“desktop” anno vii … · 1 day ago · biondillo, carla falco, martina maione e fabio...
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www.isissmajorana.edu.it desktopisiss@gmail.com
Pubblicazione periodica degli studenti dell’I.S.I.S.S. “E.Majorana” di S.Maria a Vico (CE)
“DESKTOP” ANNO VI I
NUMERO UNICO - A.S . 2019-2020
Ogni cosa è illuminata
Sembra assurdo ma mai come questa volta possiamo dire, con un
sospiro di sollievo, che questo anno scolastico-bizzarro, strano, beffardo,
orribile- sia finalmente giunto al termine. È stato impegnativo, per tutti,
studenti docenti, dirigenti, per tutto il personale scolastico: ognuno di noi
ha vissuto questo periodo come in una bolla, spesso inconsapevole di ciò
che stava avvenendo, non tanto dal punto di vista reale delle cose,
quanto da quello emotivo. Però- perché in ogni situazione, bella o brutta
che sia, c’è sempre un però- anche questa volta, MAI come questa volta,
la nostra scuola ha assunto il ruolo principale che deve sempre ricoprire,
vale a dire quello di supportare i propri studenti. Con una intuizione di
chi vede le cose ben oltre il proprio naso, la nostra Dirigente è riuscita,
grazie al supporto di un team tecnico informatico all’avanguardia, a far
partire una didattica a distanza, unica, e ben solida già dal 9 di marzo
(consentiteci di vantarci un po’…); abbiamo distribuito computer in
comodato d’uso ai nostri studenti, abbiamo creato una rete di contatto
continua con studenti e famiglie, abbiamo rispettato tempi ed orari sin
dal primo giorno. ..continua in seconda pagina...
SOMMARIO
OGNI COSA E’ ILLUMINATA
I GIOVANI INCONTRANO L’EUROPA
Pag.
2
VISIERE PROTETTIVE Pag.
3
OMAGGIO ALL ’OSPEDALE
COTUGNO DI NAPOLI
Pag.
4
EBBENE SI, LE CONOSCENZE E
COMPETENZE ACQUISITE A
SCUOLA SERVONO ECCOME!!
Pag.
5
GLI STUDENTI DEL MAJORANA
INCONTRANO TULLIO FOA’
Pag.
6
GIORNATA DELLA MEMORIA
EMOZIONANTE
Pagg.
7-8
UNA PASSEGGIATA
TRA LE STELLE
Pag.
9
L ’AMICA GENIALE
LA GRINTA DI UNA LEONESSA
Pagg.
10-11
“LA MALEDIZIONE
DELL ’ACCIAIO”
Pag.
12
...dalla prima pagina
Non solo: abbiamo attivato il servizio di consulto psicologico online, già presente durante l’anno nel nostro
istituto, insomma, abbiamo fatto in modo che i nostri ragazzi non si sentissero mai soli, spostando a volte
l’asse delle nostre “live” in dialoghi di matrice emotiva e sociale. Glielo avevamo promesso, e crediamo di
aver tenuto fede alla parola data. E quando le cose vengono fatte con criterio, quando le promesse si
mantengono, si raccolgono sempre i frutti della semina, che sanno essere polposi e saporiti: ed allora i
ragazzi ci hanno ricambiati con la competenza principale che solo dei grandi caratteri come i loro
potevano sviluppare in un contesto simile: la resilienza. Non si sono persi d’animo, anzi, hanno cercato il
modo di rendere proficua una situazione che- da qualsiasi prospettiva la si voglia vedere- non aveva nulla
di buono da offrire. C’è chi ha approfittato per colmare il gap che aveva in qualche disciplina; chi ha
chiesto di intensificare le lezioni, chi ha chiesto di approfondire argomenti. Ma non solo: abbiamo visto
sbocciare i nostri fiori, rinchiusi nelle loro singole gabbie, offrendoci ciò che la scuola ha insegnato loro. Ci
sono stati i ragazzi del nostro liceo, che, guidati da una splendida maestra d’orchestra hanno realizzato un
video di ringraziamento per il personale dell’ospedale Cotugno di Napoli, in prima linea per la lotta al
virus, combinando il canto, la musica, la scrittura, la pittura e la danza: una ballata dal nome evocativo,
“Rinascimento”, correlata da un dolcissimo video che suscita empatia e commozione verso questi piccoli
colibrì che “fanno solo la loro parte”. Abbiamo assistito ai contributi delle nostre ragazze, del liceo e del
tecnico, che come ogni anno non hanno voluto mancare a quello che per noi è un appuntamento fisso nel
nostro progetto di educare al vivere civile, ovvero la marcia in ricordo di Don Peppino Diana, che anche
da casa hanno dato il proprio contributo volontario a questa nuova forma di marcia “social”. Abbiamo
scoperto che anche in un settore estremamente pratico, come quello meccanico, si può dare prova, a
