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1 I t lli d ll’E t L l ll’ tti ità di E it li I controlli dell’Ente Locale sull’ attività di Equitalia quale Agente contabile ex art. 93, del Tuel Dott. Giampaolo De Paulis Viterbo, 29 settembre 2017 Dott. Alessandro Maestrelli La gestione diretta della riscossione delle entrate degli La gestione diretta della riscossione delle entrate degli Enti Locali Dott. Giampaolo De Paulis Dott Alessandro Maestrelli Dott. Alessandro Maestrelli

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1

I t lli d ll’E t L l ll’ tti ità di E it liI controlli dell’Ente Locale sull’attività di Equitalia quale Agente contabile ex art. 93, del Tuel

Dott. Giampaolo De Paulis

Viterbo, 29 settembre 2017

Dott. Alessandro Maestrelli

La gestione diretta della riscossione delle entrate degliLa gestione diretta della riscossione delle entrate degli Enti Locali

Dott. Giampaolo De Paulis

Dott Alessandro MaestrelliDott. Alessandro Maestrelli

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Lo stato dell’arte della riscossione delle entrate locali

L’EFFICIENZA DI RISCOSSIONE DELLE ENTRATE LOCALI HA ASSUNTO FONDAMENTALE IMPORTANZA PER I SEGUENTI MOTIVI

• Incremento delle funzioni amministrative

affidate ai Comuni per effetto dell’attuazione

della riforma del Titolo V del 2001;

IMPORTANZA PER I SEGUENTI MOTIVI:

• Aumento della rilevanza delle entrate proprie

degli Enti rispetto ai trasferimenti;

3

• Entrata in vigore a regime della cd.

i i d i i t i t bili

Lo stato dell’arte della riscossione delle entrate locali

«armonizzazione dei sistemi contabili» e

introduzione di un «bilancio spendibile»;

La Corte dei Conti, nell’audizione alla Commissione parlamentareper l’attuazione del federalismo fiscale del 29 maggio 2014 haindividuato nella cronica difficoltà di riscossione dei residui attivi«un permanente vulnus della consistenza dei risultati economico‐finanziari, soprattutto con riferimento al tasso di vetustà deiresidui che spesso, nei fatti, induce a prefigurare l’inesigibilitàdegli stessi»

4

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3

La gestione e la riscossione diretta delle entrate locali

rappresenta per l’Ente una decisione di lungo periodo e

La gestione diretta della riscossione: la creazione di un «Ufficio Entrate»

rappresenta per l Ente una decisione di lungo periodo e

presuppone un cambio di visione e una riorganizzazione del

processo organizzativo mediante il superamento della

visione «funzionale» degli Uffici e la creazione di un unico

Uffi i E t t h di l i h«Ufficio Entrate» che coordina le risorse umane che

gestiscono sia entrate tributarie che patrimoniali.

5

PRINCIPALI CRITICITA’ DA SUPERARE PER L’IMPLEMENTAZIONE DELL’UFFICIO ENTRATE

La gestione diretta della riscossione: la creazione di un «Ufficio Entrate»

1. Richiesta di competenze multisettoriali in capo

ai funzionari che operano al suo interno, che

rende difficoltosa la riqualificazione del

personale proveniente da altri Uffici;

2. Limiti alle assunzioni di nuovo personale;

6

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4

PRINCIPALI CRITICITA’ DA SUPERARE PER L’IMPLEMENTAZIONE DELL’UFFICIO ENTRATE

La gestione diretta della riscossione: la creazione di un «Ufficio Entrate»

3. Necessità di disporre di software in grado di gestire

in maniera integrata sia i flussi provenienti dalla

gestione e riscossione ordinaria delle posizioni, sia

d ll ti tti di t tt l t t didalla gestione coattiva di tutte le entrate di

competenza dell’Ente;

7

Pertanto, al fine di implementare l’Ufficio Entrate sono necessarie risorse finanziarie da investire in:

Atti ità di f i d l l

La gestione diretta della riscossione: la creazione di un «Ufficio Entrate»

• Attività di formazione del personale;

• Software integrati in grado di gestire tutto il processo digestione e riscossione delle entrate;

• Prestazioni di supporto alla riscossione erogate da soggettispecializzati al fine di sopperire ai vincoli assunzionali e diliberare:

– Tempo;

– Risorse economiche;

– Risorse Umane;

Da investire per far emergere base imponibile evasa.

8

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5

Le risorse finanziarie iniziali necessarie per l’investimento possono essere reperite anche internamente all’Ente grazie 

i ti t ti

I CONTROLLI DELL’ENTE LOCALE SULL’ATTIVITÀ DI EQUITALIA QUALE AGENTE CONTABILE EX ART. 97, DEL TUEL

La gestione diretta della riscossione: la creazione di un «Ufficio Entrate»

ai seguenti strumenti

Check Up ‐ Iva Adesione ai fondi interprofessionali paritetici per la formazione

Check Up ‐ Irap

formazione

9

L’investimento iniziale consente di mettere in modo il seguente feedback positivo:

La gestione diretta della riscossione: la creazione di un «Ufficio Entrate»

Risorse investite

Emersione base imponibile evasa

Recupero straordinario di risorse

Maggiori risorse finanziarie da destinare tra l’altro al recupero risorse

Effetti positivi sui versamenti spontanei degli anni successivi

destinare, tra l altro, al recupero della base imponibile evasa

10

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6

Principali vantaggi della creazione dell’Ufficio entrate:

• Coordinamento e supervisione dell’intero processo in

La gestione diretta della riscossione: la creazione di un «Ufficio Entrate»

capo all’Ente;

• Maggiori informazioni sulla realtà economica delterritorio derivante dalla gestione dell’intero processo diriscossione delle entrate;

• Espansione della base imponibile con possibilità diridurre la pressione fiscale pro capite contestualmenteridurre la pressione fiscale pro‐capite contestualmenteal mantenimento di più alti flussi finanziari;

• Maggiore efficienza dell’utilizzo della leva fiscale per losviluppo della comunità insita sul territorio gestito.

11

L’ tti ità di t ll ll’ tti ità d ll’ t d llL’attività di controllo sull’attività dell’agente della riscossione

Dott. Giampaolo De Paulis

Dott. Alessandro Maestrelli

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7

GLI AGENTI DELLA RISCOSSIONE

RIFERIMENTI NORMATIVI:

‐ articolo 1, commi 682 e seguenti,legge di Stabilità 2015 (190/2014);

‐ articoli 19 e 20, D. Lgs 112/1999

GLI AGENTI DELLA RISCOSSIONEPOSSONO ESSERE SANZIONATIDAGLI ENTI CREDITORI SE NONSVOLGONO IN MANIERA DILIGENTELE AZIONI ESECUTIVE SUI BENI DELDEBITORE.

13

DEBITORE.

Viene giudicato negligente o inadempiente il comportamento dell’esattore in questi casi:

Mancata i i

Mancato svolgimento d ll i icomunicazione 

d’inesigibilità              entro il                 

terzo anno successivo                  

alla consegna           del ruolo

Ritardo nella      notifica                   

della cartella                di pagamento

delle azioni          esecutive e cautelari         sui beni del debitore o comprovata negligenza 

nello svolgimento         dell’attività                      di riscossione

14

L'agente della riscossione è automaticamente discaricato decorso il            31 dicembre del secondo anno successivo a quello in cui ha presentato le 

comunicazioni di inesigibilità.                                                       A meno che l'ente creditore abbia, entro lo stesso termine, già avviato 

l'attività di controllo contestando l’operato del concessionario.

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• Diniego del discarico, con provvedimento padottato dall’amministrazione creditrice

• Restituzione delle spese sostenute per le procedure esecutive e la notifica della cartella se

Conseguenze per                     

il mancato rispetto                                

delle regole:

15

notifica della cartella, se già rimborsate dall’ente

Entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento di diniego del discarico l’agente può in via 

alternativa:

16

Definire la questione pagando 1/8 dell’importo iscritto a ruolo a titolo di definizione agevolata

Ricorrere contro il provvedimento di diniego del discarico innanzi alla Corte dei 

Conti

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9

ANNULLATI I RUOLI DEGLI ENTI LOCALI CONSEGNATI AI CONCESSIONARI DELLA 

RISCOSSIONE FINO AL 1999

Amministrazioni locali

17

Cancellare dai bilanci i crediti vantati nei confronti dei cittadini inadempienti

E’ TENUTA A TRASMETTERE

RIFERIMENTI NORMATIVI:

‐Decreto del Ministero dell’economia e delleFinanze del 15 giugno 2015, pubblicato in G.U.n.142 del 22 giugno

• L’elenco dei crediti fino a duemilaeuro iscritti in ruoli resi esecutivifino al 31 dicembre 1999, che sonostati annullati ex legeautomaticamente.

18

automaticamente.

Le quote contenute nell’elenco sono “automaticamente discaricate” e sono “ eliminate 

dalle scritture contabili dell’ente creditore”

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10

P tt ilSe nell’elenco sono 

Anche se il di iPer ottenere il 

discarico deve essere trasmesso l’elenco delle quote su supporto 

magnetico o in via telematica

contenuti errori sulle quote indicate, 

l’amministrazione è tenuta a segnalarli agli agenti entro          6 mesi dalla ricezione.

discarico non prevede oneri amministrativi sono comunque dovute le spese sostenute dal concessionario per le spese esecutive

La restituzione delle spese deve essere effettuata 

in    20 rate annuali, senza addebito degli 

interessi.

19

esecutive.

PER I CREDITI SUPERIORI A                € 2.000,00

Le quote ancora interessate da procedure o 

pendenze restano a carico di E it liEquitalia.

S i li

20

Se i ruoli non verranno riscossi, dovrà essere attivata la stessa 

procedura di quelli già annullati.

Se le procedure esecutive sono ancora in atto, le domande di 

rimborso vanno presentate entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello di conclusione delle attività.

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Non è detto che gli enti locali debbano rinunciare a riscuotere i crediti che non 

risultino ancora prescritti

RIFERIMENTI NORMATIVI:

‐ Articolo 20, comma 6, D. Lgs 112/1999

Se l’ente creditore individua                                          “l’esistenza di elementi reddituali o patrimoniali                       

riferibili agli stessi debitori”

risultino ancora prescritti.

21

Se non è decorso il termine di prescrizione.

Il comune può reiscrivere in una lista di carico                     i ruoli non riscossi e riattivare le procedure esecutive.

Le modifiche apportate con la legge di stabilità 2015 riguardano la riduzione di alcuni termini diadempimento ed in particolare:o Si riduce da tre anni a due anni il termine per gli enti creditori per controllare l’operato

dell’Agente della riscossione ed eventualmente evitare il discarico automatico delle partite;

o Si allunga da 30 a 120 giorni il termine entro cui l’Agente della riscossione deve presentare lad t i i hi t i f di t ll il di i l di i d ll

In Sintesi:

documentazione richiesta in fase di controllo, pena il diniego al discarico delle sommecomunicate come inesigibili;

o Viene modificata la procedura di eventuale contestazione all’Agente della Riscossione,rendendola più onerosa per i Comuni (modifica dell’art. 20) ponendo, tra le altre cose, unlimite alle quote controllabili prima illimitata ed oggi fissato, di norma, in un importo nonsuperiore al 5% delle somme dichiarate come inesigibili.

a) Viene inoltre ulteriormente prorogato il termine di presentazione delle comunicazioni diinesigibilità, prevedendo che : “Le comunicazioni di inesigibilità relative a quote affidate agliagenti della riscossione dal 1º gennaio 2000 al 31 dicembre 2014, anche da soggetti creditori

22

che hanno cessato o cessano di avvalersi delle società' del Gruppo Equitalia, sono presentate,per i ruoli consegnati nell'anno 2014, entro il 31 dicembre 2017 e, per quelli consegnati neglianni precedenti, per singole annualità di consegna partendo dalla più recente, entro il 31dicembre di ciascun anno successivo al 2017”:

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TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE COMUNICAZIONI DI INESIGIBILITÀ

ANNO CONSEGNA RUOLO TEMRINE DI PRESENTAZIONEANNO CONSEGNA RUOLO TEMRINE DI PRESENTAZIONE

2015 31 DICEMBRE 2019

2014 31 DICEMBRE 2019

2013 31 DICEMBRE 2020

2012 31 DICEMBRE 2021

2011 31 DICEMBRE 20222011 31 DICEMBRE 2022

2010 31 DICEMBRE 2023

2009 31 DICEMBRE 2024

23

2009 31 DICEMBRE 2025

ANNO CONSEGNA RUOLO TEMRINE DI PRESENTAZIONE

2008 31 DICEMBRE 2026

2007 31 DICEMBRE 2027

2006 31 DICEMBRE 2028

2005 31 DICEMBRE 2029

2004 31 DICEMBRE 2030

2003 31 DICEMBRE 20313 3 3

2002 31 DICEMBRE 2032

2001 31 DICEMBRE 2033

2000 31 DICEMBRE 2034

24

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13

L’importante ed innovativo principio in materia di «controllo dell’attività

LA CORTE DEI CONTI DEL LAZIO OBBLIGA EQUITALIA A RENDICONTAZIONI PUNTUALI DEI DATI PENA RISARCIMENTO IN DENARO ALL’ ENTE CREDITORE

svolta dall’agente di riscossione, in particolar modo da parte di Equitalia» , èstato affermato mediante la Sentenza n.255 del 2015 della Corte dei Contidel Lazio, che ha condannato la società pubblica a risarcire i danni causati adun Comune laziale, per oltre 12 milioni di euro, ovvero l’intero carico dellesomme non riscosse.Nella Sentenza assume particolare rilievo il fatto che Equitalia non ha fornitodettagliate informazioni e chiarimenti riguardo i ruoli affidati; tali sollecitierano sempre rimasti inevasi e motivo della Sentenza secondo la Corte deierano sempre rimasti inevasi, e motivo della Sentenza, secondo la Corte deiConti è che « […] la società Equitalia si è limitata a recapitare solo deirendiconti in formato Excel, chiaramente insoddisfacenti ad assolverel’obbligo di fornire idonei strumenti di riscontro delle effettive cause diinesigibilità dei ruoli stessi […]» .

