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Parrocchia di S. Verdiana - Il giornale dei ragazzi del catechismo - n. 95 Novembre 2012 e-mail: [email protected] www.granello-senape.spaces.live.com; Granello di Senape anche su Facebook! Cos’è per te la fede? Per me la fede è avere sempre una persona su cui contare che nonostante tutto ti aiuta e per te c’è sempre. Io non parlo spesso di fede con i miei amici, ma se ne parlo non mi tiro indietro e non me ne vergogno. Per me la fede è una cosa molto importante che però non riesco a sfruttare al meglio, perché non ho mai voglia di andare alla Messa e difficilmente prego quando non devo porre delle richieste. Comunque cerco sempre di impegnarmi e di sforzarmi a fare anche ciò che non voglio. Per me la fede è un modo per stare insieme, è un qualcosa che ti aiuta quando ti trovi in difficoltà, non un aiuto materiale, ma morale. La fede la vivo normal- mente, non è una cosa che mi pesa, ma anzi mi solleva. Con le persone credenti o non, non trovo difficoltà a rivelare la mia fede. E’ un conforto in un momento di smarrimento, ma vuol dire anche fidarsi cieca- mente di qualcuno, come poche volte succede. Per me la fede è il credere in Dio e manifesto ciò continuando il cammino verso di lui. Non so bene cos’è la fede, ma so che quando mi ritrovo in chiesa o a ca- techismo mi sento diversa, mi cambia l’umore della giornata e per questo credo che sia una cosa bella. La fede è una cosa molto importante. Ci credo ma non la pratico molto, perché non prego tutti i giorni e non vado a messa tutte le domeniche, so però che è sbagliato. La fede per me è molto importante, ci credo molto e ne sono fiera. La fede per me è una cosa speciale, difficile a spiegare con le parole; è qualcosa che va dimostrato coi fatti, con le azioni che si svolgono quotidianamente. E’ come un filo su cui posso sempre contare ed aggrapparmi nei momenti più duri e negli ostacoli della vita. E’ importante perché ti insegna a vivere la vita di ogni giorno con speranza. Gruppo Dopo Cresima ‘97&’98 Fede è … Restare uniti a Gesù! "Il tralcio non può portare frut- to se non è unito alla vite". Con questa breve ma impor- tantissima frase del vangelo di Giovanni abbiamo spiegato ai bambini l'importanza di rimanere uniti a Dio ogni gior- no, perché così possiamo affronta- re qualsiasi difficoltà e saremmo capaci di portare molto frutto cioè di fare molte cose buone nella nostra vita e in quella degli altri. Per semplificare il tutto ci siamo poi paragonati tutti noi a dei pic- coli tralci che, anche se alla vista sembrano deboli, sono in realtà molto forti e resistenti grazie alla vite a cui sono attaccati ovvero il nostro Signore. Abbiamo poi pre- so dei foglietti nei quali ogni bam- bino ha scritto il suo nome e di chiunque altro volesse e a uno a uno li abbiamo appallottolati e attaccati a una vite "fai da te" per ricordarci così sempre e in parti- colar modo in quest'anno della fede l'importanza di rimanere uniti a Dio. Marialuisa A., catechista 3° elem. Novembre 2002 - Novembre 2012 10 anni di Granello!

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Parrocchia di S. Verdiana - Il giornale dei ragazzi del catechismo - n. 95 – Novembre 2012

e-mail: [email protected]

www.granello-senape.spaces.live.com;

Granello di Senape anche su Facebook!

Cos’è per te la fede?

Per me la fede è avere sempre una persona su cui contare che nonostante tutto ti

aiuta e per te c’è sempre. Io non parlo spesso di fede con i miei amici, ma se ne

parlo non mi tiro indietro e non me ne vergogno.

Per me la fede è una cosa molto importante che però non riesco a sfruttare al

meglio, perché non ho mai voglia di andare alla Messa e difficilmente prego

quando non devo porre delle richieste. Comunque cerco sempre di impegnarmi

e di sforzarmi a fare anche ciò che non voglio.