distanza, delle proprie capacità e del proprio senso civico, mettendo a punto, supportati da un “direttore
dei lavori”, la realizzazione di visiere protettive di altissima qualità, prodotte in toto (dalla progettazione
grafica alla esecuzione materiale) dai nostri ragazzi. Abbiamo chiuso in bellezza, con i ragazzi del tecnico
chimico che - coadiuvati da una guida efficace e “sul pezzo” - hanno messo in pratica quella che poteva
sembrare solo teoria, e producendo un gel igienizzante in regola con le linee guida dell’OMS e che nulla
ha da invidiare ai suoi simili dai nomi blasonati. Abbiamo assistito alla crescita dei nostri ragazzi, li
abbiamo visti maturare, e diventare cittadini e studenti consapevoli. Hanno imparato a smussare gli
spigoli del loro carattere, a tendere una mano laddove ce ne fosse stato bisogno, hanno imparato a capire
il valore di ciò che fanno, spesso svogliatamente tra le quattro mura di quella scuola che mai come
adesso, attende trepidante di poterli riaccogliere. Abbiamo, tutti, compreso il senso di essere parte di
una cosa più grande, di essere tasselli fondamentali della storia, non solo la nostra, ma quella universale:
siamo gemme preziose, incastonate in un gioiello che, con i suoi lati oscuri e con quelli piacevoli, è unico:
la vita. La Redazione
Pagina 2 “DESKTOP” ANNO VI I - NUMERO UNICO A .S . 2019-2020
Nel seminario "I giovani incontrano l'Europa" il prof. Gennaro
Valentino, docente all'Università di Stettino (Polonia), incontra gli
studenti dell'I.S.I.S.S “Ettore Majorana” di Santa Maria a Vico e,
attraverso una illuminante testimonianza sulla sua esperienza
Erasmus+, invita gli studenti a cercare in se stessi le motivazioni
per lo sviluppo del proprio percorso di vita e per la ricerca della
propria felicità, ma sempre con uno sguardo attento alle
opportunità offerte dall'Europa, quali il programma Erasmus+.
Pagina 3 “DESKTOP” ANNO VI I - NUMERO UNICO A .S . 2019-2020
L’ I.S. “E. Maiorana” di Santa Maria a Vico produce mascherine protettive con visiera
trasparente per il personale scolastico e gli operatori della protezione civile Gli studenti del Tecnologico Meccanica e Meccatronica:
creatività, competenza e grande senso civico
In questo periodo di emergenza sanitaria nazionale, gli studenti della classe quinta dell’indirizzo Meccanica e Meccatronica, sapientemente guidati dal prof. Biagio Del Prete, hanno mobilitato saperi, abilità e capacità personali di fronte ad una situazione problematica da gestire: la tutela della salute. Gli allievi si sono cimentati nel produrre una visiera protettiva corredata di film in PVC, ovvero un anti-droplet utile come difesa dal possibile contagio dovuto alle particelle rilasciate nell’ aria da soggetti positivi al coronavirus. Per la prototipazione e la realizzazione del dispositivo è stata utilizzata una stampante 3D, in dotazione all’Istituto, con l’impiego del filamento di acido polilattico (PLA), bioplastica del tutto ecosostenibile composta per la maggior parte da amido di mais. La modalità di didattica a distanza non ha impedito agli studenti la possibilità di continuare ad apprendere ed utilizzare le competenze acquisite con lo studio delle discipline caratterizzanti l’indirizzo: meccanica e meccatronica, sistemi ed automazione, tecnologie meccaniche e progettazione con sistemi AutoCad e Tinkercad. L’attività di produzione delle mascherine è stata occasione per un confronto continuo del gruppo classe, che ha interagito da remoto con il docente, in merito all’ impostazione della stampante 3D ma è stata anche spunto di riflessione su questa nuova modalità produttiva che sta già modificando il processo di progettazione da parte delle aziende. La Dirigente Scolastica Prof.ssa Maria Giuseppa Sgambato ha incoraggiato e sostenuto l’attività del prof. Del Prete e dei suoi studenti, elogiandone la creatività, la competenza e il grande senso civico. I preziosi dispositivi sono stati già forniti nella mattinata del 7 maggio al personale scolastico maggiormente esposto, presente anche il sindaco Andrea Pirozzi che si è complimentato per l’iniziativa. Una seconda distribuzione verrà effettuata agli operatori della protezione civile del comune di Santa Maria a Vico.
