MAGGIORE SI ASSOCIEREBBERO DUE SINDROMI: DA UN LATO , LA PERDITA DI INTERESSE,
LA RIDOTTA MOTIVAZIONE, LA SCARSA ENERGIA (DEFICIT DI DOPAMINA ?) E DALL’ ALTRO, IL SENSO DI
COLPA, L’ ANSIA E LA PROFONDA TRISTEZZA (DEFICIT DI SEROTONINA ?).
SE IL VISSUTO SOGGETTIVO DELL’ UMORE LEGATO AL DEFICIT DOPAMINERGICO E’ CARATTERIZATO DA
PRIVAZIONE, INCAPACITA’ NEI SENTIMENTI E SCARSA AFFETTIVITA’, LA PERCEZIONE SOGGETTIVA DEL DEFICIT SEROTONINERGICO E’ DI UNO STATO DI SOFFERENZA E
DOLORE INTERIORE .
SECONDO QUESTA DEFINIZIONE, I PAZIENTI DISTIMICI, SONO QUELLI CARATTERIZZATI DA UNA SINDROME DA
DEFICIT DELLA DOPAMINA NELLA SUA FORMA PIU’ PURA
Arvid Carlsson: a Nobel to Dopamine
Effects of reserpine on animal and human behavior
Cognition is in the “business” of
Dopamine
Impairment of cognitive and
executive functions
Pathogenesis of SZ and depression
•Positive symptoms of SZ
•Depression / negative symptoms of SZ
•Melancholic/ endogenous/
severe
•Delusional depression •Bipolar Disorders •Depression in Parkinson’s Disease
DOPAMINE
Abuse
Craving
• Establishing a “territory”
• Showing place preference
• Hunting
• Greeting
• Social grouping
• Feeding and Drinking
• Grooming
• Courtship
• Mating
• Breeding
• Maternal Behavior
• Play (mammals only)
Mac Lean, 1985; Pani, 2000
Dopamine dependent basic behaviours
LA LIBIDO , STRETTAMENTE CORRELATA AL PRINCIPIO DEL PIACERE, SECONDO
FREUD HA UNA COMPONENTE BIOLOGICA, MA CHE EGLI NON IDENTIFICO’ MAI.
EGLI SI AUGURAVA CHE QUESTA
COMPONENTE BIOLOGICA E I RELATIVI SUBSTRATI FOSSERO SCOPERTI IN
FUTURO.
Viola M. et al.:”Aspetti neurobiologici e psicoterapia”,atti del xxxvii Congresso nazionale di psicoterapia medica 2003
IN REALTA’ OGGI SI PUO’ AFFERMARE CON CERTEZZA CHE EFFETTIVAMENTE ESISTE IL “CENTRO DEL PIACERE E DELLA GRATIFICAZIONE” E, PROBABILMENTE ESSO E’ IN TERMINI
PSICODINAMICI UNA PARTE DELL’ ES CHE FREUD HA ELOQUENTEMENTE DESCRITTO.
TALE CENTRO E’ LA VIA MESOLIMBICA DOPAMINERGICA, CHE PARTE DALLA PORZIONE VENTRALE TEGMENTALE
ANTERIORIORE DEL MESENCEFALO E ARRIVA ALLA CORTECCIA LIMBICA:
IPPOCAMPO, INDUSEUM GRISEUM, GIRO PARAIPPOCAMPICO,GIRO DEL CINGOLO, AMIGDALA E AREA PIRIFORME SETTALE.
Viola M. et al.:”Aspetti neurobiologici e psicoterapia”,atti del xxxvii Congresso nazionale di psicoterapia medica 2003
S. M. Stahl” Picofarmacologia essenziale”,Ed. Centro Scientifico
Bressan AR et al., Am J Psy. 2003
Non striatal D3/D2 blockade and cognition
Is Regionally Selective D2/D3 Dopamine Occupancy
Sufficient for Atypical Antipsychotic Effect?
An In Vivo Quantitative [123I] Epidepride SPET Study
of Amisulpride-Treated Patients
Variabili lavorative
Autonomia, ruolo, remunerazione,
Carriera, riconoscimento sociale,
carico di lavoro, feedback,
supervisione burocrazia,
comunicazione
Variabili personali
Caratteristiche di personalità
Richieste extralavorative
Motivazioni alla carriera e personali
Abilità di coping
Capacità di condivisione
dell’emotività
Variabili di gruppo
Relazioni con i colleghi
Relazione con gli utenti
Grado di coesione nel gruppo di
lavoro
Intervento
Lavorare per obiettivi e piani
Partecipare alle decisioni
Strutturare i compiti e le mansioni
Predisporre dei monitoraggi
periodici
Intervento
Lavoro sull’immagine di sé
Autostima e consapevolezza
Ridefinizione delle aspettative
Sviluppo abilità coping
Intervento
Dinamiche di gruppo
Miglioramento della
comunicazione interpersonale
PROPOSTE D’INTERVENTO
UNO SGUARDO D’INSIEME
Prevenzione significa parlarne nei momenti formativi
Esempio conoscere:
• carico di lavoro,
• autonomia decisionale (mancanza controllo),
• gratificazioni e riconoscimenti,
• senso di appartenenza,
• mancanza di equità,
• conflitto di valori.