Per me la fede è un modo per stare insieme, è un qualcosa che ti aiuta quando ti

trovi in difficoltà, non un aiuto materiale, ma morale. La fede la vivo normal-

mente, non è una cosa che mi pesa, ma anzi mi solleva. Con le persone credenti

o non, non trovo difficoltà a rivelare la mia fede.

E’ un conforto in un momento di smarrimento, ma vuol dire anche fidarsi cieca-

mente di qualcuno, come poche volte succede.

Per me la fede è il credere in Dio e manifesto ciò continuando il cammino verso

di lui. Non so bene cos’è la fede, ma so che quando mi ritrovo in chiesa o a ca-

techismo mi sento diversa, mi cambia l’umore della giornata e per questo credo

che sia una cosa bella.

La fede è una cosa molto importante. Ci credo ma non la pratico molto, perché

non prego tutti i giorni e non vado a messa tutte le domeniche, so però che è

sbagliato.

La fede per me è molto importante, ci credo molto e ne sono fiera.

La fede per me è una cosa speciale, difficile a spiegare con le parole; è qualcosa

che va dimostrato coi fatti, con le azioni che si svolgono quotidianamente.

E’ come un filo su cui posso sempre contare ed aggrapparmi nei momenti più

duri e negli ostacoli della vita. E’ importante perché ti insegna a vivere la vita di

ogni giorno con speranza.

Gruppo Dopo Cresima ‘97&’98

Fede è …

Restare uniti

a Gesù!

"Il tralcio

non può

portare frut-

to se non è

unito alla

vite". Con

questa breve

ma impor-

tantissima

frase del

vangelo di Giovanni abbiamo

spiegato ai bambini l'importanza

di rimanere uniti a Dio ogni gior-

no, perché così possiamo affronta-

re qualsiasi difficoltà e saremmo

capaci di portare molto frutto cioè

di fare molte cose buone nella

nostra vita e in quella degli altri.

Per semplificare il tutto ci siamo

poi paragonati tutti noi a dei pic-

coli tralci che, anche se alla vista

sembrano deboli, sono in realtà

molto forti e resistenti grazie alla

vite a cui sono attaccati ovvero il

nostro Signore. Abbiamo poi pre-

so dei foglietti nei quali ogni bam-

bino ha scritto il suo nome e di

chiunque altro volesse e a uno a

uno li abbiamo appallottolati e

attaccati a una vite "fai da te" per

ricordarci così sempre e in parti-

colar modo in quest'anno della

fede l'importanza di rimanere uniti

a Dio.

Marialuisa A., catechista 3° elem.

Novembre 2002 - Novembre 2012 10 anni di Granello!

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Passi di Luce a Sassello!!!

In teatro … va in scena la Fede!

Un’esperienza di grazia e di gioia grande poter mettere in scena Passi di Luce, il

recital sulla vita della Beata Chiara Badano, proprio nel suo paese natale, Sas-

sello (Savona), in Liguria. Due giorni trascorsi lassù tra prove, incontri, emozioni

e … l’esperienza teatrale diventa occasione e tramite per un’esperienza di fede!

Da quando ha iniziato a concretizzarsi il progetto di portare Passi di Luce a Sassello io più volte mi sono fermata a immaginare come sarebbe stato essere lì, a parlare di Chiara in mezzo ai suoi amici, ai genitori, nei luoghi in cui ha vissuto... Mai, però, mi sa-rei aspettata un'esperienza così forte, difficile da spiegare a parole. Un misto di commozione, gioia, ansia, paura di sbagliare e orgoglio. Una forte responsabilità e allo stesso tempo una bella soddisfazione, visto che, in fondo, più di quattrocento persone erano lì perché gli raccontassimo il NOSTRO incontro con Chiara! Ma la cosa più emozionante? Gli sguardi di tutti noi, grandi e piccini, commossi alla fine del secondo spettacolo. Questo vuol dire che non siamo semplici "attori dilettanti", ma che quello che portiamo in scena, cioè la vita LUMINOSA di questa ragazza, ci ha toccato davvero in profondità. Grazie a tutti e grazie a Chiara!!! Evere R., 24 anni