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I documenti obbligatori

Per quanto riguarda Equitalia, si chiarisce che al conto unitario reso come agente contabile di entrate erariali vanno allegati:g

• un elenco contenente i nominativi dei debitori di imposta, con l’indicazione, oltre che delle somme riscosse nell’anno, anche delle cause della mancata riscossione e con i documenti che dimostrino l’attività diligentemente svolta per riscuotere le partite ;

• Il conto di carico e di scarico documentato dei bollettini ricevuti e di quelli consumati, qualora l’agente li abbia ricevuti in consegna per il rilascio delle quietanze ai debitori ( Art. 621 del Regolamento di Contabilità Generale dello St t )Stato). 

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14

Il Modello 21

La Corte, incidentalmente, fornisce una prima interpretazione del comma 682 dellaLegge di Stabilità 2015, il quale ha abrogato con efficacia retroattiva, l’obbligo per ilconcessionario di comunicazione annuale dello stato delle procedure esecutive, lai tit ti di d d d l di itt di di icui mancanza costitutiva, era causa di decadenza del diritto di discarico.

L’interpretazione data dalla Corte alla norma, stabilisce che questa riduca soltantole cause di perdita del diritto di discarico, senza incidere sulla documentazione daallegare obbligatoriamente ex Art. 621 del Regolamento di Contabilità Generaledello Stato.Tornando alla Sentenza n.255/2015 la Corte si esprime censurando la lacunositàdel modelli 21 presentato dal concessionario, in quanto esso consiste solonell’elenco d’incassi, senza suddivisione degli importi in base ai ruoli e senza

27

, g ppuntuali informazioni circa il grado di esigibilità del credito, ma soprattutto, senzamotivazioni a supporto della dichiarazione di inesigibilità del credito.

La figura preposta al controllo

Risposta del Viceministro Enrico ZANETTI all’interrogazioni a risposta immediatadella VI commissione permanente – finanze ‐ Giovedì 28 luglio 2016) n.08252/2016.

il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, all’articolo 153, comma 4, già prevedeespressamente che «Il responsabile del servizio finanziario, di ragioneria oqualificazione corrispondente, è preposta alla verifica di veridicità delle previsionidi entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, daiscriversi nel bilancio annuale o pluriennale ed alla verifica periodica dello stato diaccertamento delle entrate e di impegno delle spese e più in generale allasalvaguardia degli equilibri, finanziari complessivi della gestione e dei vincoli di

28

g g q , p gfinanza pubblica. Nell’esercizio di tali funzioni il responsabile del servizio finanziarioagisce in autonomia nei limiti di quanto disposto dai principi finanziari e contabili,dalle norme ordinamentali e dai vincoli di finanza pubblica ».

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ATTIVITA’ DI CONTROLLO DELL’ENTE CREDITOREATTIVITA’ DI CONTROLLO DELL’ENTE CREDITORE

• «CONTROLLI SULL’ATTIVITA’ DELL’AGENTE DI RISCOSSIONE E GLI SCENARI DELLA RISCOSSIONE DELLE ENTRATE»

U i di ti l’ li i d ll i i i i iUn esempio di percorso operativo per l’analisi delle posizioni in carico all’Agente della riscossione

29

CONTROLLO MINUTECONTROLLO MINUTE

STEP 3STEP 2STEP 1

RUOLI CARTELLE

NON NOTIFICATE

NOTIFICATENOTIFICATE

30

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CONTROLLE CARTELLE NOTIFICATECONTROLLE CARTELLE NOTIFICATE

STEP 5STEP 4

NOTIFICATE

TARDIVAMENTE

RISCOSSE

NON RISCOSSE

RISCOSSE PARZIALMENTE

31

CONTROLLE CARTELLE NON RISCOSSECONTROLLE CARTELLE NON RISCOSSE

STEP 7STEP 6

NON RISCOSSE e riscosse i l t

CON PROCEDURE ESECUTIVE

SENZA PROCEDURE ESECUTIVE

CON COMUNICAZIONE INESIGIBILITA’ (CONTROLLO DI NORMA DEL 5 % E PER CARTELLE SUPERIORI A € 300,00)

CON  PIANO DI RATEIZZAZIONE  

IN ATTO O DECADUTO

parzialemnte CON DISCARICO‐SGRAVIO

CONTESTATE

32

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Principali riflessi contabili della gestione delle entratePrincipali riflessi contabili della gestione delle entrate degli Enti locali

Dott. Giampaolo De Paulis

D tt Al d M t lliDott. Alessandro Maestrelli

La tipologia di entrate gestite dall’Ente

• Entrate in autoliquidazione;

TITOLO DEL CORSO

• Entrate liquidate dal contribuente;q ;

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Entrate in autoliquidazione

Le entrate in autoliquidazione, come possiamo

intuire sono liquidate e versate dal contribuente

TITOLO DEL CORSO

intuire, sono liquidate e versate dal contribuente

sulla base dei Regolamenti, delle aliquote e delle

altre disposizioni tariffarie emanate dal Comune o

da altre amministrazioni pubbliche gerarchicamente

superiori (Provincia, Regione, Stato).

35

Entrate in autoliquidazione

Per la tipologia di entrate in parola l’Ufficio Entrate

non interviene se non marginalmente in fase di

TITOLO DEL CORSO

non interviene, se non marginalmente, in fase di

versamento spontaneo.

Infatti è il contribuente che deve provvedere a

presentare la dichiarazione e a versare quantop q

dovuto alle scadenze previste dalle disposizioni

vigenti.

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19

Entrate in autoliquidazione

L’attività dell’Ufficio Entrate inizia in fase di

accertamento nella quale provvede alla verifica ed

TITOLO DEL CORSO

accertamento, nella quale provvede alla verifica ed

eventuale rettifica delle dichiarazioni presentate, al

controllo della correttezza dei versamenti e al

controllo del rispetto delle disposizioni

regolamentari vigenti.

37

Entrate in autoliquidazione

Le principali entrate riscosse in autoliquidazione

sono:

TITOLO DEL CORSO

sono:

• Imu;

• Tasi;

• Tosap versata dai gestori di pubblici servizi• Tosap versata dai gestori di pubblici servizi.

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20

Entrate liquidate dal Comune

Per questa tipologia di entrate è il Comune che

provvede a determinare il quantum dovuto dal

TITOLO DEL CORSO

provvede a determinare il quantum dovuto dal

contribuente, sulla base di quanto dichiarato da

quest’ultimo, e ad inviare i modelli di pagamento,

sui quali viene esplicitata la modalità di versamento

e la scadenza.

39

Entrate liquidate dal Comune

Per questa tipologia di entrate l’intervento

dell’Ufficio Entrate è a monte del procedimento

TITOLO DEL CORSO

dell Ufficio Entrate è a monte del procedimento,

poiché interviene direttamente nella

quantificazione del Tributo dovuto da parte del

contribuente.

40

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21

Entrate liquidate dal Comune

Il fatto che l’Entrata venga liquidata dal Comune non

esime l’Ufficio entrate:

TITOLO DEL CORSO

esime l Ufficio entrate:

• dal controllo della corrispondenza dei versamenti

effettuati dai contribuenti con il dovuto;

• dal controllo della veridicità dei dati dichiarati;

• dalla ricerca dei fenomeno di omissione della

dichiarazione.

41

Entrate liquidate dal Comune

Le principali entrate liquidate dal Comune sono:

• Tari;

TITOLO DEL CORSO

• Tari;

• Tosap;

• Imposta comunale sulla pubblicità e diritti sulle

pubbliche affissioni.

42

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22

L’accertamento delle entrate derivanti da versamento spontaneo

Una volta determinato il quantum dovuto dal

contribuente il Comune deve provvedere alla

TITOLO DEL CORSO

contribuente, il Comune deve provvedere alla

registrazione nel bilancio delle entrate, al fine di

aggiornare la propria contabilità.

Anche in tal caso il procedimento diverge a seconda

della tipologia di liquidazione dell’entrata.

43

L’accertamento contabile delle entrate riscosse in autoliquidazione

Principio contabile 4/2, allegato al Dlgs. n. 118/11

TITOLO DEL CORSO

«3.7.5. Le entrate tributarie riscosse per

autoliquidazione dei contribuenti sono accertate sulla

base delle riscossioni effettuate entro la chiusura del

rendiconto e, comunque, entro la scadenza prevista per

l'approvazione del rendiconto».

44

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23

L’accertamento contabile delle entrate riscosse in autoliquidazione

L’accertamento contabile del gettito ordinario delle

entrate autoliquidate dai contribuenti avviene quindi

TITOLO DEL CORSO

entrate autoliquidate dai contribuenti avviene, quindi,

per cassa, sulla base del riscosso entro la chiusura del

rendiconto e non oltre il termine previsto per

l’approvazione dello stesso dalle norme statali.

45

L’accertamento contabile delle entrate liquidate dall’Ente

Principio contabile n. 4/2, allegato al Dlgs. n. 118/11

3 7 1 Le entrate tributarie gestite attraverso ruoli ordinari e le liste di

TITOLO DEL CORSO

«3.7.1 Le entrate tributarie gestite attraverso ruoli ordinari e le liste di

carico sono accertate e imputate contabilmente all'esercizio in cui

sono emessi il ruolo l'avviso di liquidazione e di accertamento e le liste

di carico, a condizione che la scadenza per la riscossione del tributo sia

prevista entro i termini dell'approvazione del rendiconto (nei casi in cui

la legge consente espressamente l'emissione di ruoli con scadenza

nell'esercizio successivo)».

46

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24

L’accertamento contabile delle entrate liquidate dall’Ente

A differenza delle entrate autoliquidate, quelle liquidate dall’Ente

devono essere accertate ed imputate al bilancio dell’anno nel quale

TITOLO DEL CORSO

viene emesso il ruolo ordinario o la lista di carico.

Dal punto di vista amministrativo, l’Ufficio Entrate emette il ruolo

ordinario, il quale viene reso esecutivo dal funzionario responsabile

dell’entrata con apposita determina.

Sulla base della determina sopra menzionata il servizio finanziario

provvede all’accertamento in contabilità del totale dovuto sulla base

del ruolo.

47

I riflessi dei mancati versamenti sul bilancio dell’Ente

Con l’entrata in vigore della riforma della contabilità

pubblica detta «Armonizzazione dei sistemi contabili» è

TITOLO DEL CORSO

pubblica detta «Armonizzazione dei sistemi contabili» è

stato introdotto un nuovo strumento contabile, il Fondo

crediti di dubbia esigibilità, che pone in evidenza

l’inefficienza dell’Ente nel riscuotere le proprie entrate e la

i t li ll’i t d li t ti di iinternalizza all’interno degli strumenti di programmazione e

di rendicontazione impedendo il finanziamento di spese

certe con entrate di dubbia esigibilità.

48

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25

I riflessi dei mancati versamenti sul bilancio dell’Ente

Il Fondo crediti di dubbia esigibilità viene determinato come il

prodotto tra l’entrata prevista (o, in sede di consuntivo, quella

TITOLO DEL CORSO

accertata) e il complemento a 100 della media tra accertamenti e

incassi degli ultimi 5 anni (per il primo esercizio di vigenza dei nuovi

principi contabili viene presa in considerazione la performance di

riscossione sia in conto residui che in conto competenza, poi via via

solo in conto competenza). Per cui maggiore è l’efficienza disolo in conto competenza). Per cui maggiore è l efficienza di

riscossione delle entrate, maggiori saranno le risorse disponibili per il

finanziamento delle spese dell’Ente.

49

I riflessi dei mancati versamenti sul bilancio dell’Ente

Di conseguenza, gli Enti che non hanno un adeguato livello

di efficienza di riscossione delle entrate subiscono una

TITOLO DEL CORSO

compressione della capacità di spesa in seguito all’avvento

dei nuovi principi contabili.

Per tale motivo la necessità di incrementare il livello di

riscossione ordinaria non trova giustificazione solo a livelloriscossione ordinaria non trova giustificazione solo a livello

di equità sociale, ma anche dal punto di vista finanziario e

di equilibri di bilancio dell’Ente.

50

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26

Il recupero degli importi evasi – La fase di accertamento

Una volta scaduti i termini di versamento, l’Ufficio

TITOLO DEL CORSO

Entrate procede a riallineare le posizioni dei

contribuenti, individuando coloro i quali presentano

delle posizioni debitorie nei confronti dell’Entedelle posizioni debitorie nei confronti dell Ente.

51

Il recupero degli importi evasi – La fase di accertamento

Le cause delle anomalie relative alle posizioni dei

contribuenti possono essere:

TITOLO DEL CORSO

• differenze tra importo dovuto sulla base dei dati

dichiarati ed importo versato;

• dati dichiarati ai fini della determinazione del dovuto

non corrispondenti alla realtà fattuale;p

• presenza di dati rilevanti ai fini del tributo non dichiarati

dal contribuente.