PROPOSTE D’INTERVENT
O
PROPOSTE D’INTERVENT
O
Essendo complesso con svariati fattori in gioco, le strategie per risolverlo devono tener conto del contesto e delle persone quindi bisogna focalizzarsi contemporaneamente su:
individuo
contesto lavorativo
gruppo di lavoro e relazioni interpersonali
L’individuo si esprime nelle sue relazioni e si spende nell’ambiente in cui lavora
PROPOSTE D’INTERVENT
O
Fattori individuali su cui è importante lavorare:
volersi bene e aver cura della propria salute
migliorare la conoscenza di sé dei propri punti di forza e debolezza, le vulnerabilità
conoscere il ruolo dei vari eventi di vita sullo stress personale e come valutiamo ciò che ci capita
risorse nell’affrontare la situazione (strategie di coping) orientate alla risoluzione del problema e sul controllo e sulla elaborazione dell’emozione
conoscere l’orientamento del proprio luogo del controllo
PROPOSTE D’INTERVENT
O
apprendere l’ottimismo e il senso di iniziativa, apertura al cambiamento
aumentare il senso di efficacia personale
saper cercare appoggio quando è necessario
saper prendersi tempo per far emergere e soddisfare i propri bisogni di significato e scopo nella vita
training autogeno
tecniche di gestione dei conflitti
autocontrollo
PROPOSTE D’INTERVENT
O
Fattori organizzativi da valutare:
chiarire compiti e ruoli
modificare l’ambiente di lavoro
modificare il modo di lavorare
ridurre lo scarto tra le richieste azienda e le risorse della persona
miglioramento della comunicazione aziendale
implementare cambiamenti organizzativi sulle sei aree della vita organizzativa
PROPOSTE D’INTERVENT
O
Fattori relazionali da modificare:
competenza comunicativa
modello centrato sulla persona piuttosto che sulla malattia o sul medico
acquisire tecniche relazionali e saper stare nella relazione
superare le barriere comunicative
condividere con i colleghi in spazi di parola in cui ci si possa auto-osservare, riflettere, accogliere ed essere accolti.
PROPOSTE D’INTERVENT
O
Fattore RESILIENZA
Descrive un tratto di personalità in cui convergono fattori cognitivi, emotivi, sociali, educativi, esperienziali e maturativi che assieme mobilitano le risorse del singolo aumentando la capacità di resistere agli stress fronteggiandoli e trovando risposte flessibili di adattamento e di ricostruzione di sé (ferraris 2003)
PROPOSTE D’INTERVENT
O
Fattore RESILIENZA
Se ci sono dei fattori di rischio esistono anche dei fattori protettivi:
rispondere con strategie attive alle difficoltà non passive o palliative (attitudine proattiva);
attitudine ad orientarsi al compito e non solo sulle emozioni;
disponibilità a cambiare;
attitudine a dare nuovi significati agli eventi;
importanza all’interpretazione che diamo degli eventi se sfavorevole e no;
capacità di usare in modo adattativo i meccanismi di difesa, e le strategie di coping (isola di competenza)
PROPOSTE D’INTERVENT
O
RESILIENZA
Fattori interni come il sentirsi agenti e capaci di controllare ciò che accade, sentirsi efficaci, competenti e capaci di realizzare qualcosa di significativo e utile.
Fattori esterni avere qualcuno che si interessa a noi e appartenere a gruppi dove sia possibile il confronto.
Valutare con calma ciò che è accaduto, analizzando il proprio agire senza attribuire l’esito negativo solo alla mancanza delle proprie capacità sentendosi in colpa.
PROPOSTE D’INTERVENT
O SOSTEGNO SOCIALE
L’informazione che porta gli individui a credere di essere oggetto di amore, cure, stima, apprezzamenti e di far parte di una rete di comunicazione e condivisione e di obbligo reciproco.
Sostegno emotivo: permette l’espressione di sentimenti ed emozioni rafforza la stima
Sostegno informativo: fornisce conoscenze di cui uno ha bisogno riduce sentimenti impotenza e vulnerabilità
Sostegno strumentale: aiuta a risolvere problemi permette maggior controllo della situazione
Sostegno di valutazione fatto di feedback: confronto sociale aiuta a valutare le esperienze
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