Clicca per vedere il filmato
Pagina 4 “DESKTOP” ANNO VI I - NUMERO UNICO A .S . 20198-2020
Omaggio all’Ospedale “Cotugno” di Napoli “Rinascimento” è il titolo del video solidale realizzato dagli alunni della Classe III A Liceo
Scientifico dell’ISISS MAJORANA-BACHELET, di Santa Maria a Vico (Ce). Coordinati dalla
propria insegnante di Lettere, Prof.ssa Angela Piccolo, i quattro studenti talentuosi Domenico
Biondillo, Carla Falco, Martina Maione e Fabio Zimbardi, col supporto di tutta la Classe, hanno
scelto di esprimere la propria sincera e istintiva gratitudine a chi è stato in prima linea nella
lotta al COVID-19, donando amorevolmente una parte del proprio tempo durante la lunga
quarantena. Musica, danza, testi, immagini in un unico lavoro interdisciplinare, effettuato da
remoto: un esempio vivo di scuola che, anche a distanza, è vicina alle famiglie e al territorio!
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Pagina 5 “DESKTOP” ANNO VI I - NUMERO UNICO A .S . 2019-2020
Ebbene si, le conoscenze e competenze acquisite a scuola servono eccome!! Ne sanno qualcosa gli alunni della V A dell’indirizzo chimica e materiali del nostro Istituto
quando, durante l’emergenza sanitaria e la DAD, invitati dalla Dirigente e guidati dai loro prof. di
chimica analitica, Nicola Iadicicco, hanno approfondito il tema delle soluzioni igienizzanti per le
mani: la loro composizione, le loro proprietà ed effetti; prodotti ormai declamati in tutti i canali di
comunicazione come barriera contro la trasmissione del virus. Hanno scoperto subito che la
chimica, disciplina con la quale ormai “convivono” da cinque anni, non è solo quella materia
lontana dalla vita quotidiana, relegata ad alcuni addetti del settore in sparute industrie e
laboratori, o vista addirittura come male oscuro, responsabile di inquinamento e malattie mortali,
non è solo formule da ricordare o da assimilare in maniera totalmente teorica, ma qualcosa di
empirico, di fruibile subito, che può salvare la vita, può difenderci contro il virus oscuro, può
aiutarci a migliorare la nostra vita e il nostro pianeta. Le competenze sono state subito messe in
campo da tutti gli alunni nel corso della D.A.D., traducendo e studiando le indicazioni
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, approfondendo le proprietà delle materie prime e i
loro effetti, approntando calcoli sulla composizione per un’attività di laboratorio che non si
sarebbe potuta fare a causa della chiusura della scuola. Alcuni alunni non si sono fermati qua, si
sono dimostrati più incuriositi, ed hanno voluto mettere in pratica ciò che avevano approfondito
teoricamente; hanno approfittato della disponibilità di un laboratorio chimico e, appena terminato
il lockdown, si sono spostati in autonomia, e, guidati dal loro docente hanno prodotto campioni di
soluzione igienizzante per mani, provato la loro efficacia con test microbiologici, messo a
disposizione il loro knowhow per produrre il gel nella loro scuola già dal prossimo anno
scolastico, facendo tesoro dell’esperienza e discutendone anche al colloquio dell’esame di stato,
con grande successo! Le competenze hanno prodotto i loro effetti!!