52

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27

Il recupero degli importi evasi – La fase di accertamento

Per ciascuna delle anomalie riportate l’Ufficio

TITOLO DEL CORSO

Entrate provvede alla rettifica mediante l’emissione

di un atto formale, detto avviso di accertamento.

53

Il recupero degli importi evasi – La fase di accertamento

Art. 1, comma 161, della Legge n. 296/06

«161. Gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono

TITOLO DEL CORSO

alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardativersamenti, nonchè all'accertamento d'ufficio delle omesse dichiarazioni odegli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta conraccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato. Gliavvisi di accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena didecadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui ladichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essereeffettuati Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate leeffettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate lesanzioni amministrative tributarie, a norma degli articoli 16 e 17 del decretolegislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive modificazioni».

54

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28

Un piccolo accorgimento operativo per le entrate liquidate dall’Ente

Rimanendo aderenti al dettato normativo, il

L i l t l di ifi i d ll

TITOLO DEL CORSO

Legislatore non pone alcuna diversificazione della

procedura di accertamento per le entrate

riscossione in autoliquidazione rispetto alle entrate

liquidate dall’Ente.q

55

Un piccolo accorgimento operativo per le entrate liquidate dall’Ente

Nella prassi operativa, però, non è infrequente che

l t t li id t d ll’E t l’Uffi i E t t

TITOLO DEL CORSO

per le entrate liquidate dall’Ente l’Ufficio Entrate

provveda alla propedeutica notifica di un sollecito

di pagamento.

La notifica di detto sollecito può essere opzionale oLa notifica di detto sollecito può essere opzionale o

obbligatoria.

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29

Un piccolo accorgimento operativo per le entrate liquidate dall’Ente

La notifica del sollecito di pagamento è opzionale quando la

normativa non ne richiede l’invio da parte dell’Ufficio In

TITOLO DEL CORSO

normativa non ne richiede l invio da parte dell Ufficio. In

pratica, in questo caso, il sollecito ha la sola funzione di

rendere certo il fatto che il contribuente è venuto a

conoscenza dell’importo da versare (cosa non

documentabile senza il sollecito in quanto gli avvisi didocumentabile senza il sollecito in quanto gli avvisi di

pagamento vengono solitamente spediti per posta

ordinaria)

57

Un piccolo accorgimento operativo per le entrate liquidate dall’Ente

La notifica del sollecito di pagamento è obbligatoria

quando il Comune in sede di Regolamento si è

TITOLO DEL CORSO

quando il Comune, in sede di Regolamento, si è

impegnato a far precedere l’avviso di accertamento da

un sollecito trasmesso con raccomandata con avviso di

ricevimento.

58

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30

Un piccolo accorgimento operativo per le entrate liquidate dall’Ente

In entrambi i casi la notifica del sollecito di pagamento

non interrompe il termine di decadenza di cui all’art 1

TITOLO DEL CORSO

non interrompe il termine di decadenza di cui all art. 1,

comma 161, della Legge n. 296/96, per cui l’Ufficio

Entrate dovrà organizzarsi al fine di gestire il flusso

documentale derivante dalla produzione e notifica dei

solleciti di pagamento entro i termini perentori disposti

dalla normativa.

59

L’avviso di accertamento

L’avviso di accertamento è atto tipico della riscossione,

avente la finalità di contestare al contribuente la

TITOLO DEL CORSO

avente la finalità di contestare al contribuente la

violazione della norma tributaria, di richiedere il

versamento di quanto dovuto e di irrogare le sanzioni

amministrative previste per la violazione commessa.

60

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31

L’avviso di accertamento

L’art. 1, comma 162, della Legge n. 296/06, prevede il

contenuto minimo dell’avviso Posto che l’avviso di

TITOLO DEL CORSO

contenuto minimo dell avviso. Posto che l avviso di

accertamento è atto tipico del procedimento di

riscossione delle entrate tributarie, al predetto atto

devono essere applicate le disposizioni dello statuto dei

diritti del contribuente (Legge n. 212/00).

61

L’avviso di accertamentoIl contenuto minimo dell’avviso ai fini della legittimità dell’atto:

• Indicazione del soggetto attivo e del soggetto passivo;

• Tributo richiesto e annualità di riferimento;

• Presupposti di fatto e di diritto dell’atto;

TITOLO DEL CORSO

• Individuazione della violazione commessa dal contribuente;

• Calcolo della maggiore imposta dovuta, applicazione della sanzione e calcolo degliinteressi;

• Motivazione dell’atto (ELEMENTO ESSENZIALE!!!) – eventualmente anche perrelationem (art. 7, comma 1, dello Statuto dei diritti del contribuente);

• Ufficio presso il quale richiedere informazioni e il responsabile del procedimento(art. 7, comma 2, lett. a), della Legge n. 212/00);

L’ l’ t ità i i t ti il l l h l• L’organo o l’autorità amministrativa presso il quale promuovere reclamo anche nelmerito dell’atto in sede di autotutela (art. 7, comma 1, lett. b), della Legge n.212/00);

• Modalità, termini e autorità giurisdizionale presso la quale proporre ricorso (art. 7,comma 2, lett. c), della Legge n. 212/000).

62

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32

L’avviso di accertamentoLa notifica dell’avviso di accertamento

Ai fini di procedere alla corretta notifica dell’atto, essenziale

TITOLO DEL CORSO

ai fini della validità dell’avviso di accertamento, l’Ufficio

Entrate è tenuto a seguire le disposizioni contenute negli

artt. 58 e ss., del Dpr. n. 600/73.

Gli atti devono essere notificati presso il domicilio del

contribuente, che viene individuato sulla base delle

disposizioni di cui all’art. 58, del Dpr. n. 600/73.

63

L’avviso di accertamentoLa notifica dell’avviso di accertamento

Il domicilio fiscale viene individuato con le seguenti regole:

• Persone fisiche:

TITOLO DEL CORSO

– Residenti: Comune nel quale sono iscritte alle liste anagrafiche;

– Non residenti: Comune nel quale è prodotto la parte prevalentedel reddito;

– Soggetti non residenti dipendenti di pubbliche amministrazioni:ultimo comune di residenza nello Stato;

• Soggetti diversi dalle persone fisiche:

– Comune ove è ubicata la sede legale;Comune ove è ubicata la sede legale;

– Comune ove è ubicata la sede amministrativa;

– Comune ove è ubicata la sede secondaria o una stabileorganizzazione;

– Comune ove è esercitata prevalentemente la propria attività.

64

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33

L’avviso di accertamentoLa notifica dell’avviso di accertamento

I soggetti abilitati alla notifica degli atti sono:

TITOLO DEL CORSO

• Messo Comunale;

• Messi notificatori ex art. 1, comma 158, della Legge n. 296/06;

• Servizio postale (in tal caso l’atto è dato per notificato, per

l’amministrazione, nella data di spedizione, mentre tutti i

termini processuali decorrono dalla data di notifica al

contribuente).

65

L’avviso di accertamentoImpugnabilità dell’avviso di accertamento

Ai sensi dell’art. 19, comma 1, lett. a), del Dlgs. n. 546/92,

TITOLO DEL CORSO

l’avviso di accertamento è atto autonomamente

impugnabile dinnanzi le Commissioni tributarie.

Ai sensi dell’art. 21, del Dlgs. n. 546/92, l’avviso di

accertamento può essere impugnato entro 60 giorni dalla

notifica dell’atto al contribuente.

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34

L’avviso di accertamentoImpugnabilità dell’avviso di accertamento

Ai sensi dell’art. 17‐bis, del Dlgs. n. 546/92, per le

TITOLO DEL CORSO

controversie inferiori ad Euro 20.000 (limite innalzato ad

Euro 50.000 per gli atti notificati dal 1° gennaio 2018), il

ricorso produce gli effetti di un reclamo, per cui prima del

deposito del ricorso in Ctp vi è un periodo di 90 giorni in cui

il contribuente e l’amministrazione possono giungere ad

una mediazione.

67

L’avviso di accertamentoImpugnabilità dell’avviso di accertamento

Qualora non venga impugnato nel termine di 60 giorni

TITOLO DEL CORSO

l’avviso di accertamento diviene definitivo e non è più

soggetto ad impugnativa. Decorso tale termine, quindi, la

pretesa dell’Ente si cristallizza e, nel caso di mancato

adempimento da parte del contribuente, verrà posto in

riscossione coattiva.

68

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35

L’avviso di accertamentoIscrizione in contabilità dell’avviso di accertamento

Principio contabile n. 4/2, allegato al Dlgs. n. 118/11

TITOLO DEL CORSO

«3.7.6 Sono accertate per cassa anche le entrate derivanti dalla lottaall'evasione delle entrate tributarie riscosse per cassa, salvo i casi in cuila lotta all'evasione è attuata attraverso l'emissione di avvisi diliquidazione e di accertamento, di ruoli e liste di carico, accertate sullabase di documenti formali emessi dall'ente e imputati all'esercizio in cuil'obbligazione scade»

La commissione Arconet ha chiarito nella riunione del 1°giugnoLa commissione Arconet ha chiarito, nella riunione del 1 giugno

2016, che gli avvisi di accertamento possono essere imputati

all’esercizio in corso qualora notificati entro il 31 dicembre dell’anno.

69

L’avviso di accertamentoIscrizione in contabilità dell’avviso di accertamento

Per quanto riguarda l’iscrizione in contabilità occorre

TITOLO DEL CORSO

distinguere le entrate accertate per cassa (solitamente le

entrate riscossione in autoliquidazione), dalle entrate

riscosse ordinariamente tramite ruoli o liste di carico

(solitamente le entrate liquidate dall’Ente).

70

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36

L’avviso di accertamentoIscrizione in contabilità dell’avviso di accertamento

• Entrate riscossione in autoliquidazione

L’emissione di avvisi di accertamento corrispondono ad una maggiore

TITOLO DEL CORSO

entrata anche nel caso di avvisi di accertamento in rettifica per omessiversamenti, oltre che agli atti emessi per contestare le omesse einfedeli denunce;

• Entrate liquidate dall’Ente

L’emissione di avvisi di accertamento corrispondono ad una maggioreentrata nel bilancio solo nel caso in cui siano stati emessi perrichiedere il versamento di somme non ancora iscritte nei ruoliordinario, come nel caso di omessa o infedele denuncia.

71

Gli istituti deflattivi del contenzioso (cenni)

• Accertamento con adesione;

• Reclamo‐mediazione;

• Conciliazione giudiziale;

TITOLO DEL CORSO

• Conciliazione giudiziale;

• Potere di autotutela.

72

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37

La rateazione delle entrate come strumento di compliance con il contribuente

L’art. 52, del Dlgs. n. 446/97, nel prevedere l’autonomiaregolamentare dell’Ente in materia di entrate tributarie,permette all’amministrazione di prevedere le modalità di accesso

TITOLO DEL CORSO

p pal pagamento rateale delle debenze.

Dal punto di vista operativo è emerso che se l’Ente prevedemodalità di pagamento dilazionato degli importi, la percentualedi riscossione delle entrate aumenta sensibilmente.

73

La riscossione coattiva a mezzo ingiunzione fiscaleLa riscossione coattiva a mezzo ingiunzione fiscale

Dott. Giampaolo De Paulis

Dott. Alessandro Maestrelli

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38

LA RISCOSSIONE COATTIVA DELLE ENTRATE DI COMPETENZA DEGLI ENTI LOCALI

• Per riscossione coattiva si intende quell’insieme di azioni

poste in essere da parte dell’Ente al fine di imporre in

maniera coatta l’adempimento da parte del

contribuente/utente al debito nei confronti della pubblica

amministrazione;

L i i i h i i i d l ifi di

75

• La riscossione coattiva ha inizio dopo la notifica di un

titolo esecutivo.

LE MODALITA’ DI GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISCOSSIONE COATTIVA

TITLO CORSO

• L’Ente locale può decidere di gestire il servizio di riscossione coattivadelle entrate tributarie secondo diversi modelli organizzativi, di cui diseguito vengono riportati quelli utilizzati più frequentemente negliE ti l liEnti locali:

– affidamento del servizio all’Agenzia delle Entrate Riscossione;– affidamento in concessione ad un concessionario della

riscossione ex art. 53, del Dlgs. n. 446/97;– affidamento a società in house providing;– affidamento a società mista, con socio privato iscritto all’albo

ex art. 53, del Dlgs. n. 446/97;– gestione diretta tramite gli Uffici dell’Ente con eventuale

76

g gappalto di servizi;

– gestione diretta con l’utilizzo dello strumento delleconvenzioni, dei consorzi oppure in maniera accentrata tramitele Unioni di Comuni;

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39

LE MODALITA’ DI GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISCOSSIONE COATTIVA

• A differenza dell’attività di accertamento, la modalità digestione del servizio di riscossione coattiva delle entrate dicompetenza dell’Ente influenza anche il tipo di titoloesecutivo che deve essere notificato al contribuente.

• La riscossione a mezzo ruolo e, quindi, l’utilizzo dellostrumento della cartella di pagamento è riservato all’agentenazionale della riscossione (Agenzia delle EntrateRiscossione);

77

Riscossione);• In tutti gli altri casi poc’anzi menzionati la riscossione

coattiva viene espletata mediante l’utilizzo dell’ingiunzionifiscale ex Rd. n. 639/1910.