Le difficoltà incontrate, la paura di sbagliare, la tensione… Il nostro è stato un percorso in salita, ma in questo percorso ci hanno guidato i passi di Chiara, pieni di luce e grazie a lei siamo giunti fino a Sassello, dove ci hanno accolto con grande entusiasmo. Gli enormi applausi ricevuti dal pubblico alla fine dello spettacolo ci hanno fatto capire che siamo riusciti a trasmettere, attraverso la musica e le parole, le stesse emozioni che abbiamo provato nell'incontro con Chiara e sopratutto siamo riusciti a far conoscere questo esempio di Santità... e penso che niente potrà mai sostituire la grande gioia provata nel cuore! "Quando parliamo ai giova-ni di quella fiaccola che Chiara avrebbe voluto passare loro, non ci saremmo immaginati mai che voi l'avreste presa seriamente e sareste riusciti a realizzare questo progetto così grande!" ... queste sono state le parole di Daniela, amica della Beata Chiara, quando alla fine dello spettacolo è venuta a congratularsi con noi, e penso che questo ci faccia capire che abbiamo davvero tra-smesso una testimonianza così bella ed intensa!! Paola T., di Petrazzi

Quando questa grande avventura è cominciata non avrei mai potuto immaginare che saremmo riusciti ad arrivare fino a questo punto, a coinvolgere così tante persone, a provare delle così grandi emozioni, ma grazie alle meravigliose persone che compongo-no questa Compagnia e all'aiuto di Chiara ci siamo riusciti, abbiamo portato la nostra testimonianze di fede proprio a Sassello. Luce, questo è proprio il termine giusto, per-ché Chiara era, ed è, questo: Luce! La sua Luce ha rischiarato il cammino di molte per-sone, ci ha portati fino alla sua casa, alla sua camera, alla tomba, dove emozionati co-me mai abbiamo cantato proprio la canzone " Luce" sotto la pioggia. In quel momento ci è sembrato di averla lì, accanto a noi, una presenza che non ci ha abbandonato fino all'arrivo in teatro, dove abbiamo recitato con una gioia nuova, la gioia che si prova quando si ha un pubblico meraviglioso davanti che ti spinge a dare il meglio di te, a

sentirti parte viva della storia, a commuoverti persino, quando, alla fine dello spettacolo, vedi una bambina che porta un mazzo di rose al padre di Chiara. Se dovessi riassumere questo ultimi due giorni in un' unica parola, sceglierei EMOZIONE. Laura R., 15

anni

Le emozioni e i doni raccolti in questi tre giorni non possono essere spiegati … forse appieno ancora nemmeno compresi. Credo siano semi gettati su buona terra...i cui frutti saranno destinati ad essere raccolti con il tempo. Quello che siamo e quello che con questo spettacolo riusciamo a portare agli altri è un grandissimo dono di Dio e di Chiara, Come lei proviamo ad essere testimoni del Vangelo vissuto. Nel volto di chi sale su quel palco si vede la vera testimonianza di Chiara: ama sempre anche nelle difficoltà e nel dolore e vive il Vangelo concretamente. Questo spettacolo ne è testimonianza. Chiara ha passato a noi la fiaccola, continuia-mo ad essere testimoni di LUCE portandola con gioia a tutti coloro che incon-triamo sulla nostra strada ... e nella platea degli spettacoli! Barbara B.