Siamo orgogliosi di poter dire: “Viva la scuola!”
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Pagina 6 “DESKTOP” ANNO VI I - NUMERO UNICO A.S. 2019-2020
PER LA SETTIMANA DELLA MEMORIA GLI STUDENTI DEL MAJORANA INCONTRANO TULLIO FOA’
presentato come un bambino di cinque anni, ed ha raccontato la sua storia, di discriminazione, persecuzione e difficoltà economiche, senza mai cadere nel vittimismo, e soprattutto senza mai lasciar trapelare un sentimento di vendetta che, usando le sue parole, è un sentimento che non gli appartiene. Ha redarguito in maniera simpatica, i ragazzi, focalizzando sugli aspetti importanti, non solo dell’Olocausto da lui vissuto, ma sul valore della memoria. Ha parlato di sé ma non solo: ha parlato della sua famiglia, dei fratelli, ma anche di quelle tante persone, bambini soprattutto, che non hanno potuto essere qui come lui a raccontare la loro storia, perché vittime totalmente innocenti, di un dramma indescrivibile. Abbiamo visto i volti dei ragazzi passare dal sorriso al disgusto, nel sentire narrare i vari volti della discriminazione, dell’odio e della violenza, rasserenati dalle parole fluide del “nostro amico” Tullio. Le domande, da parte loro sono sorte spontanee, con la curiosità, discreta ed educata, che solo i ragazzi, quando si trovano a proprio agio, sanno porre. Ed è stato naturale per tutti, alla fine del nostro incontro, andargli incontro per chiedergli una foto, stringergli la mano, o ancora porre qualche domanda personale. La forza e l’importanza della scuola stanno nel rendere alla portata di tutti argomenti, storie e realtà del passato e del presente: l’Istituto Majorana Bachelet, da anni si sta muovendo in tal senso per rendere gli studenti, prima ancora che nuclei di conoscenza, nuclei di competenze sociali. La Dirigente Scolastica Pina Sgambato ha dimostrato, ancora una volta, che mettendo i ragazzi al centro, essi diventano, non più spettatori, ma veri attori della storia e della vita.
La Redazione
Se è vero che la Settimana della Memoria è un evento nato per ricordare e rinforzare la memoria -soprattutto sui giovani- circa gli orrori dell’Olocausto, è anche vero che esso deve essere un momento in cui la riflessione, e le parole siano divulgatrici di pace e non di odio. E quindi non poteva concludersi in modo migliore questo periodo se non, come avvenuto presso il Laboratorio teatrale dell’Istituto Majorana Bachelet di Santa Maria a Vico, il 31 gennaio, con l’intervento del signor Tullio Foà, rappresentante della Comunità Ebraica di Napoli, che –insieme ad altre quattro persone , testimoni dirette di quel tempo - è stato protagonista del docufilm “Figli del destino”, diretto da Francesco Miccichè e Marco Spagnoli , trasmesso per la prima volta lo scorso anni dalle emittenti Rai. E’ stata una mattinata col sorriso sulle labbra sin dagli inizi, quando, studenti delle classi II B e III A Liceo scientifico, coordinati dalla professoressa Angela Piccolo, hanno introdotto la giornata concentrando l’attenzione su Gino Bartali ed il mondo dei “Giusti”, ovvero di coloro che, pur non essendo ebrei, hanno in quel periodo, messo a disposizione la propria opera (a volte a rischio della vita) per salvare gente perseguitata ingiustamente. Introduzione conclusasi in maniera entusiasta con la performance del giovane Fabio Zimbardi che, voce e pianoforte, ha allietato la platea sulle note della piacevole e conosciuta “Bartali” di Paolo Conte. Ma il sorriso ha continuato a campeggiare sui volti degli astanti anche quando la parola è passata al protagonista, il giovane 86enne Tullio, che si è
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GIORNATA DELLA MEMORIA Parlare della Giornata della memoria, delle vittime