LE MODALITA’ DI GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISCOSSIONE COATTIVA

• Posto che l’obiettivo del presente convegno consiste

nell’approfondire le tematiche inerenti la gestione diretta

delle entrate da parte dell’Ente locale, ci soffermeremo

sull’analisi del procedimento di riscossione coattiva delle

entrate mediante l’utilizzo dell’ingiunzioni fiscale ex Rd. n.

639/1910

78

639/1910;

• Come punto di partenza è necessario indagare le principali

disposizioni normative applicabili all’ingiunzione fiscale.

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40

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEEVOLUZIONE NORMATIVA

TITOLO CORSO

• Rd. 14 aprile 1910, n. 639• Legge n. 662/96 attuata con Dlgs. n. 446/97 (art. 52);• Legge n. 265/02 di conversione del Dl. n. 209/02 (art. 4Legge n. 265/02 di conversione del Dl. n. 209/02 (art. 4,

comma 2-sexies);• Legge 31/08 di conversione del Dl. n. 248/07 (art. 36, comma

2);

• Legge Finanziaria 2007 (Legge n. 296/06) - art. da 156 a 184;

• Dpr. 29 settembre 1973, n. 602;

• Legge n. 106/11 di conversione del Dl. n. 70/11 (art. 7,

79

gg (comma 2, lettere da gg-ter a gg-undecies);

• Legge n. 228/12 c.d. “Legge di stabilità 2013”.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA POTESTA’ REGOLAMENTARE

DEGLI ENTI LOCALI

TITOLO CORSO

Dlgs. n. 446/97, art. 52:

- Comma 1 stabilisce il trasferimento alla potestà regolamentare dei Comuni e delle Province la disciplina delle proprie entrate anche tributarie, salvo quanto attiene agli aspetti coperti da riserva di legge ex art. 23, della Costituzione (fattispecie imponibili, i soggetti passivi e l’aliquota massima dei singoli tributi)

- Comma 5 stabilisce le modalità di accertamento e riscossione dei tributi e di tutte le altre entrate (già viste in precedenza).

80

Attenzione: nel Regolamento l’Ente locale deve individuare il soggetto (internoo esterno) che gestisce il processo della riscossione e le relative modalità digestione, ivi ricompresa la modalità di gestione del servizio di riscossionecoattiva.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA POTESTA’ REGOLAMENTARE

DEGLI ENTI LOCALI (1)

TITOLO CORSO

Un esempio: il regolamento delle entrate del Comune di Pisa

Articolo 21 – Gestione e riscossione delle entrate1) Ai fini del presente Regolamento si intende per:- gestione delle entrate: l’insieme delle attività concernenti la determinazionedei crediti, la conservazione e l’aggiornamento delle relative banche dati,l’accertamento contabile nel bilancio comunale ai sensi dell’art. 179 del D.Lgs.267/2000, la verifica periodica della sussistenza dei crediti, l’eventualerideterminazione degli stessi e la cancellazione parziale o totale per insussistenza,

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prescrizione o sopravvenuta inesigibilità, la diffida ad adempiere e la costituzionein mora del debitore, la concessione e la revoca di rateazioni, l’accettazione digaranzie del credito, la disposizione di eventuali rimborsi, la gestione delcontenzioso relativo alle predette attività e

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA POTESTA’ REGOLAMENTARE

DEGLI ENTI LOCALI (2)

TITOLO CORSO

nonché ogni altra attività ad esse connessa o collaterale. Per le entrate tributarie la gestione include inoltre l’istruttoria delle dichiarazioni e comunicazioni della gestione include inoltre l istruttoria delle dichiarazioni e comunicazioni del contribuente, la liquidazione e l’accertamento, l’applicazione degli interessi, l’erogazione delle sanzioni amministrative, lo svolgimento delle attività di controllo e verifica finalizzate al contrastodell’evasione ed elusione fiscale, lo svolgimento dei procedimenti di interpello del contribuente e di accertamento con adesione, nonché ogni altra attività prevista da norme di legge o regolamentari;

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- riscossione delle entrate: l’insieme delle attività concernenti la riscossione ordinaria e la riscossione coattiva dei crediti, l’applicazione degli interessi moratori, l’escussione delle garanzie, la contabilizzazione e la rendicontazione delle riscossioni effettuate, la gestione del contenzioso relativo alle predette attività nonché ogni altra attività ad esse connessa o collaterale.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA POTESTA’ REGOLAMENTARE

DEGLI ENTI LOCALI (3)

TITOLO CORSO

2) La Società Entrate Pisa S.p.A., quale società strumentale, ai sensi dell’art. 13 del D.L. 223/2006, svolge attività di gestione e riscossione delle entrate, anche tributarie, del Comune. L’attività della Società Entrate Pisa S.p.A. ed i suoi rapporti con il Comune sono regolati dalle norme di legge dal presenterapporti con il Comune sono regolati dalle norme di legge, dal presente Regolamento, dai regolamenti delle singole entrate, dallo statuto sociale e dal contratto di servizio.3) La Società Entrate Pisa S.p.A. cura l'incasso delle entrate e la rendicontazione al Comune sulla base del contratto di servizio, il quale fissa i tempi di riversamento alla Tesoreria comunale, di rimborso al contribuente, di trasmissione delle informazioni sulle riscossioni, ed ogni altra modalità o termine dell'attività affidata che non sia già stabilita dalla legge, dal Regolamento o da altre norme rilevanti.Articolo 26 – Riscossione coattiva

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1) La riscossione coattiva delle entrate è effettuata dalla Società Entrate Pisa S.p.A., ai sensi dell’art. 21 del presente Regolamento, ovvero dall’ufficio comunale competente, con gli strumenti giuridici che la legge attribuisce agli enti locali, particolarmente attraverso l'ingiunzione di cui al Regio Decreto 14.04.1910 n. 639.Omissis…

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELE ENTRATE RISCUOTIBILI CON LA PROCEDURA

INGIUNZIONALE

TITOLO CORSO

- ENTRATE TRIBUTARIE ENTI LOCALI

Ici/Imu (imposta comunale sugli immobili);

Tasi (Tributo sui servizi indivisibili);

Icp/Dpa (Imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni);

Tosap, (Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche);

T Ti T T i (T l l i d i ifi i lidi b i

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Tarsu - Tia - Tares - Tari (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani

interna);

Tributi di scopo.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELE ENTRATE RISCUOTIBILI CON LA PROCEDURA

INGIUNZIONALE

TITOLO CORSO

- ENTRATE PATRIMONIALI ENTI LOCALI

Non è possibile fare un elenco ne tassativo ne preciso delle entrate patrimoniali, a

titolo esemplificativo, non esaustivo, si ricorda:

- canoni idrici e tariffa del servizio idrico integrato;

- Cosap (canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche comunali);

Indennità di occupazione

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- Indennità di occupazione

- le sanzioni amministrative, comprese quelle elevate ai sensi del Cds.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA NATURA DELL’INGIUNZIONE FISCALE (1)

- Atto Amministrativo

Requisito Soggettivo: è emanato da una autorità amministrativa;q gg ;

Requisito Oggettivo: è espressione di una funzione amministrativa - la cura dell’interesse pubblico (anche nel caso in cui la PP.AA. agisca secondo moduli negoziali di diritto privato);

la CONSEGUENZA di attribuire natura di atto amministrativo all’ingiunzione fiscale è quella di poter notificare l’ingiunzione sia tramite Ufficiale giudiziario h di i ifi i (l’ 10 d ll L 265/99 h d l

86

che a mezzo di messi notificatori (l’art. 10, della Legge n. 265/99, che prevede la notifica tramite messi comunali, è stato ritenuto applicabile anche all’ingiunzione fiscale proprio in considerazione della sua natura di atto amministrativo, per il quale è pacificamente ammessa sia la notifica effettuata dai messi comunali che quella effettuata a mezzo posta direttamente dall’ufficio che ha emesso l’atto).

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA NATURA DELL’INGIUNZIONE FISCALE (2)

TITOLO CORSO

- Titolo Esecutivo

Essenza: legittimare l’esecuzione forzata.

Art. 2, del Rd. n. 639/1910

«Il procedimento di coazione comincia con la ingiunzione, la quale consiste nell'ordine, emesso

dal competente ufficio dell'ente creditore, di pagare entro trenta giorni, sotto pena degli atti

esecutivi, la somma dovuta (…)».

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA NATURA DELL’INGIUNZIONE FISCALE (3)

TITOLO CORSO

L’Ingiunzione fiscale è un titolo esecutivo speciale, unilateralmente formato dalla

P.A. nell’esercizio del suo potere di auto accertamento - ciò comporta che essa

non necessiti di un atto di precetto, poiché la stessa ne contiene gli elementi

(intimazione ad adempiere, termine per adempiere e la minaccia degli atti

esecutivi conseguenti al mancato adempimento) e ne assolve la funzione :

DOPPIA NATURA (titolo esecutivo + precetto) (si veda Sentenza Corte di

Cassazione 11 giugno 2003, n. 9421).

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA FORMA DELL’INGIUNZIONE FISCALE

TITOLO CORSO

Sentenza Corte di Cassazione 7 ottobre 1996, n. 8764

L’ingiunzione fiscale, qualora non sia correlata da una previa attività formale di

accertamento cumula in se la duplice natura di TITOLO ESECUTIVO e di

ATTO (equipollente al precetto) PRODROMICO AL PROCEDIMENTO DI

RISCOSSIONE COATTIVA, (DOPPIA NATURA) mentre nel caso in cui sia

preceduta da emissione e notifica di un atto di accertamento o liquidazione

(anche verbale amministrativo elevato ai sensi del C.d.S.) divenuto definitivo , ha

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NATURA SEMPLIFICATA DI PRECETTO (impugnabile quindi solamente

per vizi propri e non per motivi attinenti al merito della vicenda).

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

ATTI PROPEDEUTICI

TITOLO CORSO

• per le entrate tributarie l‘ingiunzione deve essere preceduta da un provvedimento amministrativo formale, ovvero dall’avviso di accertamento;, ;

• per le entrate patrimoniali di diritto pubblico l’ingiunzione deve essere preceduta dall’atto propedeutico individuato dalle singole norme di legge e dalle disposizioni regolamentari (es. contestazione di addebito, i verbali di contravvenzione per violazione al CDS regolarmente notificati).

• per le entrate patrimoniali di diritto privato l’ingiunzione deve essere supportata da un atto propedeutico privatistico

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

ATTI PROPEDEUTICI: ENTRATE TRIBUTARIE

TITOLO CORSO

In materia di tributi locali è richiesta la preventiva notifica al contribuente

di un avviso di accertamento;

• qualora non venga impugnato entro 60 giorni dalla data di notifica

l’avviso di accertamento diviene definitivo e rappresenta titolo esecutivo;

• L’ingiunzione conserva l’efficacia di mero atto riproduttivo di quel titolo

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ma impugnabile solo per vizi propri e non anche per motivi attinenti la

pretesa tributaria: se il titolo esecutivo è viziato, lo sarà anche l’ingiunzione

o la cartella. Vedi cassazione n. 8764 del 7 ottobre 1996

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEATTI PROPEDEUTICI: ENTRATE PATRIMONIALI

TITOLO CORSO

• Le entrate patrimoniali originate da rapporti di diritto privato non

devono essere confuse con le entrate a carattere patrimoniale che hannodevono essere confuse con le entrate a carattere patrimoniale che hanno

natura pubblicistica.

• Le entrate di natura pubblicistica hanno fonte in un atto amministrativo

(Esempio: concessione Cosap - oneri edilizi)

• Rientrano tra le entrate patrimoniali di diritto pubblico, le tariffe per i

servizi a domanda individuale:

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servizi a domanda individuale:

rette asili nido, servizi cimiteriali, trasporto scolastico, mensa, tariffe,

palestre e impianti sportivi, sale comunali, colonie.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEATTI PROPEDEUTICI: ENTRATE PATRIMONIALI

TITOLO CORSO

• Per quanto attiene le sanzioni amministrative, il titolo esecutivo è

rappresentato dall’ordinanza ingiunzione;

• Per le violazioni al codice della strada costituisce titolo esecutivo il

verbale di accertamento;

• Quando la legge non prevede un titolo esecutivo, per le entrate di

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diritto pubblico, sarà la stessa ingiunzione ad assumere questo ruolo e

potrà essere impugnata non solo per vizi propri ma anche per questioni

attinenti alla pretesa debitoria.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEREQUISITI (1)

TITOLO CORSO

l’indicazione del debitore; l’ordine o intimazione ad adempiere; il termine entro cui adempiere; la minaccia degli atti esecutivi in caso di mancato pagamento; la minaccia degli atti esecutivi in caso di mancato pagamento; la motivazione, cioè la causa del debito (ammessa anche per relationem) indicazione dell’autorità presso la quale è possibile proporre impugnazione, oltre

termini e modalità dell’impugnazione stessa; indicazione dell’Ente in nome del quale l’ingiunzione è stata emessa; indicazione del funzionario responsabile del procedimento di formazione

dell’atto e del funzionario responsabile del procedimento di notifica; indicazione dell’ufficio presso cui è possibile ottenere informazioni in merito

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all’atto e promuovere un riesame in sede di autotutela; la liquidazione della somma dovuta e la distinta di liquidazione di tutti gli altri

elementi su cui si fonda la pretesa impositiva; l’indicazione dell’applicazione in caso di mancato pagamento delle misure

cautelari laddove sussista la legittimità della loro applicazione.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEMOTIVAZIONE

TITOLO CORSO

• la motivazione dell’ingiunzione solitamente consiste nel richiamo

dell’atto propedeutico e nell’omesso pagamento dello stesso da parte

del contribuente/utente.