Beh....penso che è stato già detto tutto ciò che penso anch'io. E' stata un’esperienza troppo grande che resterà nel cuore di tutti noi. Credo che du-rante i nostri due spettacoli eravamo in una dimensione altissima, in mezzo a noi c'era la presenza di Dio e Chiara. Gemma D. V. (ballerina)

Anche di fronte alle difficoltà siamo riusciti ad andare avanti e siamo rimasti uniti. Fare il recital davanti al papà di Chiara è stato bellissimo, è stata una prova ed un premio grande! Diletta, 11 anni (nel ruolo di Chiara Luce)

Il momento che mi è piaciuto di più è quando ho dato le rose al papà di Chia-ra. Peccato che Chiara Luce è morta, perché le rose avrei preferito dargliele da viva… Anna C., 6 anni, (nel

ruolo di Chiara Luce bambina)

Continua...

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Fino all'anno scorso conoscevo solo vagamente la figura di Chiara Luce, poi, circa un anno fa partecipai all'incontro con Giuliano dove vidi il filmato sulla sua meravigliosa vita e fui da subito colpita dalla sua storia. Avevo saputo da po-

co di aspettare un altro bambino... e la testimonianza dei suoi genitori mi ha fatto capire a pieno quanto i figli siano innanzitutto un dono immenso e che principalmente sono figli di Dio. Paola C.

A Sassello con e per Chiara Luce. Il racconto di Noemi... Siamo partiti Sabato pomeriggio. Arrivati a Sassello ci siamo sistemati per dormire e devo dire che ci hanno trattato veramente bene! La mattina del 28 ci siamo svegliati presto e siamo an-dati a fare colazione al Bar Gina, offerta da Giuliano Robbiano, amico del-la beata, e dopo abbiamo avuto un breve incontro con i Genitori di Chiara Luce nel quale ho avuto la possibilità di conosce e parlare con Maria Te-resa, la madre di Chiara, e con il suggerimento della nostra regista, le ho intonato un pezzo della canzone scritta da noi per il musical “E si può correre''. La madre di Chiara a sentire quelle parole si è emozionata e mi ha fatto i complimenti per le parole e per la mia voce, inoltre appena Ele-na mi ha presentato a loro dicendo che interpreto Chiara, Maria Teresa mi ha sussurrato che le somiglio e in quel momento mi si è gelato il san-gue, è stata un'emozione bellissima… non so nemmeno descriverla. Usci-ta dalla casa dei Badano con tanta pace nel cuore ho seguito il gruppo che si stava incamminando verso il Cimitero. Lì le abbiamo fatto un saluto ed io personalmente ho chiesto che tutto andasse per il meglio. Prima di uscire dal cimitero ci siamo raccolti in preghiera e abbiamo cantato ''Luce'' davanti alla sua luminosa tomba. Non riuscivo a cantare perché le lacrime erano incontrollabili. Dopo la Messa celebrata da Don Mirco ci siamo recati in teatro per le ultime prove. Tremavo al solo pensiero che dopo pochi minuti sarebbe arrivata la gente e sarebbe iniziato lo spettacolo. Ero nervosa, ma felice! Salita sul palco per il primo spettaco-lo, mi sono accorta di essere a mio agio, la paura era sparita, l'ansia anche. Il primo spettacolo è andato bene e il pub-blico ce lo ha dimostrato! Un pubblico fantastico che ci ha applaudito per tutto il tempo e alla fine non volevano più smettere, inoltre ho visto molte persone in piedi per applaudirci! UNA SENSAZIONE FANTASTICA! Ci hanno dato la grinta e la carica giusta per affrontare il secondo spettacolo! Pochi minuti prima dello spettacolo entra Elena nel ca-merino dicendo: ''Ruggero Badano è in prima fila''. Lì mi è quasi preso il panico, che però grazie alle persone che mi stavano vicino si è trasformato subito in uno stimolo maggiore. Il padre era lì a guardarci, doveva essere tutto perfet-to. Per fortuna è stato così e alla fine lui era molto soddisfatto ed emozionato. Durante l'unica canzone che ho cantato davanti potevo osservare Ruggero mentre la cantavo e questo mi ha dato una forza STRAORDINARIA. Non so descrive-re cosa mi sia successo di preciso... Nonostante la sua presenza sul palco mi sentivo a mio agio, ero serena e molto tranquilla, molto più del primo spettacolo. L'ho vissuta molto bene quest'esperienza, pensavo di essere più fragile, ma fare Chiara Luce a Sassello mi ha dato una forza incredibile, che neanche io sapevo di avere. Quando Ruggero,al termi-ne dello spettacolo è venuto a farci i complimenti e a dirci che gli abbiamo fatto rivivere tutti i momenti, scena per scena, sono scoppiata in lacrime, è un'emozione troppo grande per rimanerne indifferenti! Quando siamo saliti in Bus, sono crollata dalla stanchezza ma ero la ragazza più FELICE di questo mondo. Due giornate piene di emozioni, che di-re, a mio parere... FAVOLOSE! Noemi T. 18 anni, (nel ruolo di Chiara Luce)