dell’Olocausto e della Shoah, diventa sempre più difficile
con i ragazzi di oggi, sia per ragioni anagrafiche, dal
momento che per loro il secolo scorso è già “storia
vecchia”, sia perché di questi tempi, con le nuove ondate
di odio ed un clima sempre meno sereno, parlare di
razzismo e antisemitismo può risultare retorico. Tuttavia la
forza dell’istituto Majorana Bachelet sta proprio nel rendere
mai banali giornate di riflessione, che diventano giornate di
parole, non urlate, ma sussurrate alle orecchie dei nostri
studenti in maniera pacifica ma realista. Ed in questo modo
è intervenuta presso il nostro laboratorio Teatrale di via
Caudio, la professoressa Miriam Rebhun, una testimone “di
seconda generazione”, per usare le sue parole, figlia ed
erede del Nazismo e dei suoi effetti. Nata da padre tedesco ebreo, che i genitori, in un atto
coraggiosissimo, hanno lasciato andare, assieme al fratello gemello, in Palestina, con l‘avvento
dello scatenarsi delle leggi razziali, sacrificando in questo modo la propria vita per quella dei figli,
diventata a sua volta orfana a causa di un fuoco nemico, la giovane Miriam racconta gli anni
della gioventù napoletana in una comunità , quella ebraica, nella comunità, quella napoletana,
fatta di condivisione, conforto, sostegno, ed una famiglia che con orgoglio e senza vittimismi, ha
vissuto la propria identità. Tuttavia questo non le ha impedito, di conservare un vuoto,
nell’anima, dovuto alla mancata conoscenza della famiglia paterna, di quella nonna tedesca
ebrea di cui sapeva a malapena il nome. Ed ha vissuto la sua vita, con il sostegno del marito e
dei familiari, cercando di colmare quel vuoto, e di riunire i fili di quella “parte mancante” di sé.
Ricerca che si è conclusa riuscendo a ritrovare i luoghi i cui erano nati e cresciuti, e ponendo una
pietra da inciampo sotto quella che fu la casa della nonna,
Frida. Con la serenità di chi ha fatto pace con la propria
storia, e con la sapienza che solo una insegnante di lettere sa
infondere nel ragazzi, la professoressa Rebhun si è
raccontata ai nostri studenti che l’hanno accolta con un
piacevole intro musicale e poetico a cura degli alunni Luigi
Pascariello ed Anna De Lucia, ed una lettura a cura
dell’alunna Annarita Favicchio. Un incontro fortemente voluto
dalla nostra Dirigente Pina Sgambato, da sempre sensibile a
tutti i temi riguardanti le discriminazioni, e che, da buona
docente di lettere, sa toccare sempre le corde giuste per far
risuonare le coscienze di studenti, ma anche di docenti.
Perché il vero modo di riflettere non risiede più nel silenzio,
ma nelle parole. La Redazione
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Emozionante
Questa è la parola adatta per descrivere la mattinata del 25 novembre che si è tenuta presso l'auditorium teatrale del plesso Bachelet. L'occasione, legata alla commemorazione della giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne , è stata l'incontro con la professoressa Angela Procaccini, autrice del libro "D". Un libro che parla di donne e dei tanti sentimenti che esse suscitano o provano: dolore, dono, dolcezza, desiderio, disperazione, dramma. Un momento per poter riflettere sul fenomeno della violenza di genere, un fenomeno che -stando ai numeri- non accenna a diminuire. Emozionante è stata la parola che la professoressa Procaccini ha utilizzato maggiormente nell'assistere alla "scomposizione" del suo libro da parte dei nostri studenti: la rielaborazione di alcuni suoi personaggi, la produzione di un quadro ad essi ispirato, una poesia, un canto con un ballo: tutte espressioni dei sentimenti in grado di suscitare il suo