• Per le entrate di natura tributaria l’obbligo di motivazione è disposto

dall’art. 7, della Legge n. 212/00 («Statuto dei diritti del contribuente») e

può essere assolto mediante rinvio ad altro atto a conoscenza del

contribuente (cd. motivazione per relationem);

95

• in generale deve essere assolto comunque un obbligo di motivazione

poiché l’ingiunzione, in quanto atto amministrativo, deve essere

motivato ai sensi dell’art. 3, della Legge n. 241/90.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

L’IMPUGNAZIONE DELL’INGIUNZIONE

TITOLO CORSO

Al fine di individuare quale sia l’organo giurisdizionale da adire

per impugnare un’ingiunzione occorre indagare la natura

dell’entrata richiesta con l’ingiunzione stessa, poiché da essa

dipende la giurisdizione applicabile.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

L’IMPUGNAZIONE DELL’INGIUNZIONE

TITOLO CORSO

ENTRATE DI NATURA PATRIMONIALE

La giurisdizione spetta al giudice ordinario (giudice di pace o altribunale sulla base del valore della controversia ai sensi dell’art. 7 e 9del Cpc.)

• Per stabilire il valore della controversia si dovrà tener conto dell’entitàdella somma richiesta con l’Ingiunzione ai sensi dell’art. 14, del Cpc;

• Il termine di 30 giorni previsto dall’art 3 del Rd n 639/1910 per

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Il termine di 30 giorni previsto dall art. 3, del Rd. n. 639/1910 perl’impugnazione dell’ingiunzione non ha carattere perentorio, per cuinon c’è un termine decadenziale per l’opposizione, che comunque deveavvenire prima che sia conclusa l’esecuzione (Sentenza Corte diCassazione n. 6670/07).

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

L’IMPUGNAZIONE DELL’INGIUNZIONE

TITOLO CORSO

Art. 3, del Rd. n. 639/1910L’art. 3 del RD, prevede che «avverso l'ingiunzione prevista dal comma 2 si puòproporre opposizione davanti all'autorità giudiziaria ordinaria. L'opposizione èdisciplinata dall'articolo 32 del decreto legislativo 1° settembre 2011, n. 150»

Art. 32, del Dlgs. n. 150/11

«Le controversie in materia di opposizione all'ingiunzione per il pagamento delle entrate patrimoniali degli enti pubblici di cui all'articolo 3 del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato e degli altri enti p bbli i pp t i d t 14 p il 1910 639 l t d l it

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pubblici approvato con regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, sono regolate dal rito ordinario di cognizione»

• L’autorità adita ha facoltà di sospendere il procedimento coattivo.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

L’IMPUGNAZIONE DELL’INGIUNZIONE

TITOLO CORSO

ENTRATE TRIBUTARIE

Il giudice competente è la commissione tributaria provinciale;

• Il ricorso va proposto entro 60 giorni dalla notifica dell’atto (art. 21, del Dlgs. n.

546/92);

• La norma non include l’ingiunzione fiscale tra gli atti autonomamente

impugnabili, ma con l’Ordinanza Corte di Cassazione Sezioni Unite n. 10958/05, è

stato ribadito che anche l’ingiunzione emessa sulla base del Rd. n. 639/1910,

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quando riguarda tributi, non può che essere assegnata alle commissioni tributarie,

né può essere d’ostacolo il fatto che non sia espressamente prevista dall’art. 19, del

Dlgs. n. 546/92, poiché ha la stessa funzione della cartella.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEINDICAZIONE DEL FUNZIONARIO RESPONSABILE

TITOLO CORSO

Art. 36, comma 4-ter, del Dl. n. 248/07: indicazione del responsabile• «La cartella di pagamento di cui all’articolo 25 del decreto del Presidente dellaRepubblica 29 settembre 1973, n. 602, e successive modificazioni, contiene, altresì, a penadi nullità, l’indicazione del responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo e di quello di, z p p z qemissione e di notificazione della stessa cartella. Le disposizioni di cui al periodo precedentesi applicano ai ruoli consegnati agli agenti della riscossione a decorrere dal 1º giugno 2008;la mancata indicazione dei responsabili dei procedimenti nelle cartelle di pagamento relativea ruoli consegnati prima di tale data non è causa di nullità delle stesse»

• La disposizione è da tenere presente anche nella formulazionedell’ingiunzione, infatti all’interno di essa deve essere espressamente

i t il i ti d l f i i bil d l di t di

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menzionato il nominativo del funzionario responsabile del procedimento diformazione e del procedimento di notifica dell’ingiunzione;• Ordinanza Corte di Cassazione n. 14791 del 4 settembre 2012 ha ribaditoche l’indicazione del responsabile riguarda le cartelle relative a ruoliconsegnati all’agente della riscossione successivamente al 1°giugno del 2008.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA SOTTOSCRIZIONE

TITOLO CORSO

Competente alla sottoscrizione è il funzionario responsabiledel soggetto abilitato a procedere alla riscossione quindi ilFUNZIONARIO dell’ENTE LOCALE che GESTISCEFUNZIONARIO dell ENTE LOCALE che GESTISCEDIRETTAMENTE il servizio oppure il LEGALERAPPRESENTANTE di ALTRO SOGGETTOABILITATO ai sensi dell’art. 52, comma 5, lett. b), del Dlgs. n.446/97, il quale dovrà avere rilevanza esterna.

La giurisprudenza ormai ammette pacificamente la possibilità

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g p p pper i concessionari del servizio di riscossione di sostituire lafirma autografa con l’indicazione a mezzo stampa (Dlgs.39/1993), a condizione che sia possibile ricondurre ildocumento al suo autore con assoluta certezza.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA NOTIFICA

TITOLO CORSO

La notifica è la fase fondamentale all’interno del processoorganizzativo che regola il servizio di riscossione coattiva.

La notifica ha la finalità di garantire la conoscibilità dell’atto da partedel contribuente, per permettere ad esso di provvedere al pagamentooppure all’impugnazione dell’atto nelle sedi giurisdizionali competenti.

Vizi della notifica possono far cadere nel vuoto l’atto notificato:• in maniera assoluta, quando la notifica è inesistente;• in maniera relativa, quando la notifica è nulla. In tal caso la nullità

102

della notifica viene sanata con la costituzione in giudizio delcontribuente.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELA NOTIFICA

TITOLO CORSO

Come deve essere notificata l’ingiunzione fiscale?

• tramite Ufficiale giudiziario (art. 2, del Rd. n. 639/1910);• tramite Messo Comunale;• tramite Messo notificatore (finanziaria 2007);• tramite il servizio postale (art. 12, della Legge n. 890/82);• tramite funzionario responsabile della riscossione.

103

Rif. Sentenza Corte di Cassazione Civile n. 15617/10

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

ART. 1, COMMI 158-160, DELLA LEGGE N. 296/06: IL MESSO NOTIFICATORE

TITOLO CORSO

«158. Per la notifica degli atti di accertamento dei tributi locali e di quelli afferenti le procedure esecutivedi cui al Testo Unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali delloStato, di cui al regio decreto 14 aprile 1910 n. 639, e successive modificazioni, nonché degli atti di invitoal pagamento delle entrate extratributarie dei Comuni e delle Province, ferme restando le disposizionivigenti, il dirigente dell’ufficio competente, con provvedimento formale, puònominare uno o più messi notificatori».

«159. I messi notificatori possono essere nominati tra i dipendenti dell'amministrazione comunale oprovinciale, tra i dipendenti dei soggetti ai quali l'ente locale ha affidato, anche disgiuntamente, laliquidazione, l'accertamento e la riscossione dei tributi e delle altre entrate ai sensi dell'articolo 52, comma5, lettera b), del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successive modificazioni, nonché trasoggetti che per qualifica professionale esperienza capacità ed affidabilità forniscono idonea garanzia del

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soggetti che, per qualifica professionale, esperienza, capacità ed affidabilità, forniscono idonea garanzia delcorretto svolgimento delle funzioni assegnate, previa, in ogni caso, la partecipazione adapposito corso di formazione e qualificazione, organizzato a cura dell'ente locale,ed il superamento di un esame di idoneità».

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TITOLO CORSO

«160. Il messo notificatore esercita le sue funzioni nel territoriodell'ente locale che lo ha nominato, sulla base della direzione e delcoordinamento diretto dell'ente ovvero degli affidatari del servizio di liquidazione

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

ART. 1, COMMI 158-160, DELLA LEGGE N. 296/06: IL MESSO NOTIFICATORE

coordinamento diretto dell ente ovvero degli affidatari del servizio di liquidazione,accertamento e riscossione dei tributi e delle altre entrate ai sensi dell'articolo 52,comma 5, lettera b), del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e successivemodificazioni. Il messo notificatore non può farsi sostituire né rappresentare da altrisoggetti».

Il messo notificatore, così come sopra individuato, può quindinotificare:

105

• gli avvisi di accertamento relativi ai tributi locali;• gli atti di cui alla procedura del Regio Decreto 639/1910• gli inviti di pagamento e le contestazioni di addebito delle entrate

extra tributarie.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

CUMULO E OBBLIGAZIONE SOLIDALE

TITOLO CORSO

• L’Ingiunzione può essere emessa anche cumulativamente per diverse

annualità di un medesimo tributo o entrata;

• Non si consiglia che la stessa venga emessa cumulativamente per

tributi ed entrate di diversa natura, anche per questioni di impugnativa;

• Riguardo il tema dell’obbligazione solidale, la notifica ad uno solo dei

debitori non può valere come titolo esecutivo nei confronti degli altri

106

debitori non può valere come titolo esecutivo nei confronti degli altri

mentre è in grado di interrompere la prescrizione anche nei confronti

degli altri. In tal senso Sentenza Corte Costituzionale 16 maggio 1968

n. 48.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

LA DECADENZA PER LA NOTIFICA DELL’INGIUNZIONE TRIBUTI

TITOLO CORSO

Nella prassi spesso viene confuso il termine decadenza con il termine

prescrizione. Il decorso del termine stabilito a titolo di decadenza inp

materia tributaria determina l’estinzione del potere di accertamento

inteso come potere di imposizione imperativa ed unilaterale della

pretesa impositiva.

Art. 1, comma 163, della Legge n. 296/06

107

“nel caso di riscossione coattiva dei tributi locali il relativo titolo esecutivo deve esserenotificato al contribuente, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del terzo annosuccessivo a quello in cui l’accertamento è divenuto definitivo”.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

LA PRESCRIZIONE ENTRATE PATRIMONIALI E ATTI SUCCESSIVI ALLA SCADENZA

TITOLO CORSO

Una volta che il titolo esecutivo è stato notificato non parliamo più di decadenza ma

di prescrizione del credito.

•per le entrate patrimoniali si applica il codice civile :

Art. 2946, del Cc, 10 anni di prescrizione ordinaria

Art. 2948, del Cc, che prevede 5 anni per la breve.

• Il termine quinquennale è proprio dei canoni, degli interessi e in generale tutto ciò

che deve pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi;

• Cassazione 4283/2010: trib ti periodici e canoni 5 anni

108

• Cassazione 4283/2010: tributi periodici e canoni 5 anni

• Il termine quinquennale di prscrizione vale anche per le sanzioni amministrative;

• La cassazione, con Sentenza n. 10222/2003 ha stabilito che il termine

prescrizionale si interrompe anche con il semplice invito al pagamento .

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONETERMINI PER LA RISCOSSIONE COATTIVA

TITOLO CORSO

ENTRATE TRIBUTARIE LOCALIArt. 1, comma 163, della Legge n. 296/06 («Legge finanziaria 2007»):l’ingiunzione fiscale deve essere notificata entro il termine perentorio del31 dicembre del terzo anno successivo a quelle in cui l’avviso diaccertamento e divenuto definitivo.Questo vale solo limitatamente per le entrate tributarie.

ENTRATE PATRIMONIALINulla viene detto in merito ai termini prescrizionali e decadenziali di talientrate Conseguenza: si farà riferimento a seconda dei casi al termine

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entrate. Conseguenza: si farà riferimento a seconda dei casi al terminequinquennale o decennale regolamentato dal Codice civile (art. 2948 eart. 2946)

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

REGIO DECRETO 639/1910 - ABOLIZIONE VISTO PRETORILE

TITOLO CORSO

• L’art. 2 del Rd. n. 639/1910, prevedeva che l’ingiunzione fosse vidimata e resa

esecutoria dal pretorep

• Obiettivo del visto era il controllo di aspetti formali come la sottoscrizione dell’atto

da parte del funzionario responsabile, l’indicazione della somma da pagare, la

motivazione, errori di calcolo, la legittimazione dell’organo emittente, la competenza

dello stesso ad emanare l’atto ed il tipo di entrata che con l’ingiunzione si andava a

riscuotere.

110

• Il visto è stato abolito dall’art. 229, della Legge n. 51/98 che ha stabilito che

l’ingiunzione è vidimata e resa esecutiva dal funzionario responsabile del

servizio.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL PROCEDIMENTO DI COAZIONE

TITOLO CORSO

Art. 2, del Rd. n. 639/1910

«Il procedimento di coazione comincia con l'ingiunzione la quale consiste«Il procedimento di coazione comincia con l ingiunzione, la quale consiste

nell'ordine, emesso dal competente ufficio dell'ente creditore, di pagare entro trenta

giorni, sotto pena degli atti esecutivi, la somma dovuta e' notificata da un ufficiale

giudiziario o dal messo».

