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Verso un nuovo paradigma

Author: maria-luisa-palumbo

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Verso un nuovo paradigma

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Niccolò Copernico, De revolutionibus orbium caelestiumi, 1536

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“Il compito che mi sono assunto è quello di mostrare come la macchina celeste debba essere assimilata non ad un organismo divino, ma ad un orologio”Keplero, 1605

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Galileo Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo,1632

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“La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto davanti agli occhi (io dico l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figura geometriche.”Galileo

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Newton, Principi matematici di filosofia naturale, 1687

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“Sin dalla sua apparizione nel XVII secolo, il vitalismo si propose come un movimento d’opposizione. Costituì una rivolta contro il fisicalismo sorto con Galileo e Newton.

Con passione, contrastò la dottrina che assimilava l’animale alla macchina e riduceva tutte le manifestazioni della vita al moto della materia.

Per alcuni vitalisti la vita era connessa con una sostanza particolare (che essi chiamavano protoplasma), estranea alla materia inanimata, oppure con un particolare stato della materia (per esempio, lo stato colloidale)… oppure con una particolare forza vitale…”

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“Il darwinismo, fornendo al processo evolutivo un meccanismo… divenne la base di un nuovo paradigma nella spiegazione della vita.”

Ernest Mayr, Il modello biologico, 1997

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Charles Darwin, L'origine delle specie, 1859

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Charles Bonnet, Traité d'insectologie, 1747 Prima visualizzazione della “scala degli esseri naturali” o “catena universale”

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Carl Linné, Systema Naturae, 1751 Prima mappa delle affinità fra gli ordini vegetali

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Ernst Haeckel, Morfologia generale degli organismi, 1866,primo albero filogenetico completo

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Ernst Haeckel,1874

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“L’oggetto delle nostre ricerche saranno le svariate forme in cui si manifesta la vita, le condizioni e le leggi che controllano la loro esistenza, e le cause che la determinano. Chiameremo con il nome di biologia o di scienza della vita, la scienza che si occupa di tali argomenti”

Treviranus, 1802

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“Con ecologia intendiamo la totalità della scienza delle relazioni di un organismo con il mondo esteriore che lo circonda; cioè, in senso lato, la scienza delle condizioni dell’esistenza”

Ernest Haeckel, Morfologia Generale degli Organismi, 1866

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“In altre parole, la trama della vita è fatta di reti all'interno di reti. A ogni scala di ingrandimento, in osservazioni più ravvicinate, i nodi della rete si rivelano come reti più piccole. La nostra tendenza è quella di ordinare questi sistemi, inseriti tutti all'interno di sistemi più grandi, secondo uno schema gerarchico, ponendo i sistemi più grandi al di sopra di quelli più piccoli in una struttura a piramide. Ma questa è una rappresentazione umana. In natura non c'è alcun sopra o sotto, e non esistono gerarchie. Ci sono solo reti dentro le reti.”

Fritjof Capra

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“L’atmosfera della Terra era una miscela di gas straordinaria e instabile, eppure sapevo che la sua composizione rimaneva costante per periodi di tempo assai lunghi. Era possibile che la vita sulla Terra non solo creasse l’atmosfera, ma che la regolasse, mantenendone la composizione costante, e a un livello favorevole alla vita degli organismi?”

James Lovelock

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“Al centro della rivoluzione concettuale introdotta dalla cibernetica sta il meccanismo del feedback (retroazione). Esso permette ad una ‘macchina’ finalizzata al raggiungimento di un determinato obiettivo di autoregolarsi nel corso del proprio funzionamento… Tale autoregolazione si ottiene dotando la macchina di un ‘sensore’ che rileva le prestazioni effettive della macchina in uscita e le confronta con quelle prestabilite, e facendo comandare i meccanismi di regolazione delle prestazioni della macchina dalla differenza fra segnale di uscita e segnale di entrata in modo da tendere ad annullarla. E’ dunque un anello di causalità circolare…” Marcello Cini

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L’auto-organizzazione è la comparsa spontanea di nuove strutture e di nuove forme di comportamento in sistemi aperti lontani dall’equilibrio, caratterizzati da anelli di retroazione interni e descritti matematicamente da equazioni non lineari.

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“Bisogna intendere la teoria di Gaia come un’alternativa al sapere convenzionale che considera la terra un pianeta morto fatto di rocce, oceani e atmosfera inanimati, e semplicemente abitato dalla vita. Bisogna considerare la Terra come un vero e proprio sistema, che comprende tutta quanta la vita e tutto quanto il suo ambiente strettamente accoppiati così da formare un’entità che si autoregola” James Lovelock

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“L'ipotesi di Gaia afferma che la superficie della Terra, che abbiamo sempre considerato come l'ambiente della vita, fa realmente parte della vita... Quando gli scienziati ci dicono che la vita si adatta a un ambiente essenzialmente passivo, fatto di chimica, fisica e rocce, perpetuano una visione gravemente distorta. In realtà la vita realizza e forma e modifica l’ambiente a cui si adatta. Allora quell’ambiente agisce a sua volta sulla vita che sta cambiando e agendo e crescendo in esso. Ci sono dunque delle interazioni cicliche costanti.”