piccolo volume composto da sette storie di donne. E dopo le emozioni, forti, fortissime (una delle storie è autobiografica), sono arrivati puntuali gli interventi dei nostri ragazzi, che hanno permesso di accendere il dibattito su un argomento difficile da gestire, nella sua ovvietà. La nostra Dirigente ha instaurato un confronto dialettico sull'importanza dell'educazione ai sentimenti, da parte della famiglia, in primo luogo, e della scuola in seconda istanza; un argomento sul quale da anni si batte perché venga introdotta nel curricolo scolastico, come se fosse una vera e propria materia di studio. Una giornata dunque ricca di spunti, e condivisione, importante e preziosa per poter proseguire il percorso della legalità e del rispetto. Questi i nomi dei ragazzi che hanno preso parte all'incontro con una personale performance: Marina Laudato, Caterina Momo, Francesca D'Ambrosio, Annarita Favicchio, Paola Gagliardi, Francesca Barbarino, Mario Ferrara, Fabio Zimbardi, Carla Falco, Lazzaro
Carfora (che ha interpretato una poesia di Domenico Biondillo) La Redazione
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UNA PASSEGGIATA TRA LE STELLE
Questa è la storia di Luca, che da quando
aveva dieci anni, come tanti bambini della
sua età, sognava di diventare un
astronauta. Più passava il tempo, più
andava avanti con gli studi e più questo
sogno diventava un obiettivo; così,
terminati gli studi classici, Luca si è
iscritto alla facoltà di ingegneria
aerospaziale a Napoli. Appena terminata
l’università, Luca, con le idee chiare, ed
un bagaglio culturale di altissimo livello,
si è trasferito in Germania, dove ha
cominciato a lavorare presso L’ESA, la
più famosa agenzia aerospaziale europea:
e qui, ha consolidato il suo obiettivo: non
sarebbe diventato un astronauta, ma un
addestratore di astronauti. In pratica, Luca
ha il compito, difficilissimo, di preparare persone del calibro di Samantha Cristoforetti, o Luca Parmitano
(giusto per citare qualche nome tra i più conosciuti), alle missioni che devono affrontare. Deve seguirli, in
un percorso lunghissimo, che parte anche tre anni prima, condividendo a volte qualsiasi momento della loro
vita, portarli tutti alla stessa preparazione di base, sia dal punto di vista fisico, che di competenze ed anche
di impatto psicologico. In pratica un “personal trainer” dello spazio. E con grande semplicità, mercoledì 20
novembre, presso il nostro teatro, con la precisa organizzazione della docente Monica Vicario, l’ingegnere
Luca Anniciello si è posto verso i nostri ragazzi come se fosse uno di loro, partendo dagli albori, dai
continui viaggi, dai corsi da seguire in tutto il mondo, per poi entrare nel vivo del suo lavoro, mostrando
contributi eccellenti di astronauti, spiegando il funzionamento di una base spaziale, e la sua costruzione. È
stato piacevole vedere i nostri ragazzi affascinati ed incuriositi, inizialmente scettici verso una figura che-
solo all’apparenza- sembrava così lontana da loro. E tante sono state anche le domande, le curiosità degli
studenti, a cui l’ingegnere si è piacevolmente sottoposto, capendo, per empatia e simpatia, la necessità dei
ragazzi di volersi avvicinare ad un mondo così evanescente ai loro occhi, ma che nella pratica può essere
molto più vicino di quanto non possa sembrare. E chissà se forse, l’approccio diretto ed efficace
dell’ingegner Anniciello, non possa aver alimentato la fiammella di qualche nostro giovane studente verso
un percorso di studi così impegnativo ma così’ ricco di fascino e soddisfazioni. La Redazione
Con la fine dell’anno scolastico ci troviamo a
salutare anche i colleghi, ed il personale scolastico, che ha raggiunto l’ambito traguardo