Una volta notificata l’ingiunzione fiscale quindi si chiude la fase

111

Una volta notificata l ingiunzione fiscale, quindi, si chiude la fase

dell’accertamento del credito (iniziata con la notifica dell’avviso di

accertamento) e si passa alla fase di riscossione del credito stesso.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

I DIVERSI PROCEDIMENTI DI COAZIONE

TITOLO CORSO

L’ingiunzione fiscale ex Rd. n. 639/1910, in quanto titolo esecutivo e atto di

precetto può essere portata in riscossione coattiva con le disposizioni generaliprecetto, può essere portata in riscossione coattiva con le disposizioni generali

previste dal Codice di Procedura Civile.

L’ordinamento positivo, però, permette agli Enti di utilizzare un procedimento di

riscossione coattiva privilegiato rispetto agli strumenti ordinari previsti dal Codice

di Procedura civile

112

di Procedura civile.

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57

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL PROCEDIMENTO DI COAZIONE SPECIALE

TITOLO CORSO

La possibilità di portare in riscossione coattiva un credito rappresenta un

potere di imperio da parte della pubblica amministrazione la quale puòpotere di imperio da parte della pubblica amministrazione, la quale può

imporre al contribuente/utente l’adempimento coattivo di un’obbligazione.

Utilizzando il procedimento di coazione speciale, previsto dal Titolo II, del

Dpr. n. 602/73 (ovvero il Titolo all’interno del quale sono previste le

procedure esecutive per porre in riscossione le cartelle di pagamento), l’Ente

113

locale non deve ricorrere al giudice dell’esecuzione, poiché ha la facoltà di

conferire potere esecutivo agli atti mediante la sola sottoscrizione da parte

del funzionario all’uopo delegato (principio dell’autotutela).

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL PROCEDIMENTO DI COAZIONE SPECIALE

TITOLO CORSO

Il Principio poc’anzi esaminato trova la sua espressione, oltre che norme di

settore della riscossione coattiva, anche nei principi generali

dell’ordinamento amministrativo.

Infatti, l’art. 21-ter, della Legge n. 241/90, in materia di procedimento

amministrativo:«1. Nei casi e con le modalità stabiliti dalla legge, le pubbliche amministrazioni possonoimporre coattivamente l'adempimento degli obblighi nei loro confronti. Il provvedimentocostitutivo di obblighi indica il termine e le modalità dell'esecuzione da parte del soggettoobbligato Qualora l'interessato non ottemperi le pubbliche amministrazioni previa

114

obbligato. Qualora l interessato non ottemperi, le pubbliche amministrazioni, previadiffida, possono provvedere all'esecuzione coattiva nelle ipotesi e secondo le modalitàpreviste dalla legge.2. Ai fini dell'esecuzione delle obbligazioni aventi ad oggetto somme di denaro siapplicano le disposizioni per l'esecuzione coattiva dei crediti dello Stato»

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58

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL PROCEDIMENTO DI COAZIONE SPECIALE

TITOLO CORSO

L’art. 36, comma 2, del Dl. n. 248/07, prevede che:• la riscossione coattiva dei tributi e di tutte le altre entrate degli enti locali

continua a poter essere effettuata con:a) la procedura dell'ingiunzione di cui al Rd. n. 639/1910, seguendo anche ledisposizioni contenute nel Titolo II, del Dpr. n. 602/73, in quanto compatibili, nelp , p / , q p ,caso in cui la riscossione coattiva è svolta in proprio dall'ente locale o è affidata aisoggetti di cui all'art. 52, comma 5, lett. b), del Dlgs. n. 446/97;b) la procedura del ruolo di cui al Dpr. n. 602/73, se la riscossione coattiva èaffidata all’Agente della riscossione (Agenzia delle Entrate Riscossione)Nel richiamare il ricorso all’ingiunzione si recepisce anche la possibilità disemplificazione del procedimento mediante l’applicazione delle disposizioni delTitolo II, del Dpr. n. 602/73.

115

Ordinanza Corte di Cassazione SS. UU. n. 10958/05: assimilazione cartellaesattoriale all’ingiunzione fiscale emessa dal Comune o dal concessionario abilitatodi cui all’art. 53. L’ingiunzione ha la stessa funzione della cartella e deve poteressere impugnata come una cartella.

TITOLO CORSO

Con specifico riferimento alle Entrate di competenza dei Comuni l’art.

l d l Dl 0/ h di h

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL PROCEDIMENTO DI COAZIONE SPECIALE

7, comma 2, lett. gg-quater, del Dl. n. 70/11 ha disposto che

«(…) i Comuni effettuano la riscossione coattiva delle proprie entrate, anche

tributarie:

- sulla base dell'ingiunzione prevista dal Rd. 14 aprile 1910, n. 639, che

costituisce titolo esecutivo, nonché secondo le disposizioni del Titolo II del Dpr. 29

b b l l d l d

116

settembre 1973, n. 602, in quanto compatibili, comunque nel rispetto dei limiti di

importo e delle condizioni stabilite per gli agenti della riscossione in caso di

iscrizione ipotecaria e di espropriazione forzata immobiliare».

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59

TITOLO CORSO

Nel linguaggio comune del settore l’ingiunzione fiscale ex Rd. n. 639/1910

utilizzata applicando le procedure di cui al Titolo II, del Dpr. n. 602/73, viene

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL PROCEDIMENTO DI COAZIONE SPECIALE

pp p , p ,

definita «Ingiunzione fiscale rafforzata».

Di seguito andiamo ad analizzare quali sono le procedure cautelari ed esecutive

applicabili utilizzando il Dpr. n. 602/73 e quali sono i vantaggi dell’utilizzo del

procedimento di coazione speciale rispetto al procedimento ordinario da Codice di

117

p p p p

Procedura Civile.

Peculiarità del procedimento:

• la maggior parte delle funzioni svolte dal giudice dell’esecuzione sono affidate all’Ente che procede alla

riscossione;

l f i i d d ll’ ffi i l i di i i l d ll’ ffi i l d ll i i ( d

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL PROCEDIMENTO DI COAZIONE SPECIALE

• le funzioni demandate all’ufficiale giudiziario sono svolte dall’ufficiale della riscossione (quando

l’intervento di quest’ultimo è prescritto dalla normativa);

• L’agente della riscossione gode dell’esenzione dei tributi e diritti per trascrizioni, iscrizioni e

cancellazioni di pignoramenti e ipoteche;

• tasse e diritti per atti giudiziari sono ridotti della metà e recuperati nei confronti del debitore;

• importanti agevolazione sui tempi da seguire nel pignoramento;

118

• una procedura di espropriazione immobiliare più incisiva ed economica;

• la possibilità di utilizzare lo strumento del fermo amministrativo e dell’ipoteca quale misura cautelare;

• pignoramento crediti diretto e con procedure agevolate rispetto al Cpc.

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60

TITOLO CORSO

Art. 7, comma 2, lett. gg-sexies, del Dl. n. 70/11

) f d ll l ) ) l d l l l

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEIL FUNZIONARIO RESPONSABILE DELLA RISCOSSIONE

«gg- sexies) ai fini di cui alla lettera gg - quater), numero 1), il sindaco o il legale rappresentante nomina

uno o più funzionari responsabili della riscossione, i quali esercitano le funzioni demandate agli ufficiali

della riscossione, nonché quelle già attribuite al segretario comunale dall'articolo 11 del regio decreto n. 639

del 1910. I funzionari responsabili sono nominati fra persone la cui idoneità allo svolgimento delle predette

funzioni è accertata ai sensi dell'articolo 42 del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112»;

D l di id i l ffi i l d ll i i

119

• Deve aver superato le prove di idoneità quale ufficiale della riscossione.

L’art. 49, comma 3, del Dpr. n. 602/73, dispone che

«le funzioni demandate agli ufficiali giudiziari sono esercitate dagli ufficiali della riscossione»

• la figura dell’ufficiale della riscossione, già esistente nel sistema delle esattorie, compie

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEL’UFFICIALE DELLA RISCOSSIONE

le funzioni svolte dagli ufficiali giudiziari

Esegue le notifiche - Esegue la riscossione - Esegue i pignoramenti - Esegue i pubblici

incanti

• requisiti: abilitazione ai sensi dell’art. 42, del Dlgs. n. 112/99

• l’ufficiale della riscossione deve annotare in ordine cronologico tutti gli atti e i processi

verbali che compie nell’esercizio delle proprie funzioni

120

verbali che compie nell esercizio delle proprie funzioni.

• il registro cronologico dell’ufficiale della riscossione, conforme al modello approvato

con Dm. 26 maggio 2000 deve essere tenuto nelle forme e con le modalità stabilite per il

registro cronologico dell’ufficiale giudiziario.

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61

La disciplina è sostanzialmente la stessa rispetto a quella applicabile all’Ufficiale della

riscossione:

• Identità ufficiale di riscossione e funzionario riscossione;

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEIL FUNZIONARIO RESPONSABILE DELLA RISCOSSIONE

• non è il funzionario responsabile del procedimento amministrativo;

• non sottoscrive le ingiunzioni fiscali, non firma il preavviso di fermo, né il fermo;

• non firma l’ipoteca e non decide il pignoramento.

COSA FA:

• Esegue il pignoramento mobiliare e immobiliare;

• Esegue i pubblici incanti;

121

• Esegue i pubblici incanti;

• Esegue la riscossione degli atti;

• Per il pignoramento di credito presso terzi non è più indispensabile (art. 72-bis, del

Dpr. n. 602/73)

EFFICACIA DEL TITOLO ESECUTIVOUna volta notificata e divenuta definitiva l’ingiunzione fiscale, cosìcome il ruolo, sia che riguardi entrate tributarie che patrimoniali, avràdurata e vigenza quinquennale (5 anni);

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEI TERMINI PER LA RISCOSSIONE COATTIVA

durata e vigenza quinquennale (5 anni);

EFFICACIA DEL PRECETTOSecondo quanto stabilito dal Dl. n. 70/11 che ha previstol’applicazione allo strumento dell’ingiunzione fiscale, in quantocompatibile, della normativa prevista per la riscossione a mezzo ruolo(Dpr. n. 602/73): inizio dell’esecuzione entro 1 ANNO dalla notifica.

122

Nel caso in cui l’Ente utilizzasse il procedimento di coazione da Cpc.l’efficacia del precetto è limitata a 90 giorni.

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62

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

INTIMAZIONE DI PAGAMENTO

TITOLO CORSO

• L’intimazione è disciplinata dall’art. 50, del Dpr. n. 602/73, il qualeprevede la notifica di un avviso - con le analoghe modalità previste perl’ingiunzione - prima di poter attivare le procedure esecutive e ciònell’ipotesi che sia decorso inutilmente un anno dalla notificadell’ingiunzione;

L’avviso contiene l'intimazione ad adempiere l'obbligo risultantedall’ingiunzione entro cinque giorni e deve essere redatto in conformitàal modello approvato con decreto del Ministero delle finanze;

123

L’intimazione perde efficacia trascorsi 180 giorni dalla data dellanotifica .

MISURE CAUTELARI ED

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

CAUTELARI ED ESECUTIVE

TITOLO II DPR.

124

TITOLO II DPR. N. 602/73

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63

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

LE NORME DEL TITOLO II DPR 602/73

Art. 49, del Dpr. n. 602/73• Comma 1. «Per la riscossione delle somme non pagate il concessionario procede adespropriazione forzata sulla base del ruolo (ingiunzione), che costituisce titolo esecutivo, il

i i p ò lt ì p i i t l i ti hé i lt iconcessionario può altresì promuovere azioni cautelari e conservative, nonché ogni altra azioneprevista dalle norme ordinarie a tutela del creditore»

Autonomia procedurale• Comma 2. “Il procedimento di espropriazione forzata è regolato dalle norme ordinarieapplicabili in rapporto al bene oggetto di esecuzione, in quanto non derogate dalle disposizionidel presente capo e con esso compatibili; gli atti relativi a tale procedimento sono notificati con lemodalità previste dall’art. 26”

125

p

TITOLO CORSO

Art. 50, del Dpr. n. 602/73

• Comma 1 “il concessionario procede ad espropriazione forzata quando è inutilmente decorso

il termine di sessanta giorni dalla notificazione della cartella di

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

LE NORME DEL TITOLO II DPR 602/73

g

pagamento, salve le disposizioni relative alla dilazione ed alla sospensione del pagamento”

• Comma 2 “se l’espropriazione non è iniziata entro un anno dalla notifica della cartella di

pagamento, l’espropriazione stessa deve essere preceduta dalla notifica, da effettuarsi con le

modalità previste dall’art. 26, di un avviso che contiene l’intimazione ad adempiere l’obbligo

risultante dal ruolo entro cinque giorni”

126

q g

• perdita dell’efficacia del precetto decorso 1 anno dalla notifica dello stesso;

• L’avviso di cui al comma 2 perde efficacia trascorsi 180 giorni dalla data di

notifica.