Lynn Margulis

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“Daysyworld rappresentava un sistema gaiano enormemente semplificato, in cui risultava assolutamente chiaro che la regolazione della temperatura è una proprietà emergente del sistema che nasce in modo automatico, senza l’intervento di alcuna azione intenzionale, come conseguenza di anelli di retroazione fra gli organismi del pianeta e il loro ambiente.” Fritjof Capra

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Il grafico mostra oscillazioni annuali sovrapposte all’andamento generale crescente della curva.

Un processo, o una combinazione di processi, sottrae CO2 all’atmosfera per poi restituirla un anno dopo l’altro.

Qual è la causa di questa oscillazione?

Se fosse possibile colorare le molecole di CO2 derivanti dai combustibili fossili di grigio, quelle provenienti dall’oceano di blu, e quelle passate attraverso le piante terresti di verde, il ciclo di Mauna Loa si mostrerebbe come un crescere e decrescere di molecole verdi: un respiro globale, articolato dall’alterno prevalere dei fenomeni della fotosintesi e della respirazione provocati dagli organismi fotosintetici (che assorbono CO2 ed emettono O2) e dagli organismi respiratori (che inspirano O2 ed espirano CO2).

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Biosfera 2, Arizona, 1991

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Biosfera 2 era un ecosistema artificiale che avrebbe dovuto simulare la rete delle relazioni biologiche della biosfera reale ma nel giro di due anni sfuggì al controllo degli scienziati divenendo una comunità ecologica autonoma dove alcune specie proliferarono ed altre si estinsero e dove, progressivamente, forse per l'evoluzione di alcuni microrganismi, il tasso di ossigeno cominciò pericolosamente a scendere, costringendo gli otto ricercatori che vivevano sotto la cupola sigillata, ad abbandonarla...

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“Bateson ha paragonato il nostro comportamento a quell'episodio di Alice nel Paese delle Meraviglie in cui Alice si trova costretta a giocare a croquet, con un fenicottero per mazza e un riccio per palla... siamo usi a trattare gli altri sistemi viventi come fossero strumenti inerti nel nostro modello meccanico dell'universo...L'idea che il mondo che ci sta attorno sia vivo ed abbia con noi e dentro di noi nessi assai più profondi di quanti ne possiamo conoscere è una specie di shock per le culture di tipo urbano”

Nancy e John Todd

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“L'importanza dell'ipotesi di Gaia per la scienza della progettazione non è quella d'uno strumento preciso, d'un piano definito; si tratta piuttosto d'un paradigma multidimensionale, di un meta-modello, d'una base per pensare come funziona il mondo ed entro cui inquadrare i problemi concreti della progettazione...Infatti, che tutta la nostra progettazione debba essere intesa dentro la matrice d'una entità vivente, profonda e complessa al di là della nostra comprensione attuale, è una premessa fondamentale.”

Nancy e John Todd

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“L'edificio, con la sua membrana semipermeabile e con i sistemi viventi che racchiude, è visto non proprio come un'entità vivente, ma come un ponte tra il mondo vivente e quello non vivente.

Nel processo di sviluppo di una sintesi di elementi biologici e architettonici un quartiere potrebbe cominciare a funzionare in modo analogo a un organismo vivente.”

Nancy e John Todd, Progettare secondo natura, 1984

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“E' ora chiaro su basi empiriche che la teoria evoluzionistica di Darwin conteneva un gravissimo errore relativo all'identificazione dell'unità di sopravvivenza nel contesto della selezione naturale. L'unità che veniva ritenuta cardinale, e intorno a cui era organizzata la teoria, era o l'individuo riproduttore o la famiglia o la sottospecie... Ora io ritengo che gli ultimi cento anni abbiano dimostrato empiricamente che se un organismo stabilisce di agire avendo di mira la propria sopravvivenza e pensa che questo sia il criterio per decidere le proprie mosse adattative, allora il suo 'progresso' finisce col distruggere l'embiente... e in effetti avrà distrutto se stesso... L'unità di sopravvivenza è il complesso flessibile organismo-nel-suo-ambiente.”Gregory Bateson, Verso un'ecologia della mente, 1977

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"Per estetico intendo sensibile alla struttura che collega"Gregory Bateson, Mente e Natura, 1979