della quiescenza. Una conquista per loro, una perdita per la scuola! Ci mancherà incontrarci ogni mattina e scambiare quelle chiacchiere di
conforto e saluto, ormai da anni diventate routine. E ci mancherà perché dopo tanto
tempo, si diventa una grande famiglia. Ma senza lacrimevoli commiati, è giusto dare il nostro saluto a chi può finalmente godere del
suo tempo in maniera totale, della famiglia, dei nipoti. Con un pizzico di invidia, ringraziamo chi
in questi anni, con pazienza ci ha sopportato, e salutiamo i docenti Filomena De Gennaro, Clementina Garofalo, Assunta Mancinelli, Alessandro Schettino, Domenico Dell’Aversana ed Arminio De Monaco; l’assistente
amministrativo Clementina Crisci, l’assistente tecnico Luciano Morgillo ed il collaboratore scolastico Francesco Papa. Noi vi aspettiamo comunque a scuola, dove ci troverete anche
solo per una “pausa caffè”. Ma ora è il vostro momento: vi auguriamo una “seconda vita” lunga e meravigliosa! Con affetto la Preside e i vostri colleghi
“DESKTOP” ANNO VII - NUMERO UNICO A .S . 2019-2020 Pagina 10
“L’amica geniale” Siamo alle prime battute dell’anno scolastico 2019-2020 che già Il Majorana-Bachelet ingrana la quinta e inaugura la stagione degli incontri con un grande evento. Infatti, il 17 settembre 2019, nell’ambito delle giornate dedicate al cinema e all’espressione, lo scenario del nostro bellissimo teatro ha accolto due giovani artisti che si sono imposti nella passata stagione televisiva, in quello che è stato considerato l’appuntamento mediatico più importante e più discusso dell’anno: la fiction “l’amica geniale”, trasposizione cinematografica degli omonimi libri di Elena Ferrante. Abbiamo avuto il piacere di incontrare e di passare una amabile mattinata con Gennaro de Stefano, nella fiction il fratello della carismatica Lila, e con Giovanni Amura, che ha interpretato magistralmente Stefano Carracci, il giovane salumiere che farà breccia nel cuore di Lila. Con l’apertura del giovane comico Antonio Aversano, già noto per aver fatto parte del cast della fiction napoletana “un posto al sole”, i due giovani attori sono stati introdotti da due tributi video a loro dedicati e dalle parole di altri due attori che nel passato sono stati ospiti del nostro auditorium: Antonio Ciccone, uno dei volti della serie tv Gomorra e Rosario Toscano, l’indimenticabile Gigino Donperignon del programma satirico “tele Garibaldi “. I due ragazzi hanno raccontato con simpatia e semplicità la loro esperienza, il clima del cast, qualche aneddoto, ma hanno anche posto l’accento su temi di carattere sociale quali la violenza, il valore della scuola e la visione della donna. Non è mancato un tributo all’attore Antonio Pennarella, stroncato da un male recentemente, anch’egli presente nel cast nel ruolo del temutissimo Achille Carracci. La giornata, organizzata dalla nostra instancabile preside Pina Sgambato, e dal talentuoso Nello Favicchio, fresco diplomato nel nostro istituto ma già con una lunga carriera alle spalle sia teatrale che televisiva, è stata apprezzata anche dalle autorità locali presenti come sempre ai nostri numerosi incontri. Si è dunque tagliato il nastro di questo nuovo anno, che si prospetta ricco di momenti importanti in cui -come sempre- il Majorana, con la linfa dei suoi studenti, sarà presente.
La Redazione
.
Pagina 11 “DESKTOP” ANNO VI I - NUMERO UNICO A .S . 2019-2020
LA GRINTA DI UNA LEONESSA
Questo è ciò che traspira dalle parole,
dalla tenacia e dal coraggio di Blessing
Okoedion, la giovane scrittrice ospite il
17 dicembre presso il laboratorio
teatrale Bachelet, nell’ambito della
settimana dello studente, che ha avuto
come tema “#nessunadifferenza”.