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64

L’art. 1, comma 544, della legge n. 228/12, ha introdotto alcune peculiarità

in merito all’espletamento delle azioni esecutive per crediti di minore entità:

«In tutti i casi di riscossione coattiva di debiti fino a mille euro ai sensi del Dpr 29

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

LE NORME DEL TITOLO II DPR 602/73

«In tutti i casi di riscossione coattiva di debiti fino a mille euro ai sensi del Dpr. 29

settembre 1973, n. 602, intrapresa successivamente alla data di entrata in vigore della

presente disposizione, (…) non si procede alle azioni cautelari ed esecutive prima del

decorso di 120 giorni dall'invio, mediante posta ordinaria, di una comunicazione

contenente il dettaglio delle iscrizioni a ruolo».

Poiché si parla di «riscossione coattiva di debiti fino a mille euro» si deve

127

Poiché si parla di «riscossione coattiva di debiti fino a mille euro» si deve

tener conto del totale degli atti per i quali l’Ente deve procedere a

riscossione coattiva e non alla singola ingiunzione.

L’ordinamento positivo mette a disposizione degli Enti Locali una serie

di procedure finalizzare al recupero coattivo del credito.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELE POSSIBILITA’ A FAVORE DELL’ENTE PER IL RECUPERO DEL

CREDITO

p p

Prima di preferire una procedura ad un’altra è necessario che l’Ente

provveda ad effettuare uno screening patrimoniale del contribuente,

individuando:

• conti corrente a lui intestati;

128

• contratti di lavoro subordinato in essere con datori di lavoro;• contratti di locazione sottoscritti in qualità di locante;• possesso di beni mobili registrati;• possesso di beni immobili.

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65

Sulla base dei dati raccolti in sede di screening l’Ente decide

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONELE POSSIBILITA’ A FAVORE DELL’ENTE PER IL RECUPERO DEL

CREDITO

quale azione esecutiva o cautelare intraprendere,

aumentando notevolmente l’efficacia della procedura, in

quanto impostata sulla base della situazione patrimoniale

129

del contribuente/utente.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL FERMO AMMINISTRATIVO

TITOLO CORSO

Art. 86, del Dpr. n. 602/73•1 “decorso inutilmente il termine di cui all’articolo 50, comma 1, il concessionario può disporreil fermo dei beni mobili del debitore o dei coobbligati iscritti in pubblici registri dandone notiziall di i i l d ll d ll i di idalla direzione regionale delle entrate ed alla regione di residenza.

• 2 La procedura di iscrizione del fermo di beni mobili registrati e' avviata dall'agente dellariscossione con la notifica al debitore o ai coobbligati iscritti nei pubblici registri di unacomunicazione preventiva contenente l'avviso che, in mancanza del pagamento dellesomme dovute entro il termine di trenta giorni, sarà eseguito il fermo, senza necessitàdi ulteriore comunicazione, mediante iscrizione del provvedimento che lo dispone neiregistri mobiliari, salvo che il debitore o i coobbligati, nel predetto termine, dimostrino all'agente

130

eg m b l a , alv he l deb e bbl ga , nel p ede e m ne, d m n all agen edella riscossione che il bene mobile è strumentale all'attività di impresa o della professione. ..”

• In precedenza esisteva unicamente il fermo dell’articolo 91 bis esperibile dopoinfruttuosa esecuzione

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66

La modifica dell’art. 86, del Dpr. n. 602/73 ha eliminato ogni riferimento al preventivo

esperimento del pignoramento confermandone la natura cautelare;

La notifica del preavviso di fermo spetta al concessionario (ovvero all’Ente locale nel

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL FERMO AMMINISTRATIVO

La notifica del preavviso di fermo spetta al concessionario (ovvero all Ente locale nel

caso di riscossione tramite ingiunzione fiscale), per cui non è necessario l’intervento

dell’Ufficiale della riscossione;

La norma richiede esclusivamente la notifica del preavviso di fermo, senza nessun’altra

formalità da parte del concessionario. Nella prassi al contribuente viene inviato un avviso

tramite posta ordinaria che conferma l’iscrizione del fermo amministrativo sui beni

131

tramite posta ordinaria che conferma l iscrizione del fermo amministrativo sui beni

mobili registrati di sua proprietà.

TITOLO CORSO

Dal punto di vista operativo l’Ente deve provvedere a dotarsi di alcuni strumenti

• l’Aci (art. 2, del Dm. n. 503/98) mette a disposizione un sistema di interscambio

• Ci sono due convenzioni con l’Aci:

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL FERMO AMMINISTRATIVO

Ci sono due convenzioni con l Aci:1. per la consultazione della banca dati del Pra;2. per effettuare la richiesta del fermo.

• Il Sic dell’Aci, dopo un controllo automatizzato, invia telematicamente larichiesta di iscrizione del fermo all’ufficio provinciale Aci;

• Si deve distinguere tra il provvedimento di fermo e l’iscrizione nel Pra: 2momenti tecnicamente distinti ma giuridicamente vale solo l’iscrizione nel Pra;

132

g

ATTENZIONE!!! Per l’iscrizione del fermo amministrativo è necessarial’abilitazione alla visura nominativa per codice fiscale. Non è sufficiente la visuraper targa, solitamente in dotazione agli Uffici di Polizia Locale.

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67

L’iscrizione del fermo amministrativo comporta i seguenti effetti:

• il veicolo non può circolare;

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL FERMO AMMINISTRATIVO

• sanzioni del Cds (art. 214, comma 8, del Dlgs. n. 285/92);

• la compagnia assicurativa in caso di sinistro può rivalersisull’assicurato.

• Circolare Ministero dell’Interno n. m/6326150 del 25 gennaio 2008:sanzione pecuniaria ma non confisca; il successivo pignoramento

133

p p gcompete all’Agente della riscossione in quanto il fermo non comportavera e propria violazione al Cds ma è misura provvisoria a garanzia diun credito. Gli organi di polizia dovranno trasmettere il verbale diaccertamento a chi ha disposto il fermo

TITOLO CORSO

L’art. 7, comma 2, lett. gg-octies), del Dl. n. 70/11, ha previsto

di i i i i i l d ll i di ll i

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL FERMO AMMINISTRATIVO

disposizioni in merito al pagamento delle spese in caso di cancellazione

del fermo amministrativo.

gg-octies) in caso di cancellazione del fermo amministrativo iscritto sui

beni mobili registrati ai sensi dell'art. 86, del Dpr. 29 settembre 1973, n.

602, il debitore non è tenuto al pagamento di spese né all'agente della

i i ll'A i i i d li l i bbli i i i

134

riscossione né all'Aci-Pra o ai gestori degli altri pubblici registri.

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68

TITOLO CORSO

• L’accesso alla rateizzazione del debito, può consentire la sospensionedel fermo amministrativo già iscritto sul veicolo del contribuente e,

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IL FERMO AMMINISTRATIVO

per tale motivo, quest’ultimo può continuare a circolare;

• La sospensione è l’apertura fatta dai concessionari (nazionali e non) afronte dell’entrata in vigore del D. lgs. 159/2015 (decreto attuativodella delega fiscale sulla riscossione);

• L’art. 10, del Dlgs. 159/15 modifica l’art. 19, comma 1-quater, delDpr n 602/73 e in conseguenza a ciò il fermo amministrativo

135

Dpr. n. 602/73 e in conseguenza a ciò il fermo amministrativoiscritto prima della concessione della dilazione non può esserecancellato, se non con l’estinzione totale del debito.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

FERMO AMMINISTRATIVO - VOCI DI SPESA

TITOLO CORSO

•Il fermo amministrativo è soggetto a quattro voci di spesa:iscrizione, sospensione, revoca e cancellazione., p ,

• La lettera in commento sembra riferirsi alla sola cancellazione enon anche alle spese di iscrizione (Euro 20,92) e all’imposta dibollo (32 se si utilizza il retro del Certificato di Proprietà comenota di richiesta oppure Euro 48 se si utilizza il modello NP-3).

• Dubbio sulle spese per l’emissione del provvedimento di

136

Dubbio sulle spese per l emissione del provvedimento direvoca (12,40) dovute all’Agente della Riscossione o altro enteprocedente. La disposizione si applica a tutte le formalità dicancellazione del Fermo Amministrativo presentate al PRA dalgiorno di entrata in vigore della norma ossia il 13 luglio 2011.

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69

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

FERMO AMMINISTRATIVO - LE REGOLE DELL’IMPUGNAZIONE

TITOLO CORSO

•Cassazione ss. uu. 14831 del 5 giugno 2008: è competente il giudice tributario

solo se la pretesa è tributaria. Diversamente è competente il giudice ordinario

• Preavviso di fermo Ordinanza Corte di Cassazione n. 10672/09/

•Il preavviso di fermo amministrativo ex art. 86, D.P.R. n. 602 del 1973 che riguardi una

pretesa creditoria dell'ente pubblico di natura tributaria è impugnabile innanzi al giudice

tributario in quanto atto funzionale, in una prospettiva di tutela del diritto di difesa del

contribuente e del principio di buon andamento della pubblica amministrazione, a portare a

conoscenza del medesimo contribuente, destinatario del provvedimento di fermo, una

137

z , p f ,

determinata pretesa tributaria rispetto alla quale sorge ex art. 100 c.p.c. l'interesse del

contribuente alla tutela giurisdizionale per il controllo della legittimità sostanziale della

pretesa impositiva».

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

L’IPOTECA SUI BENI IMMOBILI - ARTICOLO 77 DPR 602/73

TITOLO CORSO

• 1. Decorso inutilmente il termine di cui all'articolo 50, comma 1, il ruolo costituisce titoloper iscrivere ipoteca sugli immobili del debitore e dei coobbligati per un importo pari aldoppio dell'importo complessivo del credito per cui si procede.

• 1-bis. L'agente della riscossione, anche al solo fine di assicurare la tutela del credito dai t ò i i l i i t i di i l 1 h d iriscuotere, può iscrivere la garanzia ipotecaria di cui al comma 1, anche quando non si

siano ancora verificate le condizioni per procedere all'espropriazione di cui all'art. 76,commi 1 e 2, purché' l'importo complessivo del credito per cui si procede non sia inferiorecomplessivamente a ventimila euro.

• 2. Se l'importo complessivo del credito per cui si procede non supera il cinque per centodel valore dell'immobile da sottoporre ad espropriazione determinato a norma dell'articolo79, il concessionario, prima di procedere all'esecuzione, deve iscrivere ipoteca. Decorsi seimesi dall'iscrizione senza che il debito sia stato estinto, il concessionario procede

138

mesi dall iscrizione senza che il debito sia stato estinto, il concessionario procedeall'espropriazione.

2-bis. L'agente della riscossione e' tenuto a notificare al proprietario dell'immobile unacomunicazione preventiva contenente l'avviso che, in mancanza del pagamento dellesomme dovute entro il termine di trenta giorni, sara' iscritta l'ipoteca di cui al comma

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

L’IPOTECA SUI BENI IMMOBILI - ARTICOLO 77 DPR 602/73

TITOLO CORSO

• Le conservatorie sono tenute a iscrivere senza riserva le ipoteche sugli

immobili anche quando l’istanza viene presentata dai Comuni o

concessionari sulla base di ingiunzione non pagata

• Questa misura cautelare, infatti, non è un'esclusiva della riscossione a

mezzo ruolo, poiché sussiste un'identità di funzione tra ingiunzione e

cartella esattoriale.

139

• E quanto affermato da una serie di decreti dei Tribunali di Ravenna,

Roma e Catania, emanati, rispettivamente, il 4,9 e 13 novembre 2009

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IPOTECA - ISCRIZIONE

• L' art. 2808, secondo comma, Codice civile fissa il principiodell'efficacia costitutiva dell'iscrizione: "l'ipoteca (....) si costituiscedell efficacia costitutiva dell iscrizione: l ipoteca (....) si costituiscemediante iscrizione nei registri immobiliari”

Due sono gli elementi fondamentali per l'iscrizione: il titolo, che neattesta il diritto, e la nota, ovvero l'istanza rivolta al Conservatore

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IPOTECA - CONTENUTO SOGGETTIVO DELLA NOTA

TITOLO CORSO

• L' art. 2839 Codice civile, al secondo comma , indica il contenutosoggettivo ed oggettivo della nota

• Contenuto soggettivo: individuazione del soggetto titolare del bene o dirittogg ggvincolato:a) il cognome, il nome, il luogo e la data di nascita ed il numero di codicefiscale del creditore, del debitore e dell'eventuale terzo datore di ipotecab) per le persone giuridiche, le società prive di personalità giuridica e leassociazioni non riconosciute, deve indicarsi la denominazione o ragionesociale ed il codice fiscale. Per le società semplici e le associazioniriconosciute vanno aggiunte le generalità delle persone che ne hanno la

pp t d l' tt tit ti

141

rappresentanza secondo l'atto costitutivoc) il creditore può eleggere domicilio nella circoscrizione del Tribunale in cuiha sede l'ufficio dei registri immobiliari. In tal caso, ciò deve risultare dallanota

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

IPOTECA - CONTENUTO OGGETTIVO DELLA NOTA

TITOLO CORSO

Contenuto oggettivo: serve ad individuare la fonte del diritto di

garanzia:

a) indicazione del titolo ipotecario della sua data e nome del pubblico ufficialea) indicazione del titolo ipotecario, della sua data e nome del pubblico ufficiale

che lo ha ricevuto

b) importo della somma per la quale l'iscrizione è effettuata

c) interessi ed annualità che il credito produce

d) tempo dell'esigibilità, cioè la scadenza del termine che eventualmente sia

stato pattuito per il pagamento

142

stato pattuito per il pagamento

e) natura e situazione dei beni gravati

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONEIPOTECA - IL CONSERVATORE

TITOLO CORSO

Ricevuto il titolo e la nota in doppio originale, il Conservatore deve

provvedere:

- al deposito del titolop

- a registrare la nota sul registro generale d'ordine, rilasciandone ricevuta

provvisoria (art. 2678 Codice civile );

- ne riporterà copia sul registro particolare delle iscrizioni ( art. 2679 Codice

civile )

- ed effettuerà la registrazione nei registri di classificazione

143

g g

- Salvo patto contrario, le spese di iscrizione sono a carico del debitore, anche

se il richiedente è tenuto ad anticiparle.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

I FONDAMENTI DEL CPC - ATTI PREORDINATI ALL’ESECUZIONE

TITOLO CORSO

• Art. 479, del cpc : l’esecuzione forzata deve essere preceduta dalla

notificazione del titolo in forma esecutiva e del precetto ai sensi dell’art.