Noemi con i genitori della Beata Chiara Luce

Catechisti in ritiro …

Per prepararsi

all’anno della Fede!

Il 13 e 14 ottobre si è svolto il ritiro dei catechisti a Quercianella, un

ritiro che ogni anno facciamo per prepararci all’anno catechistico in

preghiera e amicizia. Don Marco ha introdotto il tema di

quest’anno ,‘L’anno della Fede’, basandosi principalmente su cosa

significhi essere catechisti e su come ognuno di noi, prima di tutti,

dobbiamo vivere e trasmettere il dono della Fede che Dio ci ha da-

to. Questo è stato il primo ritiro per me ed

Elia, in quanto nuovi arrivati in questa grande famiglia. Sono stati

due giorni molto interessanti che abbiamo passato tutti insieme noi

ragazzi, adulti e famiglie, in cui ciascuno ha condiviso le proprie

idee, pensieri e anche dubbi. Siamo molto contenti ed entusiasti di

iniziare questo nuovo cammino come catechisti e speriamo di riu-

scire in questo compito molto importante, impegnandoci al massi-

mo. Elia e Benedetta

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Pro Manuscipto - Stampato in proprio - Propositura di Santa Verdiana

Appuntamenti da

non dimenticare!

Si accolgono le iscrizioni al catechismo dei bambini di 1° elementare! Settimana dal 26 al 30 novembre:

esercizi spirituali nel quotidiano: sono sospesi tutti gli incontri di catechismo. I giovani presentano il recital “Passi di Luce”: domenica 11 novembre ore 16.00 nel teatro di Montelupo; Sabato 24 novembre ore 21 a Fibbiana, domenica 25 novembre ore 16.00 a Fibbiana!

T F R I T O D E I P L M

E I I A F E O T D E E I

M D S E D R E R N R C S

P U P I C D E O R C E T

I C O A D I I M S H T E

O I S A R G E C O E E R

N A T V I T A N E I R O

A L E L A M L S R I E P

F G E N O R D I O E D O

O R P E R V I I L V E P

R C U L T O L E O R R O

P E F E S T A C D O C L

N L U I O N O D R E P I

ALDILA’ FIDUCIA PROFANO

CREDERE MALE RELIGIONE

CULTO MISTERO RISPOSTE

DEI MORTE RITO

DIO PERCHE’ SACRO

DOLORE PERDONO TEMPIO

FESTA POPOLI VITA

Chiave: 2,4,1,8,2,5,3,2,7,3,6,3,3

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

La soluzione nel prossimo numero di Granello!

Rispondi e vinci un

librino sui Santi!

Hai seguito bene la catechesi

sui Santi attraverso l’arte fatta

da don Marco sabato 27 otto-

bre in Santa Verdiana?

Rispondi su un foglio a queste

domande, imbucalo poi col tuo

nome, cognome e gruppo di

catechismo nella posta di Gra-

nello. Tra tutti coloro che ri-

sponderanno saranno estratti

alcuni nomi che riceveranno

come premio biografie di Santi

per bambini!

1) Qual è il Santo che ti ha

più colpito? Perché?

2) Quali nomi di Santi affre-

scati in santa Verdiana ti ricor-

di?

3) Come si fa a riconoscere un

santo in un dipinto?