Blessing, giovane nigeriana, ha
raccontato nelle sue pagine, scritte con
onestà e senza veli la sua storia: una
storia di inganno (basato sulla fiducia),
una storia di sfruttamento e di
pregiudizio. La storia di una giovane
donna laureata che, con la fatua
promessa di un lavoro da tecnico
informatico in Europa, si è ritrovata
venduta e messa sulla strada da gente
senza scrupoli. La storia di una giovane
donna che si è sentita doppiamente
tradita perché, a portarla in questo
inferno è stata un’altra giovane donna
come lei, e per di più – come lei- devota
e fervente cristiana. La storia di una
giovane donna, costretta a pagare un
“debito” per ottenere la propria libertà, la propria identità: un debito da saldare
usando l’unico strumento rimastole : il proprio corpo. Ma anche la storia di una
donna coraggiosa, che ha saputo varcare la soglia di un commissariato e fare i nomi
dei suoi aguzzini, senza paura delle conseguenze (“non potevano uccidermi, perché
in fondo, dentro, io ero già morta”), e di riscattarsi, con l’aiuto della comunità Casa
Rut, guidata dalla tenace Suor Rita Giarretta, che ha saputo ridarle fiducia nel
genere umano, proteggerla e indirizzarla verso una nuova vita, autonoma e
dignitosa. Con lo stesso coraggio Blessing è salita sul nostro palco, raccontandosi,
senza schermi, mettendo in guardia ragazze e ragazzi, rapiti dalla sua narrazione
concitata. Ed è stato allo stesso modo forte, sentirla parlare del pregiudizio che
ancora la coinvolge, perché donna, perché nera, perché nigeriana. Parole a cui la
nostra dirigente, da sempre impegnata in prima linea nella difesa dei diritti delle
donne, ha saputo replicare, chiedendo a Blessing, a nome di tutti noi italiani,
semplicemente “scusa”. L’evento si è concluso con il consueto rito delle domande
da parte dei nostri studenti a cui l’autrice si è sottoposta in maniera entusiasta, e
con un monologo scritto ed interpretato dalla nostra alunna Caterina Momo della
IV B biotecnologie. La Redazione
Pagina 12 “DESKTOP” ANNO VI I - NUMERO UNICO A.S. 2019-2020
LA MALEDIZIONE DELL’ A CCIAIO malgrado coinvolto. Una storia forte e
drammatica che ha come sfondo il
mare di Napoli che mai come in quella
zona, Bagnoli, sa essere bello e
affascinante. Ed i due comici hanno
saput o ra ccon ta re , con una
commuovente leggiadria, questa storia
“pesante”, riuscendo a toccare gli
animi ed i cuori dei nostri studenti,
che, pur aspettandosi forse qualcosa
di diverso, sono rimasti egualmente
toccati dal potere delle parole. Una
bella giornata, densa di emozioni, che
ha visto i due non tirarsi indietro alle
domande dei nostri ragazzi, che, a
sorpresa, hanno riguardato il libro ed i
suoi retroscena molto più dell’aspetto
lavorativo dei due ospiti. Ospiti che,
rimati basiti dell’insolito scenario non
hanno potuto fare a meno di scattarsi
un “selfie” con tutti i nostri studenti
riuniti in teatro. Questi sono gli
incontri che ci rendono sempre più
orgogliosi dei nostri studenti: quelli in
cui riusciamo a rompere la cortina di
futilità che a volte pervade i giovani, e
troviamo, neanche così in fondo, animi
sensibili, appassionati e sinceri.
La Redazione
Una giornata dolceamara per gli
studenti del nostro istituto, impegnati
nelle tante attività in calendario per la
settimana dello studente. Una giornata
particolare, vista la prestigiosa
presenza di ospiti di rilievo nazionale
come Gigi&Ross, il duo comico per
metà casertano, che vanta la
conduzione di un programma come
“Made in Sud” oltre ad aver allietato il
pubblico con le sue battute sagaci dai
palcoscenici di Zelig ma anche del
Festival di Sanremo. Una giornata però
carica di contenuti, visto che i due,
insieme all’autore Oreste Ciccariello,
sono venuti, sul nostro, di palcoscenico,
a raccontare una storia diversa, resa
sicuramente più leggera dalla loro
verve, ma fatta di mostri, di fame, di
dolore: la storia tratta dal libro, scritto a
sei mani, dal titolo “La maledizione
dell’acciaio”. L’acciaio è quello, non più
accecante dell’ex Italsider, la zona
industriale di Napoli che, dopo aver
portato via il padre del protagonista, lo
vede lottare per dare giustizia a tutti
coloro che sono stati “mangiati” dallo
stesso mostro, studiando, entrando nel
meccanismo, e rimanendone suo
DesktopDesktop
Pubblicazione periodica degli studenti dell’ISISS “E. Majorana” di Santa Maria a Vico (CASERTA) tel. 0823 / 758690 – 804596
-------------------- REDAZIONE: via Caudio S. Maria a Vico (CE)
Referenti: prof. Marco Migliore e prof.ssa Alessia Noce
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