137 e ss.:

• TITOLO ESECUTIVO: atto da cui risulta un diritto di credito CERTO

LIQUIDO ESIGIBILE

• PRECETTO Art. 480, del Cpc. E’ l’intimazione ad adempiere l’obbligo

risultante dal titolo esecutivo entro un termine non minore di 10 giorni

144

con l’avvertimento che, in mancanza, si procederà a esecuzione forzata

art. 481, del Cpc. Il precetto diventa inefficace se entro 90 giorni dalla sua

notificazione non è iniziata l’esecuzione.

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

I FONDAMENTI DEL CPC - ESPROPRIAZIONE FORZATA E PIGNORAMENTO

TITOLO CORSO

• L’ESPROPRIAZIONE FORZATA: E’ la sottrazione dei beni al debitore

per soddisfare il creditore procedente

• E’ diretta da un giudice nominato dal presidente del tribunale Inizia con il

PIGNORAMENTO art. 491, del Cpc:

• 492, del Cpc. Il pignoramento è un’ingiunzione che l’ufficiale giudiziario fa al

debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del

credito i beni assoggettati ad espropriazione e i suoi frutti

145

• 497, del Cpc: il pignoramento perde la sua efficacia quando dal suo

compimento sono trascorsi 90 giorni senza che sia stata chiesta l’assegnazione

o la vendita.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

I FONDAMENTI DEL CPC - LE FIGURE COINVOLTE

TITOLO CORSO

• IL GIUDICE DELL’ESECUZIONE

• L’UFFICIALE GIUDIZIARIO

• IL CANCELLIERE

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

I FONDAMENTI DEL CPC - LE COSE MOBILI IMPIGNORABILI

TITOLO CORSO

• art. 514, del Cpc: cose mobili assolutamente impignorabili (cose sacre, fede nuziale,

vestiti, letti, lavatrice, fornelli, frigorifero, ecc)

• art. 515, comma 3, del Cpc: Gli strumenti, gli oggetti e i libri indispensabili per

l'esercizio della professione, dell'arte o del mestiere del debitore possono essere pignorati

nei limiti di un quinto, quando il presumibile valore di realizzo degli altri beni rinvenuti

dall'ufficiale giudiziario o indicati dal debitore non appare sufficiente per la soddisfazione

del credito; il predetto limite non si applica per i debitori costituiti in forma societaria e

in ogni caso se nelle attività del debitore risulta una prevalenza del capitale investito sul

147

in ogni caso se nelle attività del debitore risulta una prevalenza del capitale investito sul

lavoro

•Scelta delle cose da pignorare: denaro, preziosi, titoli di credito e ogni bene di sicura

realizzazione

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

I FONDAMENTI DEL CPC - I CREDITI IMPIGNORABILI

TITOLO CORSO

La disciplina generale della struttura di tutti i procedimenti sanzionatori

i i i di A 545 d l Cirrogativi di Art. 545, del Cpc.

Sono impignorabili:

• CREDITI ALIMENTARI, tranne che per cause di alimenti

• Sussidi ai poveri, maternità, malattie ecc;

• Le somme dovute a titolo di stipendio e altre indennità di lavoro

i ll i di /5

148

possono essere pignorate nella misura di 1/5;

• In presenza di cause simultanee il pignoramento non può estendersi

oltre la metà;

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

I FONDAMENTI DEL CPC - IL PIGNORAMENTO PRESSO TERZI

TITOLO CORSO

• Art. 543, del Cpc. il pignoramento presso terzi si esegue mediante

ifiatto notificato

personalmente al terzo e al debitore.

Deve contenere:

- l’intimazione al terzo di non disporre delle cose indicate

- la citazione del terzo e del debitore a comparire davanti al giudice per

d l di hi i di i

149

rendere la dichiarazione di quantità

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

DISCIPLINA DPR. N. 602/73 - IL PIGNORAMENTO MOBILIARE

• Si esegue sul posto mediante verbale di pignoramento

dell’ufficiale di riscossione o dell’ufficiale giudiziario

• La custodia dei beni mobili pignorati è affidata allo stesso

debitore o a un terzo.

• L’agente della riscossione non può essere nominato

custode

150

• In mancanza di persone idonee i beni sono presi in

consegna dal comune

• Il verbale del pignoramento è notificato al debitore

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

DISCIPLINA DPR. N. 602/73 - IL PIGNORAMENTO MOBILIARE. ART. 62 DOPO IL DL. N. 69/13

TITOLO CORSO

• 1. I beni di cui all’art. 515, terzo comma, del Cpc, anche se il debitore è costituito in forma societaria ed in ogni caso se nelle attività delè costituito in forma societaria ed in ogni caso se nelle attività del debitore risulta una prevalenza del capitale investito sul lavoro, possono essere pignorati nei limiti di un quinto, quando il presumibile valore di realizzo degli altri beni rinvenuti dall'ufficiale esattoriale o indicati dal debitore non appare sufficiente per la soddisfazione del credito.

• 1-bis. Nel caso di pignoramento dei beni di cui al comma 1, lacustodia è sempre affidata al debitore ed il primo incanto non

151

può aver luogo prima che siano decorsi trecento giorni dalpignoramento stesso. In tal caso, il pignoramento perde efficaciaquando dalla sua esecuzione sono trascorsi trecentosessanta giornisenza che sia stato effettuato il primo incanto

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

DISCIPLINA DPR . N. 602/73 - IL PIGNORAMENTO MOBILIARE. ART. 71

TITOLO CORSO

Ai sensi dell’art. 71 del DPR 602/73 e’ possibile avvalersi dell’Istituto

di Vendite Giudiziarie:

• DM 12 MARZO 2004: MODELLO CONVENZIONE

• DM 455/2001 COMPENSI

• Fasi: asportare, custodire e vendere i beni mobili anche registrati

152

p , g

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

PIGNORAMENTO PRESSO TERZI: LE DISPOSIZIONI PARTICOLARI DEL 602/73

TITOLO CORSO

•Il pignoramento presso terzi riguarda i crediti che il debitore vanta nei

confronti di un soggetto terzo o beni mobili del debitore che sono in

possesso di terzi.

• La caratteristica essenziale del pignoramento presso terzi è il suo

perfezionarsi previo accertamento che il debitore è il titolare del credito

153

p p

nei confronti del terzo.

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

PIGNORAMENTO PRESSO TERZI – ART. 72-BIS DEL DPR. N. 602/73, DOPO IL 69/13

TITOLO CORSO

Comma 1: Salvo che per i crediti pensionistici e fermo restando quanto previsto dall'articolo 545,

commi quarto, quinto e sesto, del codice di procedura civile, e dall'articolo 72-ter del presente decreto

l'atto di pignoramento dei crediti del debitore verso terzi può' contenere, in luogo della citazione di

cui all'articolo 543, secondo comma, numero 4, dello stesso codice di procedura civile, l'ordine al

terzo di pagare il credito direttamente al concessionario, fino a concorrenza del credito per cui si

procede:

a) nel termine di sessanta giorni dalla notifica dell'atto di pignoramento, per le somme per le quali il

diritto alla percezione sia maturato anteriormente alla data di tale notifica;

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diritto alla percezione sia maturato anteriormente alla data di tale notifica;

b) alle rispettive scadenze, per le restanti somme;

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TITOLO CORSO

Comma 1-bis: L'atto di cui al comma 1 può essere redatto anche da dipendenti

d ll' d ll d b l ll' d ll f d

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

PIGNORAMENTO PRESSO TERZI – ART. 72-BIS DEL DPR. N. 602/73, DOPO IL 69/13

dell'agente della riscossione procedente non abilitati all'esercizio delle funzioni di

ufficiale della riscossione e, in tal caso, reca l'indicazione a stampa dello stesso

agente della riscossione e non è soggetto all'annotazione di cui all'articolo 44, comma

1, del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112.

Non è prevista la dichiarazione di quantità, sulla base del quale, nel sistema

d l d l’ d d

155

ordinario, è il giudice a impartire l’ordine di pagamento

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

PIGNORAMENTO PRESSO TERZI - ART. 72-TER (DL. N. 16/12 ART. 3 COMMA 5 E DL. N. 69/13)

TITOLO CORSO

DPR. 602/73 - Inserimento articolo 72 ter. Limiti di pignorabilità

• 1 Le somme dovute a titolo di stipendio di salario o di altre indennità relative al1 Le somme dovute a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative alrapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento,possono essere pignorate dall’agente della riscossione: a) in misura pari ad undecimo per importi fino a 2500 euro; b) in misura pari ad un settimo per importisuperiori a 2500 e non superiori a 5000 euro.

• 2 Resta ferma la misura di cui all’articolo 545, comma 4, del codice di proceduracivile, se le somme dovute a titolo di stipendio, di salario o di altre indennitàrelative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di

156

pp p g p qlicenziamento, superano i cinquemila euro.

• 2-bis. Nel caso di accredito delle somme di cui ai commi 1 e 2 sul conto correnteintestato al debitore, gli obblighi del terzo pignorato non si estendono all'ultimoemolumento accreditato allo stesso titolo. (DL 69/2013)

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 393 DEL 28 NOVEMBRE 2008

TITOLO CORSO

• L’ordinanza si pronuncia sulla legittimità costituzionale dell’art. 72-

bis in merito alla procedura semplificata di pignoramento che non

garantirebbe il contribuente rispetto a quella ordinaria

• La corte respinge il rilievo ritenendo che comunque il contribuente

può proporre opposizione all’esecuzione e agli atti esecutivi.

157

LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

PIGNORAMENTO PRESSO TERZI - Art. 75-bis: dichiarazione stragiudiziale

TITOLO CORSO

• Decorso inutilmente il termine di cui all’art. 50, comma 1, l'agente della riscossione,

prima di procedere ai sensi degli articoli 72 e 72-bis del presente decreto e degli

articoli 543 e seguenti del codice di procedura civile ed anche simultaneamente

all'adozione delle azioni esecutive e cautelari previste nel presente decreto, può

chiedere a soggetti terzi, debitori del soggetto che è iscritto a ruolo o dei coobbligati,

di indicare per iscritto, ove possibile in modo dettagliato, le cose e le somme da loro

dovute al creditore.

• La risposta del terzo deve essere data nel termine indicato non inferiore a trenta

158

• La risposta del terzo deve essere data nel termine indicato, non inferiore a trenta

giorni dalla ricezione

• Si tratta di una dichiarazione resa sotto la piena responsabilità

• In caso di inadempimento è prevista l’applicazione di sanzioni pecuniarie

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

PIGNORAMENTO PRESSO TERZI DELLE COSE

TITOLO CORSO

• L’art. 73 manteneva la procedura del Cpc per il possesso di cose

presso terzi, caso nel quale era ancora il giudice dell’esecuzione a

ordinare la consegna dei beni all’agente della riscossione

• Con la Legge n. 244/07 (finanziaria 2008), il comma 143 dell’art. 1

estende la stessa veloce procedura al pignoramento di cose presso terzi

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LA RISCOSSIONE A MEZZO INGIUNZIONE

ESPROPRIAZIONE IMMOBILIARE - DISP. PARTICOLARI ART. 76 DPR 602/73 DOPO DL 69/2013

TITOLO CORSO

•1. Ferma la facoltà di intervento ai sensi dell'articolo 499 del codice di proceduracivile, l'agente della riscossione:) d ' ll' i i l' i i bil di i à d l d bia) non da' corso all'espropriazione se l'unico immobile di proprietà del debitore, con

esclusione delle abitazioni di lusso aventi le caratteristiche individuate dal decreto delMinistro per i lavori pubblici 2 agosto 1969, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 218del 27 agosto 1969, e comunque dei fabbricati classificati nelle categorie catastali A/8e A/9, e' adibito ad uso abitativo e lo stesso vi risiede anagraficamente;a-bis) non da' corso all'espropriazione per uno specifico paniere di beni definiti «beniessenziali» e individuato con decreto del Ministero dell'economia e delle finanzed'intesa con l'Agenzia delle entrate e con l'Istituto nazionale di statistica;b) nei casi diversi da quello di cui alla lettera a) puo' procedere all'espropriazione

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b) nei casi diversi da quello di cui alla lettera a), puo procedere all espropriazioneimmobiliare se l'importo complessivo del credito per cui procede superacentoventimila euro. L'espropriazione puo' essere avviata se e' stata iscritta l'ipotecadi cui all'articolo 77 e sono decorsi almeno sei mesi dall'iscrizione senza che il debitosia stato estinto.

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Grazie per l